Storica ex fabbrica della Bugatti devastata dal rave party
- Postato il 4 novembre 2025
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- Di Virgilio.it
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Da quando Halloween è stato importato in Italia non mancano rave party estremi. Manifestazioni musicali autogestite che finiscono in eccessi, tra droga e performance di artisti lontani dal mainstream. Queste feste si tengono solitamente in spazi isolati, per esempio all’interno di aree industriali abbandonate o in boschi. Gli organizzatori hanno individuato la storica Fabbrica Blu di Campogalliano, dando un dolore anche a tutti i lavoratori che hanno visto crescere l’impianto della Casa fondata da Ettore Bugatti.
Migliaia di persone hanno invaso i capannoni e i cortili dello stabilimento adibito da Romano Artioli, trasformando un emblema dell’industria delle quattro ruote in una discoteca abusiva. Realizzato dall’architetto Giampaolo Benedini, lo stabilimento venne inaugurato nel 1990. La Fabbrica Blu era un impianto produttivo in grado di ospitare i migliori tecnici su piazza, promuovendo la rinascita del brand Bugatti.
Un simbolo della Motor Valley
La Fabbrica Blu divenne un laboratorio d’eccellenza dove prese vita la EB110 e si realizzò la possente berlina EB112. Due vetture futuristiche che hanno scritto pagine indelebili del libro dell’automotive. L’impianto venne immaginato come un polo tecnologico immerso nel verde, con officine, centro stile, reparti artigianali e spazi di rappresentanza. Tutto era studiato nei minimi dettagli da architetti che concepirono un luogo di incontro tra menti illuminate. Ai tempi non esistevano stabilimenti così avanzati, ma dopo il fallimento quel modello costruttivo venne accantonato.
Il successo sportivo della EB110, prodotta tra il 1991 e il 1995 negli stabilimenti di Campogalliano, in provincia di Modena, non bastò per evitare il fallimento. Paolo Stanzani per i primi anni ricoprì il ruolo di Amministratore Unico e Direttore Tecnico, facendo tornare a brillare la Bugatti. Artioli assunse la presidenza del CdA, dopo l’exit di Stanzani, e la direzione tecnica dei progetti venne assegnata Nicola Materazzi. Quest’ultimo, dopo aver fatto la storia in Ferrari con il lancio della F40, diede un colpo al cuore alla Casa modenese, con la proposta dedicata a Ettore Bugatti. La EB110, infatti, divenne la supercar più veloce al mondo, battendo il bolide del Cavallino Rampante. Commoventi anche le parole di Artioli nei post Instagram che vi proponiamo in basso.
Un sogno troppo ambizioso
La Bugatti EB110 risucchiò tutte le risorse disponibili in un’epoca in cui il mercato del lusso era ancora piuttosto fragile. Dopo il fallimento del 1995, la Fabbrica Blu rimase un luogo industriale ben gestito. Per oltre 20 anni la famiglia Pavesi ne custodì gli spazi con l’adozione di recinzioni e sistemi di controllo per scoraggiare intrusioni. Sino al 2021 non si era mai registrato alcun atto vandalico, nessuna invasione per una festa di Halloween. In pellegrinaggio arrivavano curiosi appassionati che facevano un giro di perlustrazione con una macchina fotografica.
Nel 2022 lo spazio è stato venduto all’imprenditore francese Adrien Labi, che aveva promesso un rilancio in grande stile. Pavesi venne allontanato, gli uffici e gli arredi smantellati, con una richiesta di tutela architettonica respinta dal Ministero della Cultura. Senza più una sorveglianza sono cominciati i primi furti e vandalismi. Il punto più basso è arrivato in occasione dello scorso weekend con il rave party. Per l’associazione Bugatti Automobili Campogalliano APS, fondata dai Pavesi insieme a ex dipendenti e appassionati, è stato un colpo al cuore. È nata una petizione per chiedere tutela, sicurezza e un progetto di valorizzazione della Fabbrica Blu. Le forze dell’ordine hanno avviato indagini serrate per identificare i responsabili dell’invasione e valutare eventuali responsabilità penali per il festino di Halloween.