Un savonese: “Il modello di città sicura si determina con pulizia, manutenzione, illuminazione, decoro e qualità delle relazioni umane”
- Postato il 28 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Vorrei soffermarmi sull’appello “lanciato” dai commercianti dell’ Oltreletimbro. Sebbene tutta la città di Savona subisce da innumerevoli anni una totale disattenzione in materia di stato di insicurezza mi permetto di segnalare che questa peculiarità non è direttamente proporzionale con l’oggettività dei reati commessi ma ha caratteristiche di scarsa qualità ambientale e relazionale.
Il modello di citta sicura non si determina con una continua e massiccia presenza di Forze di Polizia ma con una continua pulizia, manutenzione, illuminazione, decoro dell’ ambiente urbano e non ultimo dalla qualità delle relazioni umane. Dal “dopo Covid” assistiamo a una totale indifferenza individuale con totale caratteristica qualunquista.Il territorio è adeguatamente tutelato e monitorato dalle Forze dell’ Ordine ma non è assolutamente curato da chi ci vive ed inoltre la maggior parte delle nostre nuove generazioni è privo di educazione e di senso civico che si è determinato nel tempo da una totale mancanza di formazione scolastica in senso pedagogico e da una trasformazione mostrousa dei modelli famigliari talvolta piu prodighi ad affermarsi con selfie sui social media che nell’ assumersi il proprio ruolo autorevole ed autoritario di genitore ed educatore. Gli episodi di malessere dovuti a singoli casi umani di marginalità trovano grande respiro soprattutto se il territorio circostante non esprime partecipazioni e interesse .
L’amministrazione comunale trova riparo con proclami, estemporanei e poco convincenti assumendosi la titolarità di iniziative di città della cultura con un modo di agire facendo finta di non essere cosciente di quanto quanto avviene. In tre anni di quest’ ultima amministrazione ci siamo confrontati con un ulteriore vuoto dalle singolari peculiarità: i politici parlano da politicanti tra di loro ma non esprimono un condiviso pensiero di voler cambiare volto a questa piccolo capoluogo di Provincia. Si parla di turismo, di navi da Crociera quando gli stessi turisti in svariati e numerosi gruppi devono confrontarsi con l’arrivo a Savona con una Via Paleocapa che rispecchia il piu grande degrado della città con sporcizia dappertutto, vagabondaggio e chiusura quasi totale di negozi artigianali che rispecchia una piccola sintesi di una città fantasma con l’inesistenza di una piccola trattoria con specialità liguri ,ecc ecc. ma con un innumervole presenza di “bazar bangla” con gadget di minimo valore.
Senza rogliere ninete a nessuno non si può dimenticareil “trenino” intinerante per Savona che offre ai turisti la magnifica visuale di via Montenotte e di tutto il resto ….una magnifica Balue savonese.
Poi non possiamo dimenticarci il prolungamento a mare che dopo le ore 19 durante la stagione estiva tutti gli stabilimenti balneari sono chiusi senza alcuna iniziativa se non quella dei senza tetto nel richiamare con schimazzi, grida e maleducazione l’attenzione dei pochi coraggiosi che vi fanno quattro passi.
Il problema di Savona è uno solo l’amministrazione comunale con le associazioni di categoria non ha mai pensato in comune accordo di rivitalizzare il territorio cittadino (in un perimetro che va da Via Vittime di Brescia – Prefettura – Toretta fino ai Giardini di Via delle Trincee) di tenere aperto fino alle ore 22 gli esercizi commerciali e ravvivare le strade con un po’ di musica (semplici impianti stereo con esenzione SIAE) ed offrire quindi a chi vi è residente non abbandono e degrado ma partecipazione inclusiva Ma a chi viene voglia di uscire e fare due passi a Savona se dalle ore 20.00 tutto è chiuso e tra l’altro poco illuminato e sporco e “stranamente” frequentato.
L’Oltreletimbro è Savona come contestualmente tutto quello che la circonda e non ha niente di diverso dal resto della Città ,ovvero, una marcata sofferenza ,una forte critica non costruttiva e come al solito l’indice puntato a chi dovrebbe amministrare ma non contro chi ci vive.
Savona rispecchia il volto di chi ci vive e di come ci vive: fregandosene di tutto e ti tutti basta che nessuno gli caloesti i piedi. E gli altri? Chi se ne frega.
Costantino Cav. Franco già Segretario Provinciale PSI Savona, Consigliere della III e V Circoscrizione, Consigliere di Amministrazione Opere Sociali Servizi, Responsabile Nazionale AICS Politiche di Integrazione Cittadini Stranieri