Valditara ha raccolto il mio appello sul minuto di silenzio per la pace: ora tocca a ciascun docente
- Postato il 11 settembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“E’ giusto fare un minuto di silenzio nelle scuole per le vittime di tutti i conflitti”. E’ la dichiarazione che il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha rilasciato nel pomeriggio di ieri all’agenzia Ansa.
L’inquilino di viale Trastevere ha sostanzialmente raccolto il mio appello lanciato dal blog de ilfattoquotidiano.it. In queste ore in Piemonte, dove è già suonata la prima campanella, in molte scuole hanno iniziato a farlo. Ora è arrivato l’ok anche dal ministro: “È senz’altro positivo – ha dichiarato Valditara – il minuto di silenzio che le scuole, nella loro autonomia, hanno deciso di dedicare alla commemorazione di tutte le vittime dei conflitti, in particolare i bambini, i giovani, che ogni giorno muoiono in tante zone di guerra nel mondo. La pace è un valore fondante della nostra civiltà”.
Una risposta ai tanti docenti, presidi e genitori che in queste ore hanno condiviso l’appello lanciato dal nostro sito. Una proposta sostenuta anche da Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale della Uil Scuola: “È un modo semplice e diretto per affrontare, nei vari ordini di scuola, il tema delle guerre e dei conflitti in atto. L’educazione è il primo strumento per creare consapevolezza. Gli insegnanti hanno il delicato compito di aiutare gli studenti a leggere la realtà. E quello del minuto di silenzio ci sembra un momento simbolico a cui è possibile dare molti significati, far seguire molti spunti di riflessione. Siamo certi – e ce ne faremo a nostra volta sostenitori – che il ministro Valditara vorrà approvare questa proposta che punta alla convivenza pacifica e offre un ‘seme di coscienza’ per costruire la cultura della pace e del rispetto dei diritti fondamentali, proprio in un momento nel quale a migliaia sono privati del loro diritto all’istruzione a causa della guerra, le scuole distrutte, le aule chiuse”.
Questa condivisione comune tra politica, media, cittadini, sindacato è un fiore che spunta nell’arido terreno che ogni giorno coinvolge tutti noi nei conflitti. Il comune desiderio di sensibilizzare i nostri studenti per “costruire la pace” è un segnale importante per comprendere che è sempre possibile cercare di trovare soluzioni insieme. Ora tocca a ciascun docente il dovere di proporre questo minuto di silenzio per la pace perché nessuno sia escluso.
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