Tre Ciotole: l’ultimo romanzo di Michela Murgia diventa film ed è pronto per andare oltreoceano
- Postato il 23 luglio 2025
- Cinema & Tv
- Di Artribune
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Il silenzio della perdita, il corpo che smette di reagire, la cucina che diventa misura del mondo. Isabel Coixet torna dietro la macchina da presa con Tre Ciotole, adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Michela Murgia, tra le opere letterarie più iconiche degli ultimi anni. Il film sarà presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival, in programma dal 4 al 14 settembre 2025.
A incarnare l’intimità spezzata dei protagonisti sono Alba Rohrwacher e Elio Germano, diretti dalla regista catalana nota per la sua capacità di dare forma visiva al dolore sommesso (La mia vita senza me, La vita segreta delle parole, Un Amor). Con loro, un cast corale che include Silvia D’Amico, Galatea Bellugi, Francesco Carril e Sarita Choudhury, volto internazionale che impreziosisce questa coproduzione italo-spagnola.
Tre Ciotole: dal romanzo di Michela Murgia al film
Uscito per Mondadori, Tre Ciotole è un libro di racconti che oscillano tra la malattia, la fine di una relazione e la scoperta di un nuovo senso dell’esistenza, venduto in oltre 200 mila copie.
Ma più che una semplice trasposizione, il film scritto da Isabel Coixet e Enrico Audenino si annuncia come un’opera autonoma, capace di restituire quella “fame che scompare” non solo come sintomo, ma come chiave metaforica di un’intera esperienza emotiva.
La sinossi del film
Nella sinossi: dopo una rottura apparentemente banale, Marta smette di mangiare. Il cibo – nella vita dell’altro protagonista, Antonio, chef ambizioso – si fa invece rifugio. Ma la diagnosi che riceverà Marta ribalta le coordinate: “Il sapore del cibo, la musica, il desiderio, la certezza delle scelte fatte” iniziano a mutare.
Un racconto sull’invisibile che si insinua nella vita quotidiana, come spesso nei lavori di Coixet, e che si fa gesto cinematografico delicato, stratificato, necessario.
Dal libro postumo di Michela Murgia
Scomparsa nell’agosto del 2023, Michela Murgia è stata una delle voci più autorevoli e riconoscibili della letteratura e del pensiero contemporaneo italiano. Scrittrice, attivista, femminista e intellettuale militante, ha saputo attraversare generi e linguaggi – dal romanzo (Accabadora, Premio Campiello 2010) alla saggistica civile (Stai zitta, God Save the Queer, Istruzioni per diventare fascisti) – raccontando le fratture del presente con uno stile diretto, immaginifico e radicalmente empatico.
Tre ciotole, pubblicato nel 2023 pochi mesi prima della sua morte, è stato salutato come un testamento intimo e politico: una raccolta di racconti in cui il dolore – della malattia, della perdita, dell’ingiustizia – si fa spazio di riscrittura. Il suo sguardo ha ispirato lettrici e lettori in tutta Italia, e ora trova una nuova forma cinematografica nelle mani di Isabel Coixet, regista affine per sensibilità e profondità.
Una coproduzione internazionale e un debutto atteso
Realizzato con il contributo del Ministero della Cultura italiano, e sostenuto dal Gobierno de España, Tre Ciotole è prodotto da Cattleya, Ruvido Produzioni, Bartlebyfilm e Vision Distribution, con la partecipazione di Sky, RTVE e MAX.
Vision curerà anche la distribuzione nelle sale italiane, con uscita fissata al 9 ottobre 2025, oltre alle vendite internazionali. La première a Toronto, uno dei festival cinematografici più attenti al cinema d’autore al femminile, non è solo una vetrina: è il contesto ideale per un film che parla di fragilità, legami e rinascita, attraverso un linguaggio che promette intimità e precisione estetica.
Con il trailer, il poster e le prime immagini da poco rilasciate, Tre ciotole si candida già come uno dei titoli più attesi della prossima stagione. Un film che – come il libro da cui nasce – non ha paura di guardare in faccia ciò che si dissolve, e ciò che resta.
Margherita Bordino
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