Tra gli hotel più belli del mondo ci sono due strutture italiane da sogno

  • Postato il 3 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Undicesima edizione per il Prix Versailles 2025 che in una categoria analizza dettagliatamente l’architettura e il design delle strutture ricettive, stilando la lista degli hotel più belli del mondo. Tra tante meraviglie sparse per il globo, ci sono anche due chicche italiane, proprio nella Capitale.

Jumeirah Marsa Al Arab a Dubai

Dopo aver premiato i musei più belli del mondo per il 2025, Prix Versailles torna a parlare d’architettura e lo fa riconoscendo 16 hotel più suggestivi del nostro pianeta, premiandoli per il loro design e l’architettura. Tra le strutture ricettive luxury che hanno ricevuto un riconoscimento c’è il Jumeirah Marsa Al Arab a Dubai, che si trova proprio sulla penisola che fa da appendice alla costa. Firmato dallo studio di architetti Killa Design, diventa una vera e propria scultura con piani che si susseguono ricreando il design di una nave da crociera con tanto di vista sull’orizzonte. L’anima futurista e cosmopolita lascia il segno.

 Mandarin Oriental Qianmen a Pechino

Altrettanto apprezzato il Mandarin Oriental Qianmen a Pechino. L’albergo si trova nel quartiere di Hutong che riprende vita proprio grazie a questa struttura. Cortili d’epoca e materiali antichi rfanno da testimonianza ad un passato che non cede il passo alla modernità ma la accoglie in una danza armonica. Il design contemporaneo si insinua con rispetto, generando uno spazio che è al tempo stesso intimo e monumentale, pochi passi dalla Città Proibita.

Rosewood Munich a Monaco di Baviera

In classifica anche il Rosewood Munich a Monaco di Baviera: l’albergo simbolo dei viaggi per il turismo bavarese si compone di due edifici storici con spazi ripensati con misura e raffinatezza. Lo studio Tara Bernerd & Partners ha creato ambienti vibranti ma con una bellezza pacata. All’interno non mancano spa, saloni e un’atmosfera che mixa lo stile barocco al minimalismo moderno. Un dialogo tra passato e presente scandito da stucchi, legni e luce naturale.

Al Moudira a Luxor

Luxor è una meta ambitissima per gli amanti dell’Egitto e della storia antica e proprio qui sorge Al Moudira, uno degli hotel più belli al mondo e simbolo dell’architettura più ricercata. Si tratta di un palazzo diffuso che si compone di cortili affrescati con palme mostrando forti ispirazioni che arrivano dall’Oriente. Lontano da ogni cliché turistico, ha saputo incantare con interventi architettonici che brano l’artigianato locale e la profondità storica del luogo. Il restauro recente ha ampliato spazi e offerte pur mantenendo fede all’anima originale.

Hôtel du Couvent a Nizza

Ci spostiamo verso la Costa Azzurra e più precisamente a Nizza con l’Hôtel du Couvent, una struttura ricettiva nata dalla ristrutturazione di un antico convento del XVII secolo. Un’oasi di pace che oggi risulta un ritiro contemporaneo; la struttura strizza l’occhio con nostalgia al complesso proponendo però qualcosa di adatto al turismo mettendo sobrietà, silenzio e bellezza al primo posto.

Hôtel Hana a Parigi

Visitare Parigi e soggiornare all’Hôtel Hana è certamente un’esperienza. La struttura ha poco a che vedere con la classica architettura francese ma strizza l’occhio alle atmosfere orientali e a quelle della Belle Époque all’interno di Little Tokyo. Terrazze sospese con vista rendono il rifugio urbano una delle cartoline più belle dal punto di vista dell’architettura in città.

Mandarin Oriental Mayfair a Londra

Potremmo definire il Mandarin Oriental Mayfair a Londra un manifesto urbano di design sofisticato. Progettato da RSHP e Studio Indigo, incarna l’incontro tra natura, arte e storia. L’uso di marmi rari, palette tonali e pezzi d’arte su misura rende ogni ambiente un microcosmo coerente. L’interazione tra gli spazi e i parchi circostanti trasforma l’albergo in un’estensione verde della città. Londra, qui, si mostra sotto una nuova luce.

Ran Baas The Palace a Patiala

Dopo 80 anni di silenzio, il forte Sikh di Qila Mubarak torna a vivere e lo fa in grande stile con il progetto Ran Baas, un vero e proprio atto d’amore verso la cultura punjabi. La ristrutturazione ha rispettato l’integrità del sito, introducendo elementi contemporanei con una grazia rara. Le 35 suite, i cortili, le sale reali: ogni dettaglio parla di artigianato e storia.

Palazzo Talìa a Roma

In classifica tra gli hotel più belli al mondo c’è anche palazzo Talìa, una meraviglia architettonica nel centro di Roma riportato all’antico splendore dall’architetto Luca Guadagnino. L’edificio elegante è pronto a conquistare con decorazioni medicee, soffitti affrescati e una piscina che ricorda in tutto e per tutto una vasca imperiale.

Romeo Roma a Roma

Zaha Hadid Architects compie il miracolo: rendere organico un palazzo del 1590. Il Romeo Roma è audace, ma sempre rispettoso. Gli arredi su misura e la piscina che rivela reperti archeologici rendono omaggio alla Città Eterna che è, a tutti gli effetti, un museo a cielo aperto. Tra le chicche da non perdere un ulivo secolare in terrazza che sembra voler rimarcare il legame con la memoria.

MGallery Sosei a Sapporo

L’anima industriale incontra l’intimità giapponese: MGallery Sosei a Sapporo. È uno degli hotel più belli al mondo e ha come particolarità l’essere stato costruito sulla storica birreria Kaitakushi. L’anima mix and match fonde estetiche ed epoche diverse tra spazi tatami e saloni dall’anima occidentale. Ogni ambiente è un’ode alla modernizzazione di Hokkaido.

Todos Santos Boutique Hotel a Todos Santos

Un’ex scuola trasformata in rifugio culturale. I murales conservati, le arcate in mattoni, l’incontro tra natura e architettura: Todos Santos è una pagina d’arte sulla storia del Messico. Le dieci camere sono affreschi abitabili, mentre il bar La Copa racconta storie di missioni e zuccherifici.

Shebara a Sheybarah Island

Design visionario tra cielo e mare: le ville di Shebara, sospese sull’acqua come perle galleggianti, riflettono l’orizzonte e la luce in un gioco infinito. Il resort, sostenibile e autosufficiente, ridefinisce il concetto di lusso attraverso scelte tanto architettoniche quanto ecologiche. Osservandolo non è difficile comprendere perché sia stato inserito tra gli hotel più belli del mondo.

Raffles Sentosa a Singapore

Un giardino segreto con vista mare: le ville immerse del Raffles Sentosa di Singapore in una cornice verde rigogliosa raccontano l’identità locale con eleganza rarefatta. I dettagli floreali, le lampade ispirate all’orchidea nazionale, la vegetazione integrata: tutto parla di un equilibrio tra urbano e naturale.

The Manner a New York

Un inno al design italiano nel cuore di SoHo per il The Manner di New York. Il progetto architettonico firmato da Hannes Peer gioca con colori, texture e arte per creare un ambiente vibrante e intellettuale. Le stanze sono una composizione autonoma ma sono soprattutto i murales di Elvira Solana a dare un tocco in più.

Namia River Retreat a Hội An

Un villaggio fluttuante nella quiete vietnamita. Namia River Retreat sorge su palafitte, tra giardini di erbe e corsi d’acqua. Il progetto architettonico punta alla serenità fornisce un invito a rallentare e a riconnettersi con la natura.

Autore
SiViaggia.it

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