Skymetro, fumata nera al ministero: no alla proroga e no a qualunque progetto alternativo

  • Postato il 8 luglio 2025
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Skymetro, ecco le immagini del nuovo progetto con demolizione dell'istituto Firpo

Genova. Niente proroga e nessun margine di manovra per presentare progetti alternativi allo Skymetro. È questo in sintesi l’esito dell’incontro tra gli uffici tecnici del ministero dei Trasporti e la delegazione del Comune di Genova guidata dal vicesindaco Alessandro Terrile e dall’assessore alle Infrastrutture strategiche Massimo Ferrante.

“Si ribadisce l’importanza di proseguire con l’iter per la realizzazione del progetto Skymetro in Valbisagno, rispettando i tempi previsti dal cronoprogramma – si legge in una nota del Mit -. Durante il colloquio, è stato sottolineato che i 398 milioni di euro stanziati sono vincolati esclusivamente a questo specifico intervento e non possono essere destinati ad altre opere“.

Il primo obiettivo della giunta Salis era ottenere uno spostamento di almeno sei mesi della scadenza del 31 dicembre 2025 per affidare i lavori, come del resto aveva chiesto già la precedente amministrazione lo scorso 16 maggio. Ma i tecnici hanno confermato quanto anticipato dal viceministro Edoardo Rixi e hanno chiuso le porte. “Il progetto non è cantierabile entro il 31 dicembre, ma secondo loro la legge non permette altre proroghe – riferisce Ferrante al termine dell’incontro -. Dicono che non l’avrebbero concessa nemmeno al centrodestra. I soldi finiranno in un fondo nazionale in cui verrà data priorità ai progetti non finanziati”.

“Il progetto, approvato all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, risponde a criteri di compatibilità ambientale e sostenibilità – sottolinea il ministero -. Il completamento dell’iter autorizzativo e la successiva assegnazione dell’appalto entro la fine del 2025 sono passaggi cruciali per evitare il rischio di perdere il finanziamento“.

Il centrosinistra, in realtà, mirava alla proroga per studiare un progetto diverso di prolungamento della metropolitana, ma i margini di manovra sembrano azzerati: “Il Mit conferma che modifiche alla progettazione potrebbero compromettere la disponibilità dei fondi, con conseguente riassegnazione delle risorse a progetti alternativi a livello nazionale. L’obiettivo resta quello di garantire la realizzazione di un’opera che risponda ai massimi standard di sicurezza. Si invita, pertanto, l’amministrazione comunale di Genova a rispettare gli impegni presi, affinché il progetto possa proseguire senza indugi. Il Mit proseguirà nell’operare in stretta collaborazione con le autorità locali per garantire il rispetto delle prescrizioni tecniche e ambientali necessarie, nell’ambito di un processo che è pronto per entrare nella fase operativa”.

“Quello che vogliamo fare lo abbiamo sempre detto, cioè quello che voleva fare la giunta precedente: chiedere una proroga di sei mesi, fino a giugno dell’anno prossimo. È evidente che era impossibile anche per loro portare avanti il progetto nei tempi indicati – il commento a caldo della sindaca Silvia Salis -. È incredibile pensare che una giunta che arriva, che non ha fatto quel progetto e non lo ha sostenuto, riesca a fare una cosa che non sarebbe riuscita a fare la giunta che sosteneva quel progetto. Trovo che questa posizione faccia male a tutti. Comunque, se vogliono portarla avanti, noi porteremo avanti le nostre istanze. Noi ci muoviamo nell’interesse di Genova e rispondiamo all’elettorato che ci ha sostenuto. Voglio ricordare che in Valbisagno la destra ha perso tutti e due i municipi, facendo campagna elettorale solo sullo Skymetro. Questo dato non può essere ignorato”.

Ma non solo: “Ad avviso degli uffici del ministero, ove i lavori non siano aggiudicati entro il 31 dicembre 2025, l’opera sarà definanziata con conseguente onere per il Comune di Genova di restituire circa 19 milioni di euro impegnati negli ultimi tre anni per le quattro versioni progettuali fino a qui poste in essere, nessuna delle quali oggi ha completato l’iter approvativo in conferenza dei servizi – spiegano Terrile e Ferrante in una nota -. Come era chiaro anche alla precedente amministrazione, che infatti aveva richiesto al ministero la proroga dei termini, il progetto Skymetro non è cantierabile entro il 31 dicembre 2025. Non è infatti possibile procedere in tempi utili con le rilevanti modifiche progettuali richieste dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, e reperire le risorse, ad oggi non stanziate, per la demolizione della scuola Firpo, l’acquisto dell’area e la realizzazione di un edificio scolastico sostitutivo“.

“La posizione del ministero comunicata oggi dimostra che, nonostante i ripetuti annunci, la precedente amministrazione comunale non è stata in grado di utilizzare le risorse ottenute, perdendosi in oltre tre anni di progettazioni non realizzabili, cagionando un potenziale e concreto danno erariale di 19 milioni di euro – proseguono gli assessori -. Nonostante il fallimento del centrodestra, continueremo a confrontarci con tutte le istituzioni per dotare la Val Bisagno di un sistema di trasporto rapido, sostenibile e compatibile con il paesaggio per garantire a tutti gli abitanti della vallata il diritto alla mobilità”.

Generico luglio 2025

Intanto ieri sera il comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile, che tramite un avvocato amministrativista ha dettagliato le ragioni per cui il ministero non potrebbe negare l’utilizzo di fondi per altre opere, ha organizzato un incontro alla Cucina Popolare Genovese per presentare il proprio studio per una tranvia in Valbisagno: “Le risorse sono già disponibili per la città, ma serve la volontà politica perché questa occasione storica non vada sprecata”, ha commentato Rinaldo Mazzoni, una delle anime del comitato. Posto che a Roma la pensano diversamente in tema di finanziamenti, resta da capire come si muoverà adesso la giunta, che finora non ha mai sposato esplicitamente il tram come soluzione.

La Lega: “Salis rispetti le leggi”

“Invece di lavorare per sbloccare il cantiere e migliorare la mobilità cittadina, il centrosinistra insiste con una linea demagogica e senza soluzioni. Così facendo, mette a rischio un’infrastruttura strategica per Genova e per la Valbisagno – commenta il gruppo consiliare della Lega a Tursi -. Il sindaco Salis smetta di fare campagna elettorale permanente e rispetti le leggi dello Stato, che anche la sinistra ha contribuito a scrivere. Il progetto è stato approvato dagli organi competenti. Se l’iter si blocca, i fondi andranno persi. Entro il 2025 va assegnato l’appalto: non c’è più tempo da perdere. Ringraziamo il ministero per la disponibilità al dialogo. Genova merita di andare avanti, non di tornare indietro.

Autore
Genova24

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