Trattative Usa- Ue in bilico dopo l’annuncio del raddoppio dei dazi sull’acciaio. Mercoledì nuovo incontro

  • Postato il 2 giugno 2025
  • Economia
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Alta tensione tra Washington e Bruxelles dopo che Donald Trump ha annunciato nuovi e più pesanti dazi su acciaio ed alluminio, portandoli dal 25 al 50%. “Dal punto di vista dell’Ue, ci rammarichiamo profondamente dell’annunciato aumento dei dazi sull’acciaio. Riteniamo che questa decisione aggiunga ulteriore incertezza all’economia globale e aumenti i costi per consumatori e imprese, su entrambe le sponde dell’Atlantico. E compromette i nostri sforzi per raggiungere una soluzione negoziata con gli Usa”, ha affermato stamane il portavoce della Commissione Ue Olof Gill.

Il portavoce ha poi aggiunto che attualmente negoziatori tecnici Ue “sono viaggio verso Washington e il Commissario per il Commercio Sefcovic incontrerà la sua controparte statunitense Jamieson Greer a Parigi mercoledì“. Gill ha spiegato che “A seguito della telefonata tra von der Leyen e Trump, entrambe le parti hanno concordato di accelerare il ritmo dei colloqui.

Gli Stati Uniti importano, ogni anno, circa il 17% dell’acciaio che consumano, pari a 25-30 milioni di tonnellate, principalmente da Messico e Canada, in minor misura dall’Unione europea. Secondo alcune simulazioni, dazi al 50% toglierebbero all’import circa 15 milioni di tonnellate. Questo ammanco, potrebbe essere in parte compensato in tempi relativamente brevi da un incremento della produzione interna. Secondo l’American Iron and Steel Institute, le acciaierie statunitensi operano al momento con un tasso di utilizzo della capacità produttiva del 77,6%.

“La decisione del presidente statunitense Donald Trump di elevare dal 25% al 50% i dazi sull’acciaio e l’alluminio importati dall’Europa mina i negoziati in corso fra gli Usa e la Ue”, sottolinea pure il ministro spagnolo di Economia, Carlos Cuerpo. “Siamo in un processo di negoziati con l’autorità statunitense”, ha ricordato Cuerpo sottolineando che gli effetti degli aumenti del 25% già si stanno notando sulle aziende europee. “Questo, evidentemente, già di per sé distorce la situazione di partenza e, se aggiungiamo anche altri 25 punti, rende molto più difficile, nel bel mezzo dei negoziati, il poter raggiungere un accordo giusto ed equilibrato”, ha evidenziato il ministro.

La profonda incertezza sulle trattative si fa sentire anche sui mercati, tutti fiacchi. Tokyo ha chiuso in calo dell’1,3%. In Europa, Francoforte cede lo 0,3%, Parigi lo 0,4% mentre Londra è sulla parità.

Una decina di giorni fa, Bruxelles ha inviato alla Casa Bianca una nuova bozza di accordo che recepiva alcune delle richieste statunitensi. La settimana scorsa una corte statunitense ha bloccato i dazi decisi da Trump ritenendo non giustificato il ricorso a poteri speciali garantiti al presidente da un’ “emergenza nazionale” che, secondo i giudici, non sussiste. La Casa Bianca ha fatto ricorso contro la pronuncia.

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