‘Sistema Sorrento’ e quelle interviste comprate dal sindaco arrestato. Soldi a pioggia a giornali locali e nazionali

  • Postato il 30 maggio 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Se googlate la trovate, è ancora in rete. E’ l’intervista dell’ormai ex sindaco di Sorrento Massimo Coppola pubblicata sul sito de ‘Il Giornale’ il 25 febbraio 2022. E’ titolata “Il modello Sorrento che stupisce”. Una lunga leccata degli eventi per il decennale della scomparsa del sorrentino di adozione Lucio Dalla. E’ costata alle casse comunali poco più di 16.000 euro. Era stata comprata (ma non compare la scritta ‘redazionale’, come dovrebbe essere d’obbligo in questi casi). Lo documenta la determina comunale numero 73 del marzo 2022 a firma del dirigente Donato Sarno, uno dei 22 indagati del ‘Sistema Sorrento’.

Una goccia nel mare degli appalti e affidamenti della comunicazione e della promozione del ‘Brand Sorrento’, alcuni dei quali (non questo) finiti nel mirino, insieme ad altri lavori pubblici, delle indagini aperte dalla Procura di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso. Comunque poca roba rispetto ai più di 400.000 euro elargiti alla Comunicando dell’indagato Giuseppe Razzano (assistente al parlamento europeo della piddina Pina Picierno, estranea ai fatti) per una campagna di affissioni del brand tra varie città, stazioni e aeroporti, ora attenzionata dai pm dopo un esposto del consigliere dem Ivan Gargiulo.

Tre anni dopo Sorrento stupisce per altre ragioni, per la storia del sindaco arrestato in flagranza di reato con la mazzetta in tasca. Una parte dei 6000 euro era stata divisa col suo staffista-giornalista Francesco Di Maio, patron del diffuso periodico sorrentino Agorà. Che per provare a smarcarsi ha dichiarato al pm: “(Coppola, ndr) mi aveva messo nel suo staff per zittirmi ed evitare stampa negativa sul mio settimanale”. Curioso che Di Maio e Coppola, quando dovevano incontrare l’imprenditore da pelare, parlavano di una “intervista” da fare. Per il loro gergo, era sinonimo di corruzione.

Fatte queste premesse, durante l’amministrazione Coppola il Comune di Sorrento ha distribuito cifre non irrisorie a piccoli e grandi gruppi editoriali ed a singoli giornalisti locali – mentre diminuivano gli investimenti per i servizi sociali e il servizio mensa per i bambini dell’imprenditore taglieggiato calava in maniera preoccupante la qualità – con un’attenzione superiore a quella che dovrebbe riservare una città con meno di 20.000 abitanti. Anche se il ‘Brand Sorrento’ da promuovere aveva – ed ha – un rilievo internazionale, ed 8 milioni annui di ricavi dalle tasse di soggiorno fanno di questa perla della costiera una piccola Montecarlo dello scacchiere turistico campano.

Di Francesco Di Maio e del suo contratto part time abbiamo saputo, ma al Comune di Sorrento ha lavorato per un po’ come addetto al cerimoniale, per meno di 3000 euro annui, anche uno storico collaboratore del suo settimanale, un blogger molto seguito. Ha ricevuto finanziamenti Citypress, editore del quotidiano locale Metropolis: 15.000 euro per l’acquisto di centinaia di volumi su Enrico Caruso, altri 15.000 per analogo acquisto sulla storia della Vespucci, 19.000 euro per la promozione della rassegna natalizia ‘M’illumino d’Inverno’ con speciale di quattro pagine nel 2023, e 18.300 per la stessa promozione nel 2024 (stavolta con intervista a Coppola).

Poi 37.000 euro al gruppo Gedi per produrre e distribuire in edicola con ‘La Repubblica’ la ‘Guida su Sorrento’, e 5000 euro nel 2023 per pubblicità varie su Positanonews.it, testata locale arraffa click che saccheggia pezzi di altri citandone gli autori, poi saliti a circa 7000 euro nel 2024.

Tutto lecito e legittimo. Compreso l’incarico di staffista a Di Maio direttore di fatto di Agorà, che il 6 gennaio 2024 attribuiva al potentissimo armatore di Msc Gianluigi Aponte, sorrentino di natali, questo virgolettato in prima pagina su Coppola: “Sorrento ha un supersindaco”. Peraltro meritevole nel 2023 e 2024 di un 10 sulle pagelle di fine anno di Metropolis. “Sta letteralmente cambiando il volto di Sorrento a colpi di opere pubbliche”. E lui che se ne vantava sui social: “Un gran bel riconoscimento per la nostra amministrazione”.

Metropolis, testata forte sul territorio stabiese e napoletano, numerosi scoop nazionali nella sua storia ultradecennale, sta seguendo senza fare sconti e con professionalità le vicende giudiziarie dell’ex sindaco in carcere. Agorà invece dopo gli arresti è scomparso dalle edicole, non è più uscito. Al suo posto, tra muri e piloni sparsi qua e la, una locandina satirica bianca, con solo il logo, la foto di Coppola e il titolo: “Sorrento – Questa settimana non è successo nulla”.

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Il Fatto Quotidiano

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