Visite ed esami di sera e nel weekend, a Genova in sei mesi oltre 12mila prestazioni “fuori orario”

  • Postato il 29 luglio 2025
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Genova. Sono 33.854 le visite mediche specialistiche e gli esami di diagnostica effettuati nel primo semestre 2025 nelle cinque Asl liguri e negli ospedali dell’area metropolitana genovese in orario serale (dopo le 20) e durante il fine settimana, parte della strategia della Regione Liguria nel contrasto alle liste d’attesa e nel garantire l’accesso equo alle prestazioni sanitarie, anche attraverso fasce orarie straordinarie.

In Asl 3 sono state effettuate in totale 5.602 visite ed esami “fuori orario”, compresa la diagnostica. “C’è stato un incremento dell’8% – spiega il direttore generale Luigi Carlo Bottaro -. Abbiamo implementato in particolare l’endoscopia digestiva e i servizi di radiologia tradizionale, anche con accesso diretto”. Al San Martino registrate 5.677 prestazioni, concentrate in particolare in orario serale. “Stiamo aumentando ulteriormente le prestazioni nel corso della settimana, abbiamo raggiunto l’11% in più rispetto ai primi sei mesi del 2024”, commenta il direttore generale Marco Damonte Prioli. Più contenuti i numeri del Galliera, 777 visite ed esami extra nel periodo di riferimento, e del Gaslini, in tutto 48. All’Evangelico totalizzate 660 prestazioni, in particolare nel presidio di Castelletto con un focus specifico su risonanze magnetiche e visite neurologiche.

“Questo va nell’ottica che ci siamo prefissati sin da quando ci siamo insediati, cioè migliorare le attesa – dichiara l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò -. Stiamo agendo anche su altri punti come il percorso di tutela. I risultati sono incoraggianti: all’inizio, intorno a novembre, la percentuale delle persone che non trovavano un posto nelle proprie classi di priorità si aggirava intorno al 30%, adesso gli ultimi dati sono intorno al 10-11%. Questo si amplifica ancora di più per le classi più urgenti, le prestazioni che devono essere espletate entro i 10 giorni: qui avevamo punte del 60% di persone che non riuscivano a trovare un posto e adesso siamo sotto il 10%. Non è certamente un punto di arrivo questo, ma è un punto di partenza”.

Visite ed esami oltre l’orario canonico sono finanziati con 2,6 milioni di euro che la Regione ha destinato al percorso di tutela per l’abbattimento delle liste d’attesa, una rete di interventi mirati per il recupero delle prestazioni sospese o rinviate, con particolare attenzione alla presa in carico tempestiva e alla continuità di cura.

Il piano regionale prevede anche il monitoraggio continuo delle agende, l’attivazione di percorsi prioritari per le classi di urgenza, l’apertura di sportelli dedicati e il coinvolgimento di strutture private accreditate per garantire i livelli essenziali di assistenza.

“Il Gruppo operativo per il percorso di tutela – conclude l’assessore Nicolò – è stato istituito per migliorare l’accesso alle prestazioni sanitarie ambulatoriali e di diagnostica nei tempi stabiliti dalla classe di priorità potenziando i canali tradizionali del percorso di tutela con l’ausilio di un sistema informatizzato messo a disposizione da Liguria Digitale. Sono in corso di inserimento in modo graduale le prestazioni, iniziando da quelle più critiche; da marzo a luglio sono stati gestiti 3.272 pazienti nel nuovo percorso: sono stati fissati 2.937 appuntamenti e 335 sono in corso di gestione. È stata potenziata l’offerta delle aziende sanitarie e ospedaliere per rendere sempre più accessibili le cure ed è in corso una collaborazione con i medici di medicina generale e i professionisti specialisti territoriali e ospedalieri per creare canali di collaborazione che favoriscano la presa in carico del paziente e che facilitino presa in carico per rispondere ai bisogni di salute del cittadino”.

Autore
Genova24

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