Differenziata Savona, Orsi: “Assurdo iniziare a luglio. Sbagliati tempi e modalità. Inoltre il centro è stato ancora favorito”
- Postato il 14 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Il tema della raccolta differenziata è complesso e, per certi aspetti, scivoloso. Il primo vero problema è, a mio parere, come siamo arrivati a questa fase. In questi tre anni il tema è stato derubricato a secondario, ci si è occupati di tutt’altro e poi è diventato caldo soltanto negli ultimi mesi. Ci troviamo ad affrontare così una situazione che è partita in piena estate con una evidente disparità nel servizio a seconda delle zone della città. Con una pianificazione che è ancora in corso, tanti cittadini ancora non sanno bene come funziona. C’è una fase che dovrebbe essere quella della programmazione ancora tutta da ultimare a fronte di un inizio che è avvenuto nel periodo più complesso dell’anno e meno opportuno“, lo afferma Fabio Orsi durante la puntata del Podcast “La Telefonata”, condotta dal giornalista Nicola Seppone.
ASCOLTA “LA TELEFONATA” CON FABIO ORSI
Durante il podcast con il consigliere di minoranza abbiamo toccato tanti tempi, dal porto alle prossime amministrative del 2027, passando, appunto, per la raccolta differenziata. “Critico non solo le modalità in cui ci si è avvicinati ma anche le scelte sul servizio che sono state intraprese – continua – partiamo con il dire che la situazione su Savona non è disperata, come invece si vuol far credere, e lo dicono i numeri. Savona, che non ha mai attuato un piano di differenziata, raggiungeva un valore di circa 43%, che non era nei parametri di legge ma non era distante anni luce dagli obiettivi che il Comune deve raggiungere (60%-65%). Quindi parlare di rivoluzione è un errore. La raccolta deve essere migliorata, non snaturata. Nonostante cassonetti vetusti e strutture non adeguate e non all’avanguardia, Savona è una città che fa già la differenziata”.
Ricordiamo che il piano della raccolta differenziata è stato approvato durante la precedente amministrazione, senza nessun voto contrario. “Da quel piano però sono passate delle ere geologiche – afferma durante il podcast Orsi – è cambiato il mondo, per cui parlare ora di condizioni che non siano modificabili è un controsenso storico oltre che giuridico. Inoltre ritengo che quel piano dovesse essere modificato e, che il codice degli appalti consente ampie modifiche al progetto. La vera contestazione che io faccio a questa amministrazione è non aver chiesto un parere legale ad uno studio amministrativista che certificasse e convalidasse la possibilità di intervenire sul servizio. Si è deciso di non farlo perché, probabilmente, la consapevolezza che le affermazioni di modifica sarebbero naufragate oppure per non dare soddisfazione a chi contesta e non ammettere di aver fatto un errore”