BYD entra in UNRAE, la presenza dei cinesi è sempre più solida

  • Postato il 19 giugno 2025
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  • Di Virgilio.it
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Certe volte, le rivoluzioni non fanno rumore. Altre, arrivano in silenzio, ma con il peso specifico di milioni di veicoli e una visione industriale su scala continentale. È il caso di BYD, il colosso della mobilità sostenibile, che ha scelto di entrare ufficialmente in UNRAE, l’associazione che rappresenta i costruttori esteri operanti nel mercato italiano. Il segnale preciso: l’azienda del Dragone è qui per restare e per contare sempre di più.

Il sogno cinese con cuore europeo

Fondata nel 1995 a Shenzhen, BYD è tutto fuorché un nome esotico per gli addetti ai lavori. È oggi il primo produttore mondiale di veicoli elettrici e ibridi plug-in, con oltre 4,2 milioni di unità vendute nel solo 2024, in crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Una corsa che non conosce frenate, e che trova oggi nell’Italia una tappa strategica.

Solo otto mesi dopo il suo debutto nel Belpaese, BYD ha già conquistato l’1,4% di quota di mercato, una cifra che in un settore altamente competitivo parla da sé. A Milano si trova il quartier generale nel Belpaese, ma lo sguardo è già puntato oltre i confini: una nuova fabbrica in Ungheria – con annesso centro di ricerca e sviluppo – sarà la testa di ponte per una produzione “made in Europe” destinata al mercato del Vecchio Continente.

Più che un costruttore: un ecosistema

A differenza di molti concorrenti, BYD non è solo un produttore di auto. È un ecosistema integrato che include batterie, semiconduttori, trasporto pubblico, veicoli commerciali e sistemi energetici. Un modello industriale che non si limita al prodotto finito, ma parte dalla materia prima e arriva fino alla mobilità urbana intelligente.

La sua gamma include vetture full electric, ibride e plug-in hybrid, costruite con una filosofia orientata all’efficienza, alla sostenibilità e alla scalabilità. In altre parole: una visione completa della mobilità del futuro.

Perché UNRAE

Non è solo BYD a guadagnare da questo ingresso. Anche UNRAE rafforza il proprio profilo. “Accogliere uno dei leader cinesi della mobilità sostenibile rappresenta un momento di grande soddisfazione,” ha dichiarato Roberto Pietrantonio, Presidente dell’associazione. “La presenza di BYD arricchisce il nostro tessuto associativo con un bagaglio di innovazione e una visione ampia del futuro automotive”. Parole che si intrecciano perfettamente con quelle di Alessandro Grosso, Country Manager di BYD Italia: “Entrare in UNRAE significa partecipare attivamente al dialogo con istituzioni e settore, condividendo politiche e valori per uno sviluppo sostenibile”.

L’adesione arriva in un momento cruciale per l’intero comparto. Il 2025 si preannuncia come l’anno della transizione accelerata, tra elettrificazione diffusa, nuove normative europee e un mercato in cerca di riferimenti solidi. La presenza di BYD in UNRAE conferma che l’elettrico non è più una nicchia sperimentale, ma una nuova normalità industriale. E proprio per questo, l’arrivo di un attore con una visione così integrata rappresenta un’occasione per tutto il settore: mettere attorno allo stesso tavolo tradizione e innovazione, esperienza e audacia industriale.

Verso una mobilità condivisa

Con l’adesione di BYD, UNRAE amplia la propria rappresentatività, confermandosi piattaforma privilegiata di confronto tra le Case automobilistiche estere e le istituzioni italiane. Una voce sempre più corale, in grado di parlare di futuro con competenza e credibilitàSe il mondo delle quattro ruote sta cambiando pelle, è anche grazie a chi, come BYD, sa comprendere i tempi che corrono. E oggi, più che mai, decide di partecipare alla partita europea da protagonista, sedendo al tavolo dove si decidono le regole del gioco.

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