Spediporto alla Genoa Shipping Week per la promozione delle Zls e Zfd come motore di sviluppo

  • Postato il 16 ottobre 2025
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Generico ottobre 2025

Genova. Porto, manifattura, tecnologia, occupazione, inclusione. Sono queste alcune delle parole d’ordine emerse durante il convegno “Think Logistic, Think Spediporto”, organizzato nell’ambito della Genoa Shipping Week e che si è incentrato sui benefici legati alla ZLS Porto e Retroporto di Genova e alla Zona Franca Doganale interclusa.

Il direttore generale Spediporto Giampaolo Botta ha inquadrato il tema sottolineando come l’opportunità offerta da queste misure sia sostanzialmente unica e necessiti di progetti articolati e compositi: “Come la Green Logistic Valley – ha ricordato Botta – che punta non solo sull’innovazione ma anche su altri asset ormai primari come la sostenibilità e l’inclusione”.

Botta ha ricordato come la ZLS genovese abbia una caratteristica pressochè unica, rappresentata dall’assemblaggio di diverse semplificazioni amministrative e doganali “che possono essere uno stimolo per gli investimenti internazionali”. In questo senso ha anche sottolineato l’interesse riscontrato per la ZLS Porto e Retroporto di Genova da parte del mondo imprenditoriale cinese, incontrato poche ora prima del convegno a Milano e, in generale, nelle numerose missioni internazionali che, negli ultimi mesi, hanno visto protagonista Spediporto.

Significativo l’intervento di Maurizio D’Amico, membro del Comitato d’Indirizzo della ZLS in rappresentanza del MIT, che ha sottolineato come il recente premio assegnato da fDi Intelligence alla ZLS genovese, rappresenti un potenziale volano per attrarre investimenti internazionali, attribuendo un’ulteriore visibilità in tutto il mondo.

D’Amico ha aggiunto che la “Zona Franca Doganale è importante perché, con le sue funzionalità, oltre a garantire un efficace baluardo contro le aggressive politiche daziarie, consente di attrarre le multinazionali e, dunque, rappresenta una sfida da cogliere per raggiungere importanti stakeholder internazionali”.

I dati citati da D’Amico, peraltro, forniscono una buona misura di quanto possano portare strumenti di accelerazione dello sviluppo economico, quali ZES, ZLS e ZFD, all’economia: si parla di 19 punti percentuali al PIL regionale, fino al 6% dello stock degli IDE accumulati da un Paese, fino al 2% dei volumi delle esportazioni regionali, fino a +4% in termini di occupazione e soprattutto che per ogni euro investito in tali zone si ha un ritorno da 2 a 4 euro di impatto economico.

Inoltre D’Amico ha aggiunto quanto sia importante per lo Stato avere aree demaniali inserite in ZES, ZLS o ZFD, in quanto il sostegno normativo e finanziario unitamente al complesso delle agevolazioni previste per attrarre investimenti, aumenta sia il livello del merito creditizio per progetti di investimento nelle aree, sia il valore commerciale delle stesse, incidendo sulle tariffe dei canoni demaniali.

Botta e D’Amico sono poi, tornati anche su un aspetto importante e tutt’altro che secondario, cioè quello sociale, centrale nella Green Logistic Valley e che provvedimenti di sviluppo come la ZLS possono sostenere, ad esempio a livello occupazionale, anche attraverso sinergie tra le imprese e il settore accademico ed universitario.

Dal punto di vista normativo Jacopo Riccardi, Regione Liguria, ha sottolineato come le ZLS “siano strumenti dalle grandi potenzialità in termini di investimenti, localizzazione, semplificazioni amministrative. Coi suoi 5500 ettari la ZLS di Genova e Savona-Vado è certamente quella dal potenziale più alto ed è stata costruita con la sinergia di istituzioni e privati; ora deve dare i suoi frutti con la stessa collaborazione” mentre Cinzia Caviglione di Città Metropolitana si è soffermata sulle numerose semplificazioni: “In particolare – ha detto Caviglione – l’autorizzazione unica e la riduzione dei tempi delle procedure costituiscono un valido supporto alla pianificazione e realizzazione dei progetti imprenditoriali”.

Federico Pepè, della Direzione Territoriale Liguria di ADM, è sceso in dettagli tecnici del provvedimento, sottolineando come “la ZLS sia ancora più appetibile grazie alla Zona Franca Doganale interclusa. E per le aree coinvolte, attualmente ancora non identificate, non immediatamente adiacenti alla zona portuale si stanno valutando soluzioni valide e importanti, attraverso sistemi di geolocalizzazione a presidio della merce in spostamento verso la ZFD”.

Quali, dunque, i risvolti, evidentemente favorevoli, per il mondo portuale? Laura Ghio, Dirigente di Autorità di Sistema Portuale del Mar Mediterraneo Occidentale l’ha definita “una grande opportunità”. ” Uno dei primi atti del Comitato di Indirizzo – ha ricordato Ghio – in cui è membro il Presidente di AdSP è stato quello di avviare la procedura per l’estensione del perimetro della ZLS allo scalo di Savona-Vado (e all’area retroportuale di Cairo Montenotte), per dare la possibilità all’intero sistema di offrire uno strumento di sviluppo della competitività”. “La partenza dei lavori – ha proseguito Ghio – si tradurrà concretamente in azioni interne all’Ente, per trattare appieno le istanze in arrivo dai potenziali investitori; in attività di raccordo permanente con l’agenda del Comitato di Indirizzo; in politiche di coordinamento degli gli stakeholder istituzionali e privati per promuovere lo sviluppo della ZLS e di nuovi investimenti che possano aumentare il valore delle attività portuali e logistiche”.

Dal canto suo Massimiliano Giglio, segretario di Assagenti ha ribadito come le ZLS “siano strumenti essenziali per il rilancio del nostro porto e per l’economia marittima nazionale rendendo entrambi attrattivi per gli operatori internazionali e offrendo a Genova un potenziale vantaggio competitivo unico nel Mediterraneo”. Giglio ha sottolineato anche i positivi aspetti occupazionali, in particolare per i giovani, aspetti ribaditi proprio da Edoardo Allegretti, del Gruppo Giovani di Spediporto che ha puntato sulla parola cambiamento: “crediamo – ha detto Allegretti – che il nostro compito sia quello di essere protagonisti di questo cambiamento, portando innovazione, competenze digitali e una visione internazionale ma radicata nel territorio”.

Autore
Genova24

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