Torino e Pier Giorgio Frassati un legame indelebile attraverso una spazio dedicato
- Postato il 7 luglio 2025
- Cultura
- Di Quotidiano Piemontese
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Dal 3 al 5 luglio per ricordate Pier Giorgio Frassati, nel centenario della sua morte e in attesa della canonizzazione del prossimo 7 settembre, prima Pollone e poi Torino hanno dedicato tre giornate di memoria “Frassati day”.
Per rievocare la vita semplice e straordinaria del giovane torinese scomparso a soli 24 anni ma capace di seminare bene e amore, nel segno di Gesù Cristo. Tanti sono stati i momenti di preghiera, celebrazioni eucaristiche ed eventi culturali, culminati con l’inaugurazione di uno spazio espositivo permanente nella ex canonica della chiesa di Santa Maria di Piazza, che Pier Giorgio frequentò.
Lo spazio è stato realizzato dalla agenzia Mediacor, società di comunicazione che ha già curato diverse installazioni museali per il mondo ecclesiale, come il Polo culturale “Cultures and Mission” dei Missionari della Consolata a Torino, il percorso “Antonius” dei Frati minori conventuali a Padova e il riallestimento del Museo Don Bosco a Chieri guidati da una squadra di professionisti capitanata da Paolo Pellegrini, Simona Borello, Luca Olivieri e la supervisione storia di Roberto Falciola e Marta Margotti. La mostra permanente è nata grazie al sostegno della Fondazione Crt, con il grande impegno della presidente Anna Poggi, la dott.ssa Casagrande e il grande lavoro di tessitura del consigliere Giampiero Leo e ancora della Conferenza episcopale italiana e dell’Opera diocesana Pier Giorgio Frassati. Alla presentazione ha presentato il giornalista Alberto Chiara e hanno partecipato le autorità cittadine e regionali con il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio e poi tutte le associazioni di cui Pier Giorgio Frassati ha fatto parte e altre cui al prossimo santo si sono ispirate. Presente la famiglia Frassati Gawronski con le nipoti Giovanna e Maria Grazia.
L’esposizione propone un percorso emozionale e immersivo, accessibile a tutti, che racconta la vita e l’esperienza spirituale di Pier Giorgio Frassati attraverso l’uso di tecnologie multimediali avanzate, tra cui proiezioni luminose, suoni e audio evocativi con la lettura di lettere di e a Pier Giorgio, pannelli interattivi e applicazioni che guidano i visitatori in un viaggio biografico, esplorando il contesto storico nel quale Frassati ha vissuto, i luoghi significativi della sua vita: Torino, le sue periferie, le città europee da lui visitate, la campagna di Pollone e, in particolare, la montagna, simbolo della sua ricerca “verso l’alto”.
«Mi piacerebbe che i giovani», ha ricordato il cardinale Roberto Repole prima di impartire la benedizione dei locali, «possano imparare da Pier Giorgio la gratuità, in un’epoca in cui sembra che l’unica legge di tutto sia l’utilitarismo. Ma con l’utilitarismo non soltanto non esisterebbe la chiesa, ma non esisterebbe neanche la società e ce lo dimentichiamo troppo spesso», ha ammonito il cardinale, sottolineando che «è la gratuità a fondamento di tutto» e che «c’è bisogno oggi di ritrovare un senso della società non elitaria perché o ci siamo tutti o non c’è nessuno». Frassati, dunque, come modello «di un ragazzo pieno di vitalità e di gioia ma anche impegnato socialmente, politicamente, e anche questo penso sia un messaggio decisivo in un tempo come quello di oggi, nelle nostre democrazie occidentali che sono davvero a rischio».
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