Trump contro obbligo auto elettriche in California
- Postato il 13 giugno 2025
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- Di Virgilio.it
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Quando si dice alzare il volume. Donald Trump ha deciso di fare rumore sul serio, annunciando di voler abrogare le normative della California sui veicoli elettrici. La notizia è arrivata direttamente dalla Casa Bianca, o meglio da Karoline Leavitt, la portavoce, su X. Di rimando, come prevedibile, la California non è rimasta zitta. Rob Bonta, procuratore generale dello stato, ha risposto con parole pesanti: “L’agenda divisiva del presidente sta mettendo a rischio le nostre vite, l’economia e l’ambiente. È sconsiderata, è illegale, e per questo siamo pronti a portarlo in tribunale. Per la ventiseiesima volta”.
Possibili tagli ai fondi
La mossa dell’ex uomo d’affari si inserisce in un quadro caotico, imperniato su tensioni crescenti tra la Casa Bianca e lo stato guidato da Gavin Newsom, governatore democratico che da tempo rappresenta una spina nel fianco del presidente in carica. Ultimamente la tensione è salita dopo una serie di proteste per i raid anti migranti a Los Angeles, dove sono intervenute forze federali. E la situazione ha preso una piega ancora più pesante quando si è parlato di esercito e di riduzione dei finanziamenti federali destinati alla California.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, Trump starebbe valutando di tagliare una fetta consistente di soldi pubblici destinati allo stato più popoloso del Paese. Due funzionari federali – restati anonimi – hanno confermato che ci sono già documenti e bozze pronte. Quanto si sta consumando davanti agli occhi di tutti è un braccio di ferro che va ben oltre ambiente e immigrazione. In ballo, una visione precisa dell’America, fatta anche di dazi.
Da una parte la California, impegnata da anni in una corsa verso la transizione ecologica: norme severe sui veicoli a zero emissioni, incentivi per le Case automobilistiche, tagli decisi alla dipendenza da benzina e diesel. Dall’altra parte Trump, da sempre allergico a qualsiasi cosa rientri nell’ambientalismo spinto. Le regole green, ai suoi occhi, non rappresentano un progresso ma un intralcio. Ostacolano la crescita, mettono in pericolo i posti di lavoro tradizionali e suonano persino come una presa in giro per la “vera America” dei pick-up, delle trivelle e delle raffinerie. E, infatti, il sodalizio temporaneo con Elon Musk, numero uno di Tesla, sapeva di paradosso.
Di nuovo in tribunale
La California impone il ritmo. Ogni legge approvata lì finisce per tracciare una rotta che altri seguono. Ogni scontro diventa un atto politico. Da una parte la spinta verso il futuro, da quella opposta la volontà di inchiodarlo. Trump ha scelto la seconda via: frenare la transizione ecologica, rafforzare l’autorità federale, parlare direttamente alla sua base. Il messaggio è lineare: “Riporterò l’America alla normalità”.
E ora? Prepariamoci all’ennesimo scontro in tribunale. Se l’amministrazione Trump è pronta a strappare le regole ambientali e forse anche i fondi, la California vira in direzione opposta, determinata a rivendicare la sua autonomia e il suo modello. Chi la spunterà? Impossibile stabilirlo fin da ora. Ma possiamo già mettere la mano sul fuoco: questa storia non finisce qui. Anzi, è solo l’inizio di una stagione di fuoco, l’ennesima, tra Washington e Sacramento.