Torino in agosto: dai vuoti anni ’70 al cuore pulsante della città di oggi

  • Postato il 13 agosto 2025
  • Cultura
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – A metà agosto, sotto un sole cocente che non dà tregua, Torino non si ferma. Passeggiando per Piazza Vittorio, tra l’ombra dei portici e i dehors già affollati per il pranzo, è difficile immaginare che questa stessa città, cinquant’anni fa, si trasformasse in un luogo quasi spettrale durante il mese di agosto.

Negli anni ’60 e ’70, il capoluogo piemontese si svuotava completamente per le ferie collettive della Fiat, che all’epoca rappresentava il cuore produttivo e sociale della città. Negozi chiusi, serrande abbassate, fabbriche e uffici deserti: la città appariva sospesa, come in una scena di un film post-apocalittico. Trovare un bar aperto era un’impresa, e i cartelli scritti a mano appesi sulle vetrine annunciavano ferie che duravano anche un mese intero.

Oggi, invece, Torino è viva, animata da turisti. A contribuire alla trasformazione, la metamorfosi della Fiat in Stellantis, il boom del turismo post-Olimpiadi del 2006, e l’apertura di outlet, supermercati e centri commerciali sempre attivi, anche a Ferragosto.

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Quotidiano Piemontese

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