Svegliarsi al mattino e fare colazione davanti alla Maddalena è un’esperienza indimenticabile
- Postato il 2 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Finalmente ho fatto le vacanze in Sardegna, ero stato anni fa solo un giorno e mezzo a Sant’Antioco a fare un documentario, era lavoro, non vacanza. Questa volta sono andato in vacanza con la mia compagna Ethel. Il mio amico Alexandre Chevalier si è occupato di tutto, ha trovato una splendida villetta con una vista fantastica sulla Maddalena a Porto Rafael, una perla incastonata nella costa gallurese.
Devo dirlo? Mi sono innamorato naturalmente. Devo confessarvi che questo famoso mare che sembra una piscina non mi attirava molto, di solito rispondevo così: “Il mare deve essere mare, non una piscina, se voglio una piscina vado in piscina”. Poi citavo la bellissima poesia di Federico Garcia Lorca: Il mare vuole sollevare il suo coperchio, giganti di corallo spingono con la schiena, e nelle grotte d’oro le sirene tantano una canzone che addormenti l’acqua, vedete le fauci e le squame? davanti al mare afferrate le lance. Insomma, facevo il poeta romantico che vede nel mare densità e pericolo, abisso e vertigine, non una piscina!
Invece devo ricredermi, che mare! W la banalità, viva le piscine marine! Viva le briciole di pane lasciate nell’acqua che fanno affiorare tanti pesci voraci dalle squame lucenti (sento già la voce degli animalisti: non si danno briciole di pane ai pesci!). Mi sono tuffato nelle acque turchesi di Cala Corsara, ho perso gli occhiali che sono finiti sul fondo, Alexandre Chevalier ha messo la maschera, si è inabissato ed è riemerso con i miei occhiali in mano! Poi in gommone ci siamo spostati allle piscine e ho benedetto tutte le piscine di questo mondo, nuotare nello smeraldo liquido è un’emozione pura.
Mi sono innamorato di Porto Rafael, un posto sognato da Rafael Neville, conte di Berlanga, figlio di Edgar Neville, regista spagnolo colto, ricchissimo, amico di Charlie Chaplin. Rafael ha avuto una visione e ha ritrovato questa sua visione in Gallura, ha fatto costruire una piazzetta delizosa a sua immagine e somiglianza e ha segnato per sempre quel posto che ora porta il suo nome, facendolo diventare un luogo di cultura, feste e divertimento, tra champagne, arte e poesia. Un posto lontanissimo dalla volgarità consumistica e modaiola di Porto Cervo dove ci sono le file davanti ai negozi di Hermès per accapparrarsi borsette dai prezzi folli.
A Porto Cervo solo volgarità, a Porto Rafel solo eleganza. Non finirò mai di ringraziare Alexandre Chevalier per il suo gusto impeccabile. Svegliarsi al mattino e fare colazione davanti alla Maddalena è un’esperienza indimenticabile.




Ci siamo divertiti, una bella compagnia, c’era Mari, la nostra tata che si occupava di tutto, cucinava per noi, ci coccolava e ci deliziava con i racconti della sua vita tra un drink e l’altro, perché Mari non era solo la nostra tata, era anche l’ospite di riguardo che Alexandre Chevalier trattava come una regina, come meritava di essere trattata. Poi c’era Anna di Hong Kong che vive a Zurigo e di mestiere suggerisce ai ricconi come investire i propri soldi, lei ama le borse di Hermès ma la perdoniamo perché è una donna sensibile, elegante che sa gestire con armonia i propri silenzi e i propri sorrisi, una donna enigmatica e allo stesso tempo aperta all’incontro. Ethel era incantata dal posto, ogni tanto si faceva delle passeggiate in solitaria per godere intimamente di tutta quella bellezza. Alexandre Chevalier preparava cocktail impeccabili e ci raccontava del luogo di cui conosce ogni cosa, ogni riferimento storico.
Abbiamo organizzato grigliate di pesce spada tra amici, è venuto a trovarmi anche Roberto, un commercialista velista di Sassari che ha preso la macchina e ci ha raggiunto ed è ritornato a Sassari di notte con tante bollicine dorate in circolo. Roberto è uno di voi, mi segue sul Fatto Quotidiano, ha voluto conoscermi di persona e non è rimasto deluso, bontà sua, e io lo ringrazio perché è una persona meravigliosa, generosa, e mi ha portato in dono, oltre a numerose bottiglie di ottimo vino, anche la mia adorata bottarga di Cabras.
Un giorno abbiamo raggiunto di sera Porto Puddu (Porto Pollo) in gommone e abbiamo cenato sulla spiaggia al tramonto, a farci compagnia dei deliziosi gamberoni alla griglia. Alexandre Chevalier ci ha anche fatto vedere una costa selvatica, sospesa tra l’azzurro del cielo e del mare, dove abbiamo fatto la conoscenza di un cinghialotto libero e felice e di tante caprette simpatiche, viste dal gommone, mentre il sole si era stancato e tramontava, lasciandoci sulla pelle il brivido della notte. Immancabilmente una sera abbiamo stappato una bottiglia di Ferrari allo yacht club di Porto Rafael, portandoci dietro una padella di spaghetti alla bottarga, “Seguite la padella” ci ha sussurrato Alexandre Chevalier, che classe, che eleganza questo Chevalier!
Anche Alexandre Chevalier è una conoscenza nata da internet, anche lui ha sentito il bisogno di conoscermi ed è nata una bellissima amicizia, così come Ethel, anche lei mi ha visto per la prima volta su YouTuibe e un giorno mi ha scritto “Ciao, sono Ethel, ti sto sbirciando da qualche giorno e mi hai incuriosita…”. Che dire? La rete per me è stata una benedizione, sia benedetto internet, sia benedetto Porto Rafel. Questo significa solo una cosa: mettetevi in gioco senza paura, raccontatevi senza pudore e timore e troverete anche voi la vostra Ethel, il vostro Alexandre Chevalier e il vostro Porto Rafel.
Prima di questa vacanza preferivo i rubini agli smeraldi, ora non più, sono cambiato per sempre, viva gli smeraldi! Viva il mare che sembra una piscina, perdonami Federico Garcia Lorca, davanti al mare non afferro nessuna lancia, ma una padella di spaghetti alla bottarga. Che magia, ora ogni volta che vedrò una piscina mi sentirò a Porto Rafael, un posto nato da un sogno, perché come ci ricorda Rafael Neville, conte di Berlanga: sognare è vivere. Lasciatemi in questo sogno, non parlatemi di Gaza oggi, bisogna pur godere prima della polvere…
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