Tari, i vertici Amiu contro Piciocchi: “Aumenti previsti nel piano condiviso a ottobre”

  • Postato il 24 luglio 2025
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Genova. I vertici di Amiu replicano alle affermazioni dell’ex sindaco reggente, Pietro Piciocchi, sul paventato aumento dei ricavi da Tari per il prossimo anno. E lo fanno con una stringata e secca nota a firma del presidente Amiu, Giovanni Battista Raggi, e del direttore generale Roberto Spera.

Tari, i vertici Amiu: “Piano approvato dal cda con la consulenza dell’ex sindaco reggente”

Nella nota emessa “a tutela dell’onorabilità e della professionalità dei dipendenti, dei dirigenti e degli amministratori di Amiu”, Raggi e Spera sottolineano che “il Piano Economico Finanziario approvato dal consiglio di amministrazione dell’azienda in data 26 maggio 2025 è frutto di un approfondito lavoro tecnico avviato già nel mese di ottobre 2024”.

“Tale elaborazione si è svolta in costante interlocuzione con l’amministrazione comunale dell’epoca, ivi compreso l’assessore al bilancio e vicesindaco facente funzione, e con gli uffici competenti”, chiariscono i vertici Amiu. Che rispediscono al mittente, dunque, la sorpresa di Piciocchi nello “scoprire” un aumento di ricavi da Tari per Amiu da 165 a 170 milioni di euro tra il 2025 e il 2026, come da lui stesso dichiarato in un video diffuso sui social.

È dunque fatto noto e condiviso da tutti i soggetti coinvolti, come del resto era necessario, che per l’anno 2026 le previsioni di costo, e conseguentemente quelle di ricavo, avrebbero registrato un incremento rispetto alla Relazione Previsionale e Programmatica redatta l’anno precedente”, concludono Raggi (nominato presidente dall’ex sindaco Bucci, in passato tesoriere del Pd Liguria) e Spera.

L’attacco di Piciocchi e la “sorpresa” sulla Tari

 L’ex vicesindaco Piciocchi, oggi capogruppo di Vince Genova in Comune, nel video diffuso sui social aveva mostrato un documento relativo alla delibera in votazione in cui si evidenziava un aumento di ricavi da Tari per Amiu da 165 a 170 milioni di euro tra il 2025 e il 2026.

“Mi rammarico nel comunicare ai cittadini – aveva detto Piciocchi – che dopo poche settimane dal loro insediamento la giunta Salis non solo aumenta l’Imu ma anche la Tari, eppure nel programma della sindaca c’era scritto che un loro obiettivo prioritario era proprio riportare la Tari a un livello sostenibile per famiglie e imprese, ma noi combatteremo contro questo scempio”.

Piciocchi ha parlato di 10 milioni in più di Tari a bilancio, visto che “lo scorso anno, lo stesso documento allora presentato dalla giunta Bucci prevedeva per il 2026 una riduzione della Tari fino a 160 milioni di euro”.

La replica della giunta e dell’assessore Terrile

A Piciocchi aveva replicato la giunta Salis dicendosi “sconcertata. Il Comune di Genova non ha approvato alcun aumento della Tari. Lavoreremo in questi mesi per ristrutturare la tariffa ed evitare aumenti, pur a fronte di un evidente incremento dei costi di smaltimento negli ultimi due anni”.

Durante una commissione dedicata, poi, era stato il vicesindaco e assessore al Bilancio Terrile a prendere la parola: “La cifra sventolata dal consigliere Piciocchi non è alcun aumento della Tari ma una relazione previsionale approvata dal cda di Amiu il 26 maggio, giorno delle elezioni – ha detto – e lui dovrebbe saperlo molto bene visto che è stato assessore al Bilancio per otto anni, ma il fabbisogno richiesto da Amiu sulla base degli storici 2023 e 2024, chi c’era in quegli anni? Chi ha determinato quelle cifre? Il punto è che dal 26 maggio in questa città è cambiato tutto e, sarà un caso, ma le partecipate hanno iniziato a dare numeri reali”.

Autore
Genova24

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