Un bagno nella Senna, era 100 anni che i parigini aspettavano. Con salvagente giallo obbligatorio
- Postato il 7 luglio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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E’ un tuffo speciale quello nel fiume della propria città. Per i parigini era diventato un sogno lungo 102 anni. Da sabato mattina alle 8, ben inquadrati dal personale del Comune che indicava le zone balneabili, gli abitanti della Ville Lumière sono tornati a nuotare nel corso d’acqua dei loro bisnonni.
La sindaca Hidalgo realizza il sogno di Chirac
opo l’estate olimpica – con le polemiche sollevate sulla scelta di risanare la Senna per farvi disputare le gare – tre vaste zone del fiume in città sono state individuate e riservate alla balneazione dei privati: una a Bercy, ad est di Parigi, una al pont de Grenelle, vicino alla Tour Eiffel, e l’altra al “bras Marie”, all’altezza del Marais proprio di fronte all’Ile-Saint-Louis.
Soprattutto in quest’ultima porzione di Senna, decine di bagnanti erano in fila già prima dell’apertura del sito, strettamente sorvegliato da personale preparato dal Comune. Trionfante, la sindaca Anne Hidalgo ha celebrato la riapertura alla balneazione che era vietata dal 1923, ricordando che “è stata una grossa e lunga sfida, ma è la conclusione di una promessa”.

L’afa di inizio settimana è ormai un ricordo, la mattinata è fresca, con la temperatura a 17 gradi, l’acqua ha accolto i primi bagnanti a 25 gradi. Per motivi di sicurezza, ogni bagnante ha dovuto indossare un salvagente giallo e agganciarlo all’altezza della vita.
Ai pochi che hanno esitato o recalcitrato, i sorveglianti hanno subito reagito con i loro potenti fischietti minacciando l’immediata uscita dall’acqua. Attorno ai bagnanti, per ogni evenienza, erano pronti dei gommoni in grado di intervenire.
I tre siti rimarranno aperti ai parigini fino al 31 agosto ma Hidalgo, che ha parlato anche di “una modalità con la quale la città si adatta alle evoluzioni delle temperature”, ha il progetto di aprire una trentina di punti ai parigini che hanno voglia di fare un tuffo nel fiume.
Nel gigantesco progetto per risanare la Senna, storicamente un sogno del presidente Jacques Chirac, che fece ai cittadini la promessa di renderla balneabile ben 30 anni fa, sono stati investiti 1,4 miliardi di euro. Buona parte della somma è stata dedicata ai lavori di deviazione della acque reflue a monte di Parigi, prima della confluenza nella Senna.
Qualità sanitaria dell’acqua del fiume “eccezionale”
Oggi, ha assicurato il prefetto Marc Guillaume, la qualità sanitaria dell’acqua del fiume è “eccezionale”. “Controlliamo due batteri, l’Escherichia Coli e gli enterococchi, per i primi siamo 10 volte al di sotto della soglia consentita, e per gli altri addirittura oltre 25 volte in meno”.
I controlli continueranno ad essere necessari perché a Parigi acque piovane e acque reflue si mescolano in un solo corso e se le precipitazioni diventano abbondanti, ogni esondazione si riversa nella Senna. Per questo la situazione era sempre ai margini dell’allerta durante i Giochi Olimpici, quando le piogge abbondanti fin dalla cerimonia inaugurale resero in qualche caso ai limiti della balneabilità l’acqua del fiume.
Da oggi, bandiere verdi, galle e rosse consentiranno a tutti di conoscere il livello di qualità dell’acqua, analizzata in tempo reale da sonde che prelevano i campioni. Restano alcuni timori che continueranno a rendere indispensabile la presenza di bagnini e personale addestrato: innanzitutto le forti correnti e le piante acquatiche che, dal fondale, possono arrivare ad impigliarsi negli arti dei nuotatori.
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