Travolta e uccisa in via Borgoratti, il conducente dell’auto: “Il freno a mano l’avevo tirato”
- Postato il 10 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Si rafforza l’ipotesi del guasto al freno a mano all’origine dell’investimento mortale in cui ieri mattina ha perso la vita Fulvia Minetti, la 72enne travolta e schiacciata da una Polo Wolkswagen parcheggiata in via Borgoratti .
Il conducente: “Avevo tirato il freno” e le sue dichiarazioni trovano conferme
L’auto era stata parcheggiata cento metri sopra il luogo dove la donna è stata uccisa. Il proprietario, un 54enne genovese, ha raccontato agli agenti di polizia locale di aver tirato il freno a mano e di essere poi sceso dall’auto per entrare nel bar Caboto a fare colazione.
Erano le 7 e mezza di mattina. Non si è accorto quindi che l’auto ha cominciato a muoversi e a prendere velocità a causa della leggera discesa fino a travolgere la 72enne e finire la corsa contro la saracinesca della farmacia.
“Il freno a mano l’ho regolarmente tirato” ha ripetuto ancora sotto choc l’uomo al suo avvocato Riccardo Di Rella. Adesso il 54enne è indagato per omicidio stradale.
Venerdì l’incarico per l’accertamento tecnico sul freno
Un atto dovuto anche perché sarà un accertamento tecnico a stabilire se il freno a mano si sia rotto.L’incarico verrà affidato venerdì mattina dal pm Francesco Cardona Albini. La macchina era stata trovata chiusa con la chiave e con il freno a mano tirato dagli agenti della polizia locale, ma nelle prime ore di indagini non era chiaro se ci fosse stato, prima del loro arrivo, un intervento di terze persone, che ora viene escluso. L’auto ieri mattina è stata messa sotto sequestro e potrà essere messa in moto solo in presenza dei consulenti.

Solo a quel punto sarà possibile capire se ci sia stato un malfunzionamento al freno di stazionamento e se questo fosse segnalato, come dovrebbe avvenire, da una spia accesa sul cruscotto. Saranno inoltre esaminati i cavi, le pastiglie ma anche la parte elettrica del sistema di stazionamento.
La tragedia ha lasciato ieri incredulo il quartiere dove viveva Fulvia Minetti. L’anziana ieri era uscita di casa da pochi minuti. Doveva fare un po’ di spesa per poi rientrare in casa ad assistere la sorella gemella disabile. Era per lei l’unico sostegno. Invece il suo cuore si è fermato poco dopo le 8 del mattino a causa delle gravi ferite riportate e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione, prima di un passante (un medico che stava andando al lavoro) e poi del 118. Per la sorella della donna deceduta, ieri sono stati attivati anche i servizi sociali del Comune di Genova.