“Sistema Sorrento”, perquisito ‘in differita’ l’assistente di Pina Picierno ed ex candidato di Vincenzo De Luca

  • Postato il 27 maggio 2025
  • Giustizia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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In ritardo. Ma è successo. È stato perquisito ‘in differita’ Giuseppe Razzano, assistente parlamentare locale della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd), indagato nel ‘Sistema Sorrento’ per le presunte illegittimità negli affidamenti degli appalti per la promozione del ‘Brand Sorrento’ affidati alla sua società ‘Comunicando’. I finanzieri agli ordini del colonnello Gennaro Pino e del capitano Francesco Tartaglione hanno bussato a casa sua e come da prassi si sono fiondati su cellulare e pc, sequestrandoli. Non avrebbero trovato un euro. Il nome di Razzano era stato inserito sin da subito tra i ‘target’ del decreto di perquisizione firmato dal pm di Torre Annunziata Giuliano Schioppi e dal procuratore Nunzio Fragliasso. I magistrati inquirenti ne avevano evidenziato i collegamenti con Raffaele Guida detto ‘Lello il Sensitivo’, secondo l’accusa il fiduciario dei rapporti corruttivi intrattenuti tra il sindaco dimissionario di Sorrento Massimo Coppola e gli imprenditori disposti a finanziarlo per lavorare.

Ma nelle ore precedenti alla sera del 20 maggio, mentre Coppola veniva arrestato all’uscita del ristorante per la mazzetta sulla refezione scolastica, e altre auto della Finanza partivano verso le abitazioni delle persone da perquisire, qualcosa si deve essere inceppato. Infatti il giorno dopo cinque dei 22 indagati hanno letto dai giornali del blitz senza esserne stati direttamente coinvolti. Tra cui Razzano. E quando ilfattoquotidiano.it alle ore 22 del 22 maggio ha dato in esclusiva la notizia che tra gli indagati indicati nel decreto di perquisizione del ‘Sistema Sorrento’ c’era anche uno dei collaboratori dell’europarlamentare Picierno, Razzano il giorno dopo ha diramato una nota che minacciava querele. “Non ho subìto alcuna perquisizione e non mi è stato notificato alcun provvedimento. Sono pronto a tutelare la mia immagine e professionalità in tutte le sedi opportune”. Aveva ragione. Almeno fino ad ora. Razzano è un volto noto della politica casertana. Nel 2017 sfiorò l’elezione a sindaco di Maddaloni, perse al ballottaggio col 48% da candidato del centrosinistra, Pd compreso. Nel 2020 si è poi candidato alle regionali nella lista ‘De Luca presidente’. Il governatore dem non si è dimenticato di lui e nel 2023 lo ha nominato nel Cda dell’Asi di Caserta.

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Il Fatto Quotidiano

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