Stazioni d’arte per la nuova linea metro di Torino. Il concorso internazionale di idee per architetti, artisti e designer
- Postato il 5 agosto 2025
- Progetto
- Di Artribune
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Anche Torino si appresta ad adottare il modello delle stazioni d’arte. La futura Linea 2 della metropolitana disporrà, dunque, di fermate progettate come opere d’arte urbana, grazie all’intervento di artisti e designer internazionali. Se in Italia la capofila del format è senza dubbio Napoli, anche l’ambizioso piano romano per il prolungamento della Metro C – tutt’ora in corso, tra continue scoperte archeologiche – e il modello adottato a Milano in occasione della realizzazione della M4 hanno confermato la bontà di un’idea che interpreta alcuni degli snodi più frequentati – ma troppo spesso bistrattati – dello spazio pubblico contemporaneo come luoghi realmente indirizzati al godimento collettivo.
Le stazione d’arte della Linea 2 di Torino
A Torino è Infra.to, la società pubblica che gestisce la metropolitana della città, a indicare ore le linee guida che orienteranno la realizzazione delle stazioni della Linea 2, che dovranno essere integrate con il tessuto urbano del quartiere in cui si trovano, raccontarne la cultura e la storia. Lo sottolinea, nel presentare ufficialmente il progetto che conoscerà nei prossimi mesi le tappe di un iter selettivo modulato attraverso un bando internazionale, il commissario straordinario per la Linea 2 Bernardino Chiaia: “La Metro 2 è un’opera fondamentale per il futuro della mobilità a Torino, ma rappresenta anche un’opportunità unica per ridisegnare spazi importanti della città. Le stazioni non saranno solo luoghi di passaggio, ma spazi pensati per integrarsi con l’ambiente circostante, valorizzare il paesaggio urbano e migliorare la vita quotidiana dei cittadini”.
La stazione “museale” di Palazzo Carignano e il collegamento con Piazza Carlo Alberto
Per raggiungere l’obiettivo si è pensato al diretto coinvolgimento del circuito delle Residenze reali sabaude – con la firma di un protocollo d’intesa – dal momento che gli ambienti sotterranei monumentali di Palazzo Carignano ospiteranno la più ambiziosa delle stazioni d’arte, nel salone ipogeo progettato tra il 1987 e il 1994 dall’architetto Andrea Bruno. A chi realizzerà il progetto si chiede di concepire anche un collegamento sotterraneo tra l’adiacente stazione Carlo Alberto, che nascerà sotto l’omonima piazza barocca, e la stazione di Palazzo Carignano, perché anche lo snodo metropolitano diventi parte integrante del percorso museale di uno degli edifici più significativi della stagione architettonica torinese avviata nella seconda metà del Seicento, oggi sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Il concorso internazionale di idee per la Linea 2 di Torino
Assume così notevole importanza il bando internazionale in scadenza alla fine di ottobre 2025: una giuria internazionale di architetti ed esperti in design e comunicazione, presieduta dall’architetto Dominique Perrault, valuterà le migliori cinque proposte selezionate. La proclamazione del vincitore è prevista per marzo 2026. I progettisti dovranno presentare un piano integrato che oltre al centrale snodo sotterraneo preveda anche l’ideazione di coperture riconoscibili per gli accessi di tutte le fermate della linea 2 (tra i requisiti essenziali, una palette cromatica omogenea, un logo dedicato e uno stile visivo unitario, facilmente identificabile).
La Linea 2 della metropolitana di Torino: il percorso e le stazioni
La linea 2 della metropolitana torinese, con la sua configurazione a “Y”, attraverserà infatti la città lungo il suo principale asse di sviluppo nordest/sud-ovest, collegando 32 stazioni attraverso un percorso complessivo di 27 km, suddiviso in tre tratte principali: una centrale di 16 km che prevede 23 stazioni, partendo da quella di Rebaudengo a quella di Anselmetti; un prolungamento sud, che da quest’ultima stazione conduce fino ad Orbassano collegando 5 stazioni attraverso un percorso di 6 km; un prolungamento nord della stessa lunghezza che con 4 fermate permette di raggiungere Pescarito/S. Mauro. La lunga fase di studio preliminare, avviata nel 2017, si concretizzerà con l’apertura dei primi cantieri nei prossimi mesi, e procederà per lotti successivi in funzione dei finanziamenti pubblici stanziati (attualmente, sono disponibili i finanziamenti per la realizzazione del primo lotto funzionale, dalla stazione di Rebaudengo a Porta Nuova). L’orizzonte temporale per il completamento dell’infrastruttura, secondo gli auspici di Infra.to, è fissato al 2032.
L’identità storica e culturale delle stazioni della Linea 2
Per quel che riguarda gli interventi d’autore, il concorso internazionale punta a raccogliere idee anche per le fermate di Mole-Giardini Reali – per richiamare i suoi storici riferimenti di superficie (con l’omaggio al Museo del Cinema) – Mirafiori, Politecnico e Cimarosa-Tabacchi, che dovranno collegarsi all’identità dei rispettivi quartieri, legandosi ai temi del lavoro e dell’ingegno, dell’industria e delle antiche realtà manufatturiere. Per la stazione Novara è previsto un riferimento al mondo del caffè, per la presenza dell’adiacente Museo Lavazza. Mentre per le tre stazioni fuori terra di Corelli, San Giovanni Bosco, Giulio Cesare si punta a creare un boulevard verde sopraelevato, con spazi pedonali, chioschi e velostazioni.
Possono partecipare al concorso studi di architettura, design, comunicazione visiva e professionisti del settore, anche in forma associata. Scadenza il 7 ottobre 2025, vincitori annunciati l’8 marzo 2026.
Livia Montagnoli
Qui il testo completo del bando
L’articolo "Stazioni d’arte per la nuova linea metro di Torino. Il concorso internazionale di idee per architetti, artisti e designer" è apparso per la prima volta su Artribune®.