Stellantis, il potentino Ciancia guiderà la produzione globale
- Postato il 9 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Stellantis, il potentino Ciancia guiderà la produzione globale
Ai vertici di Stellantis, dopo il riassetto, c’è anche la Basilicata: sarà l’ingegnere potentino Francesco Ciancia guiderà la produzione globale
C’è anche la Basilicata nei nuovi vertici Stellantis ridisegnati dall’amministratore delegato Antonio Filosa: l’ingegnere potentino Francesco Ciancia è infatti uno dei nomi di punta del riassetto del gruppo. Ciancia tornerà in azienda dal primo novembre per guidare la produzione globale: partito dallo stabilimento di Melfi, torna in Stellantis dopo un tratto importante di carriera in Mercedes, dove ha ricoperto il ruolo di “Head of Mercedes-Benz Vans Operations” a Stoccarda, dove ha avviato la trasformazione della rete produttiva. In vista della prossima presentazione del nuovo piano strategico aggiornato, prevista a gennaio, Filosa ha scelto di puntare anche su top manager italiani – ce ne sarà anche un altro, Emanuele Cappellano, anche alla guida dell’Europa, in sostituzione di Jean Philippe Imparato (che a febbraio ha visitato lo stabilimento melfitano) e i sindacati sperano sia il presupposto anche per un vigoroso cambio di direzione.
CHI E’ FRANCESCO CIANCIA
Ciancia, che come si legge sul sito di Stellantis ha conseguito una laurea magistrale in ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino e un Executive MBA presso la Polimi Graduate School of Management (a Milano) ha lavorato a lungo in Fiat Chrysler Automobiles (all’epoca Fca) e Stellantis a partire dal 2001, dove è stato investito di diverse responsabilità proprio nel settore della produzione, tra cui diverse posizioni negli stabilimenti Sata Melfi e Cassino in Italia. Poi è stata la volta di quella di direttore dello stabilimento di Kragujevac, in Serbia, di responsabile della produzione per l’America Latina e di responsabile della produzione per Maserati e marchi premium per le regioni Europa, Medio Oriente e Africa.
«Sono lieto di dare nuovamente il benvenuto a Francesco tra le nostre fila e come membro del nostro leadership team. Il suo nuovo ruolo di Head of Global Manufacturing sarà fondamentale per il nostro successo futuro, mentre continuiamo a lavorare senza sosta per migliorare la coerenza, l’efficienza e la competitività dei nostri processi produttivi a livello globale», ha detto a proposito della nomina di Ciancia l’amministratore delegato di Stellantis Antonio Filosa, che il 20 ottobre a Torino incontrerà per la prima volta i sindacati per un confronto diretto sulle strategie del gruppo.
CIANCIA: “ENTUSIASTA DI TORNARE IN STELLANTIS”; ALLA GUIDA DELLA PRODUZIONE GLOBALE COLLABORERA’ CON UN TEAM DI TUTTO IL MONDO
«Sono entusiasta e carico per tornare in Stellantis e contribuire a questo nuovo slancio», ha aggiunto Ciancia. «La produzione è al centro delle attività dell’azienda, e non vedo l’ora di collaborare con i team di tutto il mondo per cogliere le opportunità di miglioramento che ci attendono». La nomina di Ciancia fa parte di un robusto riassetto: il gruppo automobilistico ha infatti annunciato sette nuove nomine nel proprio leadership team, valorizzando sia risorse interne sia nuovi ingressi e mettendo mano anche al proprio assetto operativo nelle regioni chiave e nei brand più strategici. «Con queste nuove nomine stiamo promuovendo talenti eccezionali, sia all’interno che all’esterno, a ruoli di leadership, mentre prepariamo la nostra Azienda al successo futuro», ha detto Filosa.
Per Melfi è sicuramente una buona notizia, anche perché molti tra i sindacalisti ricordano il manager potentino. L’attesa nello stabilimento è adesso tutta sulle motorizzazioni: con la dismissione di Renegade e Cinquecento X, sulla linea lucana c’è già spazio per DS n° 8 e Jeep Compass. I sindacati stanno chiedendo a gran voce che tutti i modelli siano almeno nella versione ibrida, considerata più appetibile sul mercato rispetto a quella completamente elettrica. Con il crollo produttivo – calo della produzione di autoveicoli dell’87% dal periodo pre-Covid e dimezzato nei primi nove mesi di quest’anno con tremila operai a casa ogni giorno – la crisi dello stabilimento Stellantis in Basilicata si riflette perfettamente anche sulle circa trenta aziende dell’indotto che sono alle prese con un severo calo delle commesse (o, come nel caso della Brose, con elementi che non più montati sulle auto) e un robusto ricorso alla cassa integrazione.
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