Tra le isole della Sardegna in estate: piccoli mondi, grandi meraviglie
- Postato il 16 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Quando si parla di Sardegna, si pensa subito alla varietà e alla bellezza della sua costa, ma spingendosi oltre l’isola principale si scopre un arcipelago diffuso, composto da numerose isole, isolotti e scogli affioranti. Piccoli mondi che raccontano una Sardegna diversa, più selvatica, silenziosa e, in molti casi, ancora autentica. Non a caso, in molte di queste non si può nemmeno soggiornare. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le migliori da visitare in estate.
Caprera, isola selvaggia
Iniziamo questo viaggio estivo in quella che è una delle regioni più belle del mondo da Caprera, una delle isole più selvagge e meno turistiche dell’arcipelago della Maddalena. Meta top per chi cerca natura autentica, è puntellata di piccoli borghi sparsi e tante aree protette, con sentieri per trekking che regalano panorami spettacolari su mare e granito rosa.
Un luogo dove la natura è quasi intatta, con spiagge isolate e angoli paradisiaci (vi basti pensare all’eccezionale Cala Coticcio, definita la “Tahiti d’Italia”). Ma la verità è che questo territorio ha anche un forte legame con il passato, perché la sua storia è connessa a Giuseppe Garibaldi, la cui casa-museo si può visitare. È importante però sapere che le strutture per soggiornare sono abbastanza limitate: l‘isola è prevalentemente una riserva naturale protetta, senza grandi strutture alberghiere tradizionali. La buona notizia è che è collegata all’isola di La Maddalena tramite il Passo della Moneta, un ponte di circa 600 metri, che consente di accedere facilmente ai vari alloggi situati sull’isola principale.
Caprera, inoltre, rientra nelle norme stringenti del Parco Nazionale, con accessi regolati, divieto di campeggio libero e attenzione agli orari per non disturbare la fauna. I modi migliori per scoprirla sono noleggiando una bici o dedicarsi al trekking. Del resto, Caprera è la regina della quiete, interrotta solo dal rumore del vento e dal richiamo dei gabbiani.

San Pietro, dal carattere forte
Molto bella è anche l’Isola di San Pietro, dal carattere forte e un po’ fuori dal tempo, al punto da risultare molto diversa dalle altre isole della Sardegna. Il suo centro principale, Carloforte, è un piccolo borgo di pescatori con un’anima ligure piuttosto evidente. In zona non ci sono locali da spiaggia trendy o turismo di massa, ma una comunità autentica che vive di pesca, tonnare e tradizioni radicate.
La sua è quindi un’atmosfera genuina, fatta di spiagge selvagge poco affollate, e un mare cristallino che attira sub e appassionati di natura. Contemporaneamente, i collegamenti sono più limitati rispetto ad altre isole, in quanto San Pietro è meno attrezzata per il turismo di massa.
Anche da queste parti, sono in vigore regole rigide per preservare l’ambiente, inclusi limiti agli sbarchi e divieti di campeggio libero, quindi è fondamentale informarsi prima e rispettare le norme locali. San Pietro è un posto da visitare con calma, concedendosi il tempo per scoprire i suoi angoli nascosti, assaggiare il tonno locale e camminare lungo i sentieri costieri.

Molara, piccola e selvatica
Un’altra isola della regione da prendere in considerazione è Molara, piccola, selvaggia e posta a nord-est della Sardegna. È il posto migliore se si desidera un angolo di natura incontaminato lontano dal turismo di massa. Da queste parti, infatti, non c’è praticamente nulla, se non la natura allo stato puro e alcune spiagge deserte che sembrano uscite da un sogno.
L’isola è disabitata e non ci sono né bar né alloggi, quindi occorre organizzarsi per una gita di un giorno in barca da Santa Teresa o Palau. Tale meraviglia rientra nelle zone protette del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, quindi è vietato campeggiare e ci sono norme molto specifiche su dove attraccare o sostare con le barche per non disturbare l’ecosistema fragile. Il consiglio è di scoprirla con escursioni guidate, rispettando i limiti imposti e portando con sé tutto il necessario.
