“Un mastino tibetano mi ha ringhiato mentre di notte lo innaffiavo di pipì. Sono arretrato col cosino in mano, senza riuscire a fermare lo zampillo”: ricordi di viaggio di Patrizio Roversi

  • Postato il 24 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Mustang, regione del Nepal. Bivacco senza luce. Notte fonda. Mi scappa la pipì, esco dalla tenda e a tentoni faccio una trentina di passi. Comincio a liberarmi. Però mi sembra che il getto produca un suono strano, attutito, come se la stessi facendo su un tappeto”. Patrizio Roversi ricorda così uno dei tanti viaggi fatti anche per lavoro grazie a “Turisti per caso”. Intervistato dal Corriere della Sera il conduttore prosegue con il divertente aneddoto: “Ad un tratto sento un ringhio mostruoso davanti a me. Era un mastino tibetano, alto un metro e mezzo. E io lo stavo innaffiando. Terrorizzato, col cosino in mano, senza potere arrestare lo zampillo, arretro piano senza respirare e dopo secondi interminabili trovo rifugio nella tenda”.

Il nome del 71enne, che spiega come da ragazzo provasse “grande attrazione per il profumo delle stalle e del letame“, è indissolubilmente legato a quello della ex moglie Syusy Blady. Il loro primo incontro quando lui aveva 18 anni, “alla colonia estiva della provincia di Bologna, lei curava il cinema per i bambini, io il teatro. Ci siamo messi insieme nel 1973 al corso di clown”.

Marito e moglie dal 1981 al 2002, rimanere amici non è stato semplice: “Il processo di separazione è più o meno sanguinoso, complicato, ci sono gelosie. Però l’abbiamo superato”. Lo dimostra il fatto che “professionalmente siamo tuttora soci, produciamo documentari”. Interrogato su cosa non abbia più funzionato nella loro relazione spiega: “In queste cose non c’è un momento preciso, ma un allentamento graduale del rapporto. Per anni abbiamo vissuto in due case separate, una sopra e l’altra sotto, per nostra figlia Zoe. Poi lei è cresciuta e ci siamo allontanati”. Entrambi si sono rifatti una vita: “Lei ha un compagno, io sto con Mietta Corli, regista di lirica”.

Tra i sogni di Roversi ci sono “altri racconti di viaggio. O un documentario sulle tante aree abbandonate che ci sono in Italia. Una trasmissione sull’agricoltura invece la farei volentieri”. Non chiedetegli però di partecipare a “Ballando con le stelle”: “Mai”, taglia corto.

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Il Fatto Quotidiano

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