Trump minaccia due giornalisti per domande scomode
- Postato il 17 settembre 2025
- Politica
- Di Blitz
- 2 Visualizzazioni

Poche ore prima della sua visita di Stato in Gran Bretagna, Donald Trump si è reso protagonista di un duro confronto con due giornalisti. L’episodio si è verificato durante un incontro con la stampa a Washington, nel corso del quale il presidente ha reagito con evidente irritazione alle domande ricevute.
Il primo scambio acceso è avvenuto con Jonathan Karl, corrispondente capo di ABC News. Karl aveva chiesto un commento sull’annunciato giro di vite dell’attorney general Pam Bondi contro i cosiddetti “discorsi d’odio”. “Molti dei suoi alleati dicono che i discorsi d’odio sono libertà di parola”, ha sottolineato il giornalista. Trump ha replicato con tono accusatorio: “Probabilmente se la prenderebbe con persone come lei perché mi tratta così ingiustamente. È odio. Lei ha molto odio nel cuore”.
Successivamente è stato il turno di John Lyons, inviato dell’Australian Broadcasting Corporation. Lyons ha domandato se fosse “appropriato” che un presidente in carica continuasse ad arricchirsi durante il mandato, citando i guadagni milionari che la famiglia Trump avrebbe accumulato dopo il ritorno del tycoon alla Casa Bianca. “Beh, in realtà – ha replicato – non lo sono. Sono i miei figli a gestire gli affari. Sono qui”.
La tensione è aumentata quando Trump ha chiesto al giornalista da dove provenisse. “Secondo me, sta danneggiando molto l’Australia in questo momento, e loro vogliono andare d’accordo con me”, ha affermato, prima di aggiungere: “Sapete che il vostro leader verrà a trovarmi molto presto. Gli parlerò di te. Hai dato un tono pessimo”.
Lyons ha provato a ribattere, ma il presidente lo ha interrotto intimandogli di stare “zitto”. Trump ha poi difeso i suoi affari sostenendo: “Beh, non conosco la maggior parte degli accordi che ho concluso, a parte quello che fanno i miei figli, che gestiscono la mia attività. Ma la maggior parte degli accordi che ho concluso sono stati conclusi in precedenza. Ho costruito edifici, come quello che sto costruendo qui”, ha proseguito, accennando a un progetto per una sala da ballo alla Casa Bianca del valore di 200 milioni di dollari.

L’attacco ai media
Parallelamente agli scontri diretti con la stampa, Trump ha continuato la sua offensiva contro i grandi media statunitensi attraverso i social. Su Truth, la sua piattaforma di riferimento, ha celebrato la causa legale avviata in Florida contro il New York Times.
“Sto ricevendo feedback incredibili sulla mia causa contro il New York Times. Il sentimento predominante è: ‘era ora!’. Il caso è stato intentato nel grande stato della Florida! I media di sinistra radicale stanno lavorando duramente per distruggere gli Stati Uniti. Li fermeremo a ogni livello!!!”, ha scritto il presidente.
Parole che si inseriscono in un copione ormai consolidato: da un lato, gli scontri diretti e personali con i giornalisti durante le conferenze stampa; dall’altro, l’uso costante dei social per rafforzare il messaggio politico e consolidare la narrativa contro quella che Trump definisce “stampa di sinistra radicale”.
L'articolo Trump minaccia due giornalisti per domande scomode proviene da Blitz quotidiano.