Tra Punta l’Aia e Cala Spagnola, inoltre, si trova un’area marina conosciuta come le Piscine di Molara. Il nome non è casuale: si tratta di un angolo di paradiso formato da splendide piscine naturali, circondate da affascinanti scogli e caratterizzate da sabbia finissima e bianchissima, con acque incredibilmente turchesi.
Isola di Mal di Ventre, piccola gemma
L’Isola di Mal di Ventre è una piccola gemma selvaggia che si fa spazio al largo della costa sud-occidentale della Sardegna, un luogo da raggiungere se si desidera un’esperienza fuori dal turismo tradizionale. È disabitata e protetta, con paesaggi aspri, scogliere spettacolari e spiagge incontaminate dove il mare è limpido (ma spesso mosso).
Parliamo quindi di un lembo di terra della regione dove regna una natura integra, priva di strutture turistiche, tanto da essere la meta ideale per escursionisti e amanti del mare selvaggio. Ci si arriva con imbarcazioni private o tour organizzati, anche perché rientra nelle aree rigorosamente tutelate, con divieti severi su campeggio e ancoraggio selvaggio. L’accesso è regolamentato dal Parco del Sulcis, che punta a preservare il territorio.
Spargi, con spiagge emozionanti
C’è poi la meravigliosa Spargi, una delle isole più belle e selvagge dell’arcipelago della Maddalena. Famosa soprattutto per le sue spiagge di sabbia bianca finissima e accarezzate da acque limpide (come Cala Corsara), è un paradiso di natura incontaminata e tranquillità, lontano dalle folle. Va però specificato che anche qui, in piena estate, il turismo aumenta e alcune calette si riempiono.
L’isola riesce quindi a combinare paesaggi mozzafiato con una sensazione di isolamento, grazie alle poche infrastrutture e l’assenza di centri abitati. Anche in questo caso, ci sono regole imposte del Parco Nazionale, con limiti severi su dove ancorare e sbarcare; è obbligatorio prenotare le boe e rispettare i percorsi segnalati.
Il consiglio migliore che vi possiamo dare è quello di partire presto, portarvi dietro tutto il necessario ed evitare i weekend di agosto se si ha bisogno di silenzio. Spargi è pura bellezza ma va rispettata: qui non si viene per comodità, ma per un’esperienza vera e senza filtri.
Isola d’Ogliastra, come un monumento in mezzo al mare
Viene chiamata Isola d’Ogliastra, ma in realtà è in piccolo arcipelago di tre scogli di granito porfirico che prende vita davanti alla costa centro-orientale della Sardegna. La maggiore può rivelarsi una scoperta preziosa per chi vuole allontanarsi dalle rotte turistiche più battute, poiché da queste parti difficilmente ci sono numerosi visitatori, e di certo sono assenti i servizi.
C’è solo la natura al suo stato più genuino, con coste frastagliate, scogliere e qualche piccola cala per fare il bagno. Per arrivarci occorre essere autosufficienti, quindi con una barca privata o un’escursione organizzata. L’arcipelago è anche sotto la tutela di normative ambientali rigide che ne limitano l’accesso e vietano ancoraggi e sbarco in zone particolarmente delicate.
Questo significa che la visita va pianificata con attenzione e rispetto. Se l’obiettivo della propria giornata è il relax lontano da tutto, l’Isola d’Ogliastra è un tutto ciò che si può desiderare.

Santa Maria, dove la natura si fa sentire
C’è poi Santa Maria, l’isola più settentrionale dell’arcipelago della Maddalena, un angolo di Sardegna dove la natura si fa sentire senza filtri. Con una superficie di circa 2 km² e un perimetro costiero di 10 km, è un rifugio di tranquillità puntellato di spiagge indimenticabili, come Cala di Santa Maria e Cala di Giorgio Marino che mettono a disposizione acque cristalline e paesaggi immacolati. Vi si può arrivare con circa 20 minuti di navigazione dai porti di La Maddalena o Palau, ed è un punto di partenza ideale per escursioni in barca nell’arcipelago.
Occorre però essere consapevoli che vi sono limitatissime strutture ricettive disponibili. Anche per questo, Santa Maria un luogo poco adatto a chi cerca comfort o servizi. Non ci sono nemmeno ristoranti e negozi, quindi è fondamentale essere autosufficienti e organizzarsi in anticipo. Inoltre, l’accesso all’isola è regolamentato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, e sono necessarie autorizzazioni per attività come il diporto, la pesca e le immersioni.
Per godere al massimo dell’esperienza, è consigliabile organizzarsi in anticipo e visitarla con una guida, in modo da scoprire a fondo tutta la sua ricca biodiversità.
Isola di Budelli, un capolavoro
Il nome sembrerebbe non promettere bene, ma in realtà l‘Isola di Budelli è un vero e proprio gioiello sardo. Situata all’estremo nord della regione, è soprattutto celebre per la sua straordinaria Spiaggia Rosa, la cui sabbia dalle sfumature rosate è composta da frammenti di conchiglie e coralli.
Il paesaggio è dal fascino irresistibile, con acque cristalline e una natura al suo stato più puro. La posizione strategica fa sì che sia una meta ideale per escursioni in barca, permettendo di ammirare la bellezza del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. È però fondamentale sapere che l’accesso all’isola è severamente limitato, in quanto è vietato l’accesso, il transito, la sosta e la balneazione. Anche la navigazione è consentita solo a distanza, senza attracco o sosta nelle vicinanze (ma comunque vale la pena).
Come è possibile intuire, non è consentito soggiornare a Budelli. Per questo motivo, l’unica soluzione è organizzarsi con escursioni guidate in barca da La Maddalena o Palau, rispettando le normative del parco.
Isola di Sant’Antioco, un mix affascinante
All’estremo sud-ovest della Sardegna c’è l’Isola di Sant’Antioco, la quarta più grande d’Italia. Parliamo di un angolo della regione che offre un mix affascinante di storia, cultura e natura. Collegata alla Sardegna da un ponte e un istmo artificiale, è facilmente accessibile e rappresenta una meta ottimale per vivere un’esperienza autentica lontano dalle rotte turistiche più battute.
L’isola vanta una storia millenaria, essendo stata prima una colonia fenicia e poi romana. Il centro storico è un susseguirsi di testimonianze archeologiche, tra cui le catacombe di Sant’Antioco, una delle prime chiese cristiane del Mediterraneo. Non mancano le spiagge in cui rilassarsi, alcune delle quali sono tra le più belle della Sardegna (come Maladroxia, Cala Sapone e Coaquaddus).
Ci sono poi lagune e stagni che sono habitat di numerose specie di uccelli, tra cui fenicotteri rosa e cormorani, fenomenali se visitate al tramonto. Una piccola curiosità: Sant’Antioco è uno dei pochi luoghi al mondo dove viene effettuata la filatura e tessitura del bisso, una fibra pregiata ricavata dal mollusco “Pinna nobilis”.
Asinara, dalla storia affascinante
L’ultima isola della Sardegna che vi consigliamo per l’estate è Asinara, all’estremo nord-ovest della regione. Con i suoi 52 km² di superficie, è un Parco Nazionale dal 1997 e un’Area Marina Protetta dal 2002, il che la rende una delle aree più tutelate e selvagge della regione. Vi basti pensare che vi sono ospitati 80 specie animali, tra cui l’iconico asinello bianco, il muflone, la lepre e il cavallo selvaggio. Le sue coste frastagliate e le acque cristalline regalano scenari emozionanti e opportunità per lo snorkeling.
Ma come accennato precedentemente, l’isola vanta anche una storia affascinante: dall’epoca neolitica alle strutture penitenziarie del XX secolo, è una sorta di museo a cielo aperto. Tra i luoghi di interesse ci sono le Domus de Janas, il Castellaccio, il monastero camaldolese di Sant’Andrea e l’ex carcere di Fornelli.
Va specificato che l’ingresso in questo territorio è regolato e che non è consentito l’uso di veicoli privati. È necessario prenotare escursioni guidate con operatori autorizzati. Sull’isola ci sono pochi punti di ristoro e strutture ricettive. In sintesi, l’Isola dell’Asinara è una destinazione ideale per chi desidera un’esperienza di viaggio immersa nella natura e nella storia.