Tra le città più sporche del mondo ci sono anche le italiane (secondo i viaggiatori): la classifica
- Postato il 27 dicembre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Quando immaginiamo una fuga urbana, pensiamo a caffè pittoreschi, piazze animate e monumenti iconici. Raramente, però, entrano nel quadro cestini stracolmi, rifiuti abbandonati o bagni pubblici poco igienici! Eppure, per chi viaggia, la pulizia è importante quanto l’offerta culturale. Lo conferma una recente analisi di Radical Storage basata su oltre 70.000 recensioni online lasciate da turisti negli ultimi dodici mesi, che ha messo a confronto 100 città tra le più visitate al mondo.
Il risultato? Accanto a destinazioni modello per ordine e decoro, emergono anche mete amatissime, incluse alcune italiane, percepite come sorprendentemente sporche.
Quattro italiane tra le città più sporche del mondo
Tra le destinazioni più criticate dai viaggiatori per la scarsa pulizia compaiono anche quattro città italiane, tutte tra le più amate e visitate del Paese. Un risultato che fa riflettere, perché riguarda mete simbolo dell’arte, della storia e dello stile di vita italiano, ma che agli occhi dei turisti mostrano evidenti difficoltà nella gestione del decoro urbano.
Roma è la città italiana con il dato peggiore: il 35,7% delle recensioni che menzionano la pulizia parla apertamente di sporcizia. Un risultato che colloca la Capitale subito dopo Budapest nella classifica globale delle città più sporche. Secondo lo studio, questa percezione negativa riflette anche il malcontento dei residenti: nel 2023, Roma si è posizionata tra le ultime città europee per soddisfazione degli abitanti, con il 71% che si dichiara insoddisfatto e appena il 3% convinto che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni.
Segue Firenze, che registra il 29,6% di recensioni negative legate alla pulizia. Il capoluogo toscano soffre problematiche simili: strade medievali strette, un centro storico sempre affollato e flussi pedonali intensissimi rendono le operazioni di pulizia quotidiana particolarmente difficili. Allo stesso tempo, la città sta tentando di reagire, sperimentando soluzioni innovative come i cestini intelligenti con sistemi di intelligenza artificiale per incentivare una corretta gestione dei rifiuti.
Nella top 20 delle città più sporche del mondo compaiono anche Milano e Verona. Il capoluogo lombardo registra il 26,8% di recensioni negative, un dato sorprendente per una città moderna e internazionale, mentre Verona segue a breve distanza con il 26,2%. In entrambi i casi, l’elevata pressione turistica e la frequentazione costante dei centri storici sembrano incidere più delle dimensioni o del livello di sviluppo urbano.
La classifica delle città più sporche del mondo
In generale, nella classifica delle città più sporche del mondo troviamo Budapest, con quasi il 38% delle recensioni dove viene descritta in termini negativi. Segue Parigi con il 28,2% di recensioni che citano sporcizia o scarsa manutenzione degli spazi pubblici.
Subito dopo si collocano altre grandi metropoli e destinazioni simbolo del turismo globale. Las Vegas registra il 31,6% di recensioni negative legate alla pulizia, un dato influenzato dalla vita notturna continua e dall’enorme rotazione di visitatori. New York e Barcellona, pur restando mete amatissime, mostrano anch’esse percentuali significative di giudizi critici, a conferma di un trend chiaro: più una città è visitata, più è difficile mantenerla pulita agli occhi dei turisti.
Questa la top 10:
- Budapest
- Roma
- Las Vegas
- Firenze
- Parigi
- Milano
- Verona
- Francoforte
- Bruxelles
- Cairo
La classifica delle città più pulite
In cima alla classifica delle città più pulite troviamo Cracovia, che conquista il primo posto mondiale. La Polonia piazza nella top five anche Varsavia, quarta con il 97,8% di giudizi positivi. Subito dietro Cracovia si collocano Sharjah negli Emirati Arabi Uniti (98,5%) e Singapore (98%), da anni sinonimo di rigore e ordine. In questi casi, la pulizia non è lasciata al caso: normative severe, investimenti milionari in attrezzature e campagne educative hanno trasformato l’igiene urbana in un vero marchio. Completa la top five Doha, in Qatar, con il 97,4%.
Qui la top 10:
- Cracovia
- Sharjah
- Singapore
- Varsavia
- Doha
- Riyadh
- Praga
- Muscat
- Dubai
- Fukuoka