“Una mattina mi sono alzato dal divano e le mie gambe non hanno retto, ho sbattuto la testa. Mi ha salvato la signora delle pulizie. La morte? Voglio essere cremato”: Mauro Coruzzi-Platinette racconta il secondo ictus
- Postato il 9 giugno 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Se non ci fosse stata lei, forse, oggi non sarei qui“: a parlare è Mauro Coruzzi-Platinette e “lei” è la signora delle pulizie che lo ha salvato dall’ictus. Il secondo ictus in poco tempo, perché dopo quello del 14 marzo 2023, il conduttore ne ha avuto un altro lo scorso 8 febbraio e lo racconta a DiPiù. “Una mattina mi sono alzato dal divano e le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Sono rimasto lì per terra, senza potermi muovere, certamente ore”: l’arrivo della signora che lo aiuta nelle faccende domestiche gli ha salvato la vita. “Mi ritengo fortunato”, dice al giornale diretto da Osvaldo Orladini perché, nonostante i due ictus, “sono qui a poterlo raccontare. Mi sarebbe potuto andare molto, molte peggio”.
Oggi cammina con un deambulatore e il linguaggio non è ancora perfetto: “Faccio sedute di fisioterapia e logopedia ogni giorno, prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima (…) Quando ho avuto il primo ictus non riuscivo più a parlare, questa volta non riuscivo più a muovermi, però ero cosciente. Ricordo l’intervento dei medici, la corsa in ambulanza, l’arrivo in ospedale…”. Non nega di aver pensato alla morte, Platinette: “Non essendo credente, per me la morte è la fine di tutto: voglio essere cremato e, dopo il primo ictus, ho pure fatto testamento, perciò da quel punto di vista è tutto sistemato. E, se mi guardo indietro, posso dire che nella mia vita, nonostante i momenti duri, ho avuto molto di più di quello che avrei anche solo potuto sognare”.
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