“Vede qualcuno aprire i pacchi o appeso ai lampadari? Questo non è un programma di intrattenimento. Noi siamo un’altra cosa”: Bruno Vespa perde le staffe con Massimo Lovati
- Postato il 16 ottobre 2025
- Televisione
- Di Il Fatto Quotidiano
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Botta e risposta tra Bruno Vespa e Massimo Lovati. L’ex avvocato di Andrea Sempio, che proprio nelle scorse ore ha revocato il mandato al legale spiegando in tv i motivi che lo hanno portato a prendere questa decisione, continua a presenziare nei talk show del piccolo schermo portando non di rado scompiglio con le proprie affermazioni. Succede anche il 14 ottobre nella puntata di “Porta a Porta”, su Rai 1, che lo vede confrontarsi in collegamento non solo con il padrone di casa ma anche con una serie di ospiti presenti in studio.
Sotto la lente d’ingrandimento finiscono diverse questioni: le affermazioni rilasciate a più riprese da Lovati sulle indagini relative al delitto di Garlasco, il tema dei soldi che avrebbe ricevuto in contanti dai Sempio e l’uso che ne avrebbe fatto (“Riguardano un’indagine per ora monca della procura della repubblica di Brescia che individua un corrotto e non un corruttore, per cui non sono tenuto a dirvi niente” precisa lui) e il suo rapporto con i media. Quando gli viene chiesto se non abbia mancato di rispetto alla tragica vicenda di Chiara Poggi “trasformata in una soap opera anni ’80” – come afferma Concita Borrelli – l’avvocato replica: “Io sono così, dico quello che penso e non mi pongo il problema se è deontologico o no”. E poco dopo aggiunge: “Non siamo in un’aula di tribunale, siamo in un programma, come tutti gli altri, di intrattenimento”. “No no” lo correggono subito gli ospiti di Vespa, che prende la parola per sottolineare: “Il nostro è di informazione. Corona magari fa anche altro”, riferendosi all’intervista di Fabrizio Corona a Massimo Lovati per “Falsissimo”.
Il legale resta fermo sulla propria posizione: “Informazione ma anche intrattenimento”, provocando la reazione stizzita di Andrea Biavardi, direttore di “Oggi”: “No, io faccio il giornalista da 45 anni e non faccio intrattenimento sugli omicidi e sui delitti in cui è morta una ragazza. Mi dispiace ma io l’intrattenimento lo divido dall’informazione. Io non faccio intrattenimento su cose così tragiche”.
Anche Vespa perde la pazienza con l’avvocato: “Questo non è un programma di intrattenimento! Vede qualcuno ballare? Vede qualcuno giocare? Vede qualcuno appeso ai lampadari? Qualcuno che apre i pacchi? Quella è un’altra cosa, rispettabilissima, bellissima, ma noi siamo una cosa diversa”. “Ognuno la pensa come vuole” continua imperterrito Lovati. “Ma questo vuol dire che essendo trasmissione di intrattenimento ognuno può dire quello che vuole?” domanda ancora il padrone di casa. “Anche rivestendo panni professionali? Un avvocato può trasformarsi in che cosa? Non voglio dirlo io, lo dica lei. In che cosa si trasforma un avvocato in una trasmissione di intrattenimento?”. E l’ex legale di Sempio conclude senza arretrare: “Quello che dice un avvocato è vero, ha una missione verso la verità e la dimostra anche nelle trasmissioni di intrattenimento”.
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