Videocittà 2025 torna al Gazometro di Roma. Il festival della visione e della cultura digitale sul rapporto uomo – natura

Alla sua ottava edizione, il festival dell’audiovisivo ospitato nell’area di archeologia industriale più estesa d’Europa – che fa capo al Gazometro Ostiense, oggetto di un lungo progetto di rigenerazione promosso da ENI – si presenta in formato più esteso, con un giorno in più di programmazione, e forte del supporto di una nuova rete, CO-VISION, di cui è project leader con l’obiettivo di sviluppare entro il 2026 un archivio digitale europeo accessibile a tutti, per dare voce alle urgenze ambientali del nostro tempo.

Videocittà 2025 al Gazometro di Roma. Il tema

Intanto, dal 3 al 6 luglio 2025, il pubblico di Videocittà è invitato a partecipare a esperienze immersive, talk e attività in realtà aumentata, spettacoli audiovisivi, apprezzando le installazioni e i videomapping inediti che animeranno l’area del Gazometro.
Dal 2018 a oggi, il festival ha accolto oltre 550 artisti, attestandosi come laboratorio per talenti emergenti, poi sbocciati in ambito internazionale. In omaggio all’800esimo anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco, l’edizione 2025 si concentrerà sul Sole come simbolo di vita, luce, energia, chiamando gli artisti coinvolti a esplorare il rapporto tra sostenibilità, ambiente e innovazione digitale. Chiudendo così la quadrilogia sul rapporto tra uomo e natura avviata nel 2022 con la Luna, e proseguita con la Terra e la Galassia.

Quayola, Solar. Render
Quayola, Solar. Render

“Solar”. L’installazione site-specific di Quayola

La grande installazione site-specific che connota ogni edizione del festival, avvolgendo il gazometro G4, sarà realizzata quest’anno dall’artista romano QuayolaSolar si ispira al fenomeno ottico dei raggi crepuscolari, e riproduce un ciclo infinito di albe e tramonti digitali, rendendo la luce materica. Per visitarla in modo più ordinato, quest’anno il pubblico potrà scegliere online una fascia oraria di riferimento (con l’obbligo di presentarsi 15 minuti prima dell’ingresso).

Videocittà 2024
Videocittà 2024

Il programma di Videocittà 2025: dalla videoarte alle esperienze VR

La Terrazza G3 ospiterà la rassegna di Videoarte a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino. Si comincia giovedì 3 luglio con l’artista cinese Lu Yang, per la prima volta a Roma con lavori che evocano il mondo dei videogame tramite video, scultura, luce e suono. Il 4 luglio sarà la volta di Lawrence Lek (Premio Frieze Artist 2024), artista londinese di origini cinesi e malesi, noto per aver promosso il concetto di Sinofuturismo, con installazioni che esplorano temi spirituali ed esistenziali attraverso la lente della fantascienza. Sabato 5 luglio, invece, si torna in Italia con Federica Di Pietrantonio, vincitrice dei Videocittà Awards 2024 per la categoria Videoarte.
Seguendo la strada avviata nel 2024, anche quest’anno le Esperienze Virtual Reality curate da Anna Lea Antolini avranno ampio spazio. Aumenta, dunque, il numero di visori (oltre 100) a disposizione dei visitatori, distribuiti nelle aree dedicate alle avventure virtuali, dove in prima nazionale sarà presentata la Ayahuasca-Kosmic Journey di Jan Kounen. L’artista francese Adelin Schweitzer proporrà, invece, #Alphaloop_VR, una performance interattiva ispirata alle teorie sullo sciamanesimo cibernetico. Torna la partnership con Rai Cinema (nel salotto VR con Nebula, Aurora e Cabiria); IMPERSIVE presenta tre titoli tratti dalla sua produzione, Saudi Dakar, Ocean Luna Rossa e Prada Dubai Mode, diretti da Guido Geminiani.

Videocittà 2024
Videocittà 2024

I talk, la musica e le performance di Videocittà 2025

Tra gli appuntamenti da non perdere, il 3 luglio il main stage ospiterà il primo di una serie di appuntamenti dedicati all’intelligenza artificiale, proiettando ENO, documentario generativo su Brian Eno, ideato e diretto da Gary Hustwit. Seguirà talk di approfondimento su potenzialità e rischi dell’AI, con Simone Arcagni. A proposito di conversazioni, tra gli ospiti attesi si segnalano Luca Ravenna, Caterina Guzzanti, Coolman Coffeedan, Francesco De Carlo e Fabio Celenza, chiamati a discutere sull’evoluzione del linguaggio digitali. A moderarli, Nicolas Ballario, che torna a presentare la rassegna.
E ancora, il main stage ospiterà – durante i cambi di palco – anche la mostra dinamica e immersiva Il Miglior internet di sempre, che vuole presentare le migliori espressioni della creatività digitale contemporanea. Tra gli artisti in scena Demi Jenkins, Nina Nayko, Travis Scotti, Retirement House, Angelica Hicks, Pupetti Tutti Matti, Jacob Grégoire, Peachyskaterre Daniel Coffman.
Ricchissima, infine, la programmazione di spettacoli audiovisivi, a cura di Michele Lotti. Per l’opening, il 3 luglio, andrà in scena l’anteprima italiana di Onirica () live dei fuse*, performance che esplora la percezione del corpo nel regno dei sogni; il 4 luglio sul palco si avvicenderanno okgiorgioportaMax Cooper e Victoria De Angelis. Il 6 luglio, la conclusione sarà affidata a Dardust, con lo spettacolo Urban Impressionism già presentato alla Nuvola: un’esperienza AV curata da Videocittà, in cui la musica del compositore incontra le architetture digitali di Franz Rosati.

Redazione

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Artribune

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