Zuppi a Marzabotto per una preghiera di pace: leggerà i nomi dei bimbi di Gaza e di quelli israeliani uccisi il 7 ottobre

  • Postato il 11 agosto 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Nei luoghi simbolo dell’eccidio nazista di Marzabotto durante la guerra di Resistenza, si recherà l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi per ricordare i bambini israeliani e palestinesi che hanno perso la vita. Il presidente della Conferenza episcopale italiana – inviato papale per il conflitto russo-ucraino – reciterà una preghiera per “fermare la devastazione della guerra nella Striscia di Gaza”, il 14 agosto, nei ruderi della chiesa di Santa Maria Assunta a Casaglia.

Durante la celebrazione, organizzata insieme alla Piccola Famiglia dell’Annunziata, saranno letti i nomi dei piccoli deceduti il 7 ottobre 2023 e poi a Gaza, durante gli attacchi israeliani. Sarà rilanciato l’appello di Papa Leone XIV, “perché tacciano le armi, si fermino i conflitti” e si affrontino “non con le armi ma con il dialogo”. Nella chiesa di Casaglia si radunarono gli abitanti della zona nel settembre del 1944, nel tentativo di sfuggire ai soldati tedeschi del Reich. Furono uccisi dai nazifascisti, nel cimitero adiacente la chiesa.

La comunità religiosa Piccola Famiglia dell’Annunziata è stata fondata da don Giuseppe Dossetti. Negli anni la sua presenza in Medio Oriente ha messo radici. “Ciascuna vittima di ogni conflitto – dice Paolo Barabino, superiore della Piccola Famiglia dell’Annunziata – e particolarmente i bambini, non sono mai semplicemente un numero ma un volto, un nome e una storia”.

Lo sottolinea anche Matteo Zuppi nell’intervista alla Stampa del 10 agosto: “È del tutto contrario ad ogni senso di umanità non piangere per l’infanzia brutalizzata e uccisa in guerra”. Con il quotidiano torinese, il cardinale parla delle guerre in Medio Oriente e Ucraina: “l’unica via davvero percorribile: mettersi attorno a un tavolo per giungere il prima possibile a un cessate il fuoco“. Malgrado cresca lo sdegno di opinion pubblica e governi per la strage di Gaza, secondo l’arcivescovo il “pericolo è assuefarci a questa escalation di morte e distruzione. Ripartiamo dai bambini e dall’orrore che deve suscitare in tutti la loro sofferenza”.

Il porporato esorta la comunità internazionale a “favorire la pace, innanzitutto attraverso l’azione diplomatica”. Poi striglia l’Europa, ai margini dei negoziati ucraini e timida con Israele su Gaza: “Pacificare il conflitto israelo-palestinese è un dovere anche per l’Ue”, ha ricordato Zuppi. Secondo il quale, il Vecchio continente deve “riscoprire la propria vocazione e concorrere a fermare un orrore infinito”, perché “in Terra Santa può e deve avere un ruolo rilevante. L’Unione è sorta proprio dalla consapevolezza di quanto sia orrenda la guerra, ripudiata non solo dalla Costituzione italiana ma dalla stessa Europa”.

Zuppi sottolinea l’importanza del del diritto internazionale, sempre più in bilico: “Oggi siamo nell’età della forza, del potere senza compassione, della potenza senza moralità”. Una sorta di legge delle giungla ha fagocitato il rispetto delle regole: “Oggi la barbarie si manifesta anche nel prevalere della logica del più forte che finisce persino per affascinare e per essere accettata acriticamente come ineluttabile. L’attuale fase internazionale è quanto di più delicato si possa immaginare”. Eppure, ribadisce Zuppi, “palestinesi e israeliani sanno che solo il diritto può impedire all’umanità di autodistruggersi”.

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