Skymetro, la giunta Salis insiste sulla proroga: “Saremo a Roma l’8 luglio per chiederla al Mit”

  • Postato il 26 giugno 2025
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Skymetro, ecco le immagini del nuovo progetto con demolizione dell'istituto Firpo

Genova. Martedì 8 luglio parte della giunta della sindaca Silvia Salis sarà a Roma, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per chiedere nuovamente una proroga per il progetto dello Skymetro.

Lo ha annunciato giovedì pomeriggio in consiglio comunale l’assessore alle Infrastrutture Massimo Ferrante, rispondente a un’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua relativa alla posizione della nuova giunta sulla grande opera.

La Lega alla giunta Salis: “Diteci la vostra posizione”

“Dopo la campagna elettorale siamo arrivati al dunque – ha detto Bevilacqua – vogliamo quindi sapere quale sia la posizione della giunta in merito. Come centrodestra vogliamo che venga realizzato lo Skymetro, per cui sono stati stanziati quasi 400 milioni di euro da parte del Mit vincolati però alla realizzazione dell’opera nei tempi”.

“Come è noto l’attuale maggioranza non ha mai nascosto le perplessità sull’opera, che è stata al centro della campagna elettorale in Valbisagno, e dai risultati del voto nei Municipi interessati non mi sembra sia una posizione così favorevole”, ha detto Ferrante, citando la richiesta fatta proprio dalla giunta Piciocchi il 16 maggio al fine di spostare il termine ultimo per affidare i lavori dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2026, in modo da non perdere i finanziamenti. 

Skymetro, Ferrante sulla proroga: “Oggi non è cantierabile e dunque non appaltabile causa prescrizioni”

Il problema più pressante, ha proseguito Ferrante, è che lo Skymetro oggi non è cantierabile e dunque non appaltabile a causa delle prescrizioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici, molto lunghe e complesse: “Non c’è il tempo. Ho chiesto alla struttura di provare a darmi una risposta per ogni prescrizione e la nostra intenzione è quella di andare a Roma, al ministero. Non intendiamo rinunciare al finanziamento, ma come voi vogliamo una proroga per provare a fare una nuova progettazione che preveda un impatto meno da ecomostro sulla vallata e dia una risposta sulla mobilità”.

Va detto che Salis aveva già anticipato l’intenzione di chiedere una proroga, richiesta cui aveva risposto il viceministro Edoardo Rixi: “Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non ha mai espresso disponibilità a concedere ulteriori proroghe: il progetto deve essere appaltato entro il prossimo 31 dicembre”. La nuova giunta punta invece a prendere tempo per proporre un prolungamento della metropolitana a raso o in sotterranea anziché su piloni, tenendo conto anche della futura situazione idraulica della vallata una volta che sarà in funzione lo scolmatore.

“Il futuro della viabilità della Val Bisagno dipende dalle scelte della nuova giunta di sinistra – replica Bevilacqua – però oggi in consiglio comunale l’assessore non ha dato alcuna risposta in merito alla volontà della giunta Salis, confermando le nostre preoccupazioni sulla loro scarsa chiarezza e incapacità di governare una grande Città come Genova. Si tratta di un’opera necessaria e se il Comune indugerà ancora, buttando all’aria anni di lavoro del centrodestra, si rischiano di perdere 398 milioni di euro. Se Genova perderà tutti quei soldi e gli abitanti della Val Bisagno non vedranno risolti i grossi problemi di viabilità, sarà colpa esclusivamente di questa amministrazione di sinistra”.

Autore
Genova24

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