WhatsApp, allarme in Italia: la nuova truffa che sta svuotando i conti in poche ore, è davvero letale
- Postato il 21 ottobre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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WhatsApp continua a dominare il panorama delle applicazioni di messaggistica istantanea, con un numero in costante crescita.
Questo successo comporta anche una crescente esposizione a fenomeni criminali, in particolare a truffe sofisticate e sempre più diffuse in Italia.
Negli ultimi mesi, una nuova truffa legata a WhatsApp sta colpendo numerosi utenti italiani, sfruttando la popolarità della piattaforma e la fiducia degli utenti per ingannare e sottrarre denaro con modalità subdole.
La truffa legata a WhatsApp e YouTube: come funziona
Recentemente è stata individuata una truffa che si presenta attraverso l’inserimento improvviso degli utenti in gruppi WhatsApp, senza alcun preavviso. All’interno di questi gruppi, i truffatori propongono guadagni facili e immediati, invitando a compiere azioni semplici come mettere “like” a video o scrivere commenti su YouTube. Per rendere la proposta più credibile, i malcapitati ricevono piccoli pagamenti tramite bonifici bancari, che servono a guadagnare la loro fiducia.
Tuttavia, la vera trappola si manifesta quando viene chiesto agli utenti di investire somme più consistenti, spesso di alcune centinaia di euro, con la promessa di ricevere indietro cifre moltiplicate molte volte. Questa promessa è del tutto falsa: una volta effettuato il pagamento, gli utenti non vedranno più quei soldi, vittime di un meccanismo di raggiro che sfrutta la fiducia indotta dai piccoli pagamenti iniziali.
Il fenomeno è particolarmente pericoloso perché sfrutta la popolarità di YouTube, piattaforma di condivisione video diventata negli anni un colosso mondiale sotto il controllo di Google LLC, con oltre un miliardo e mezzo di visitatori mensili. La truffa si appoggia all’appeal di YouTube come servizio legittimo, proponendo attività che sembrano innocue e addirittura remunerative, ma che nascondono intenti fraudolenti.
WhatsApp, fondata nel 2009 e acquisita da Meta Platforms Inc., è oggi l’app di messaggistica più utilizzata al mondo, con miliardi di utenti attivi. La sua diffusione è accompagnata da un sistema di comunicazione crittografato end-to-end che assicura la privacy delle conversazioni. Tuttavia, proprio per la vastità degli utenti e la semplicità d’uso, la piattaforma è diventata un terreno ideale per i truffatori.
I gruppi WhatsApp, spesso percepiti come spazi sicuri e riservati, vengono sfruttati per inserire vittime inconsapevoli in circuiti fraudolenti. L’assenza di controlli rigidi sull’aggiunta ai gruppi e la natura virale del mezzo facilitano la diffusione di questi raggiri. Inoltre, la possibilità di inviare messaggi diretti, link e contenuti multimediali rende complesso individuare tempestivamente le minacce.
Per difendersi, è fondamentale evitare di interagire con gruppi sospetti, non inviare denaro a sconosciuti e diffidare da promesse di guadagni facili e immediati. La prudenza è l’arma migliore in un contesto in cui la tecnologia può essere sfruttata per scopi illeciti.

WhatsApp ha implementato diverse funzionalità volte a garantire la sicurezza degli utenti, tra cui la crittografia end-to-end che protegge i contenuti delle chat da accessi non autorizzati, e strumenti di segnalazione per bloccare contatti sospetti o indesiderati. Inoltre, per rafforzare la protezione degli account, la piattaforma supporta l’autenticazione a due fattori, un sistema che aggiunge un ulteriore livello di verifica all’accesso.
Nonostante queste misure, la responsabilità della sicurezza ricade in gran parte sull’utente, che deve mantenere alta l’attenzione e adottare comportamenti consapevoli. Ad esempio, è consigliabile non aprire link sospetti, non condividere dati personali o bancari e uscire immediatamente da gruppi in cui si percepisce una dinamica poco chiara o potenzialmente pericolosa.
WhatsApp continua inoltre a sviluppare la sua versione web e desktop, strumenti che ampliano le modalità di utilizzo ma che richiedono un’attenzione particolare per evitare di esporre le conversazioni a rischi di sicurezza, soprattutto se usati su dispositivi condivisi o pubblici.

YouTube è una piattaforma americana di condivisione video lanciata nel 2005 e oggi parte del gruppo Alphabet, che ha rivoluzionato il modo di fruire contenuti multimediali online. La piattaforma ospita video di ogni genere, dai tutorial agli intrattenimenti, e offre anche strumenti di monetizzazione per i creator con almeno 1000 iscritti e 4000 ore di visualizzazione.
La truffa che coinvolge YouTube attraverso WhatsApp sfrutta la promessa di guadagni legati a interazioni sui video (like, commenti) che sembrano semplici e alla portata di tutti. Questo crea una falsata percezione di opportunità economica immediata che, una volta accettata, si traduce in una perdita economica.
Educare gli utenti italiani alla sicurezza digitale e alla diffidenza verso offerte troppo vantaggiose è essenziale per contrastare queste truffe. La sensibilizzazione, unita all’uso di strumenti di sicurezza e alla vigilanza sulle proprie attività online, rappresenta la miglior difesa contro le frodi informatiche.
Le autorità italiane e le piattaforme tecnologiche stanno collaborando per identificare e bloccare i comportamenti fraudolenti, ma la partecipazione attiva degli utenti rimane fondamentale per sventare tentativi di raggiro sempre più sofisticati e diffusi.
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