“Stavo allattando e un uomo mi ha urlato di andarmene in modo disgustato. Così ho spruzzato il latte sulla sua bistecca”: parla Susan Powter
- Postato il 25 novembre 2025
- Storie Dal Mondo
- Di Il Fatto Quotidiano
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Prima che la sua notorietà nel settore del fitness si consolidasse, Susan Powter viveva a Dallas, dove gestiva la vita familiare insieme all’allora marito Nic Villarreal. È in quel contesto che si colloca l’episodio da lei ricordato durante un colloquio con Entertainment Weekly, riguardante un confronto diretto con un cliente del ristorante dell’ex-marito. Powter ha spiegato di trovarsi all’esterno del locale mentre allattava: “Ero sul patio, coperta con un pannolino di cotone“. Ha aggiunto di essersi comportata “in modo molto rispettoso”, finché un uomo seduto nelle vicinanze, intento a mangiare una bistecca, si è rivolto a lei dicendo: “È disgustoso. Vai in bagno a farlo”.
Powter ha raccontato di aver risposto immediatamente all’affermazione: “Vai tu vai in bagno”, e gli ho spruzzato addosso il latte materno nel ristorante di mio marito”. Ha inoltre dichiarato che “nessuno mi ha sostenuta, così ho spruzzato il latte su di lui e sulla sua stupida bistecca“.
Nel corso dell’intervista, Powter ha rievocato anche la fase successiva della sua carriera, segnata dalla perdita della sua attività, un tempo capace di generare vendite per 50 milioni di dollari l’anno. In una precedente conversazione con PEOPLE, aveva definito le difficoltà economiche e personali vissute negli anni: “Ho conosciuto la disperazione“, raccontando il proprio trasferimento in una comunità per anziani a basso reddito e osservando che “la disperazione è tornare indietro dall’ufficio dell’assistenza sociale. È lo shock di: “Da lì, ora sono qui? Com’è possibile?”.
Pur avendo ottenuto una forte esposizione mediatica negli anni ’90 — imitazioni al Saturday Night Live, inserimento tra le “Persone più intriganti” del 1993 e numerose pubblicazioni di successo — Powter ha spiegato che gli accordi commerciali conclusi all’epoca si sono rivelati svantaggiosi, fino alla bancarotta del 1995. Secondo le sue parole, “negli anni ’90 non ci furono altro che cause legali“. La sua recente partecipazione al documentario Stop the Insanity: Finding Susan Powter, proposto da Zeberiah Newman e sostenuto da Jamie Lee Curtis, ha rappresentato per lei una possibile ripartenza.
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