Tiziano Ferro: undici nuove canzoni per raccontare due anni di dolore
- Postato il 24 ottobre 2025
- Di Panorama
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Ha scelto la strada della verità Tiziano Ferro nelle canzoni del nuovo album «Sono un grande». Undici canzoni dure nate dopo i due anni più difficili della sua vita, come ha raccontato nei giorni scorsi al Corriere della Sera parlando del divorzio dal compagno Viktor, della gestione dei due figli (Margherita e Andrés) che vivono in America, delle insicurezze, del cambio di casa discografica (adesso incide per la Sugar) e del nuovo management. «Sono stati due anni disastrosi tra terapia di coppia, paure, attacchi di panico. Ho deciso di non portare via dagli Stati Uniti i miei due figli, ma l’America è un luogo alienante».
Nuova casa discografica, nuovo team di lavoro per mettere in musica l’ultima frazione della sua vita, quella più difficile: «In un certo senso subisco la vita che faccio, anche e soprattutto perché io gli Stati Uniti non li ho scelti. L’America è arrivata per amore. Poi, sono arrivati i figli. E quando è finita la storia con il mio compagno, andarsene dall’America è diventato complesso. Ho la custodia dei figli» racconta «ma non vorrei portarli via, anche se potrei. E questo mi spinge a vivere in un posto alienante (Los Angeles; ndr) dove non ho punti di riferimento».
C’è tutto questo nei brani di Sono un grande: rabbia, dolore, voglia di rinascere e ripartire da capo. «Ho fatto la scelta più scomoda, quella della verità e una volta decisa questa opzione, non si torna indietro. L’autoanalisi per me è un dato di fatto acquisito: faccio il cantautore, e sono strutturalmente obbligato a guardarmi dentro» racconta.
Sono un grande, la canzone che apre l’album, emotivamente potentissima, riassume il concept dell’intero disco, tra rabbia, paura e voglia di rinascere. «Non sapevamo che era l’ultima vacanza al sole, l’ultima volta che facemmo l’amore, che mi dicevi andrà tutto bene, ma quale amore, quale bene… Prendiamo tutte le bugie a sassate…».
Va dritto al punto, anche con una certa dose di brualità nelle strofe di Milite Ignoto:«Volevo sanguinare tantissimo e dirvi addio in modo bellissimo». Invece la vita va avanti e anche la sua storia musicale, che anche in questo disco prosegue con lo stile che lo ha reso quello che è, uno che di biglietti per i concerti negli stadi del 2026 nel ha già venduti trecentomila.
Ti sognai è una delle ballad più forti della sua discografia, un gran pezzo che parla di una madre, una madre sognata, una madre assente che non si riesce ad abbracciare. E poi, Fingo&Spingo il nuovo singolo a tutto ritmo, dedicata al dovercela fare, al dover cantare anche con il cuore rotto e la gola in fiamme: «Mi dicevano “Dai, continua così. Stai male? Ok, ma dai che ce la fai”». Rispondevo: «Ma non riesco a parlare». E loro: «Un’iniezione e via sul palco» ha raccontato a Rolling Stone rievocando i problemi di un nodulo alla gola che gli ha reso quasi impossibile esibirsi dal vivo.
La cifra musicale dell’album è un efficace mix di soul, R&B e ballad, questa volta con una marcia in più rispetto alla scelta dei suoni estremamente contemporanei e pulsanti. Come quelli di 1-2-3, evidentemente dedicata agli effetti degli attacchi di panico. » Questo era il disco che non sarebbe mai dovuto uscire, che avrei dovuto riascoltare per conto mio tra qualche tempo» ha dichiarato nei giorni scorsi Tiziano Ferro. Invece è un bene che sia arrivato a tutti anche perché ascolto dopo ascolto sembra essere il suo album più bello, oltre che quello più sofferto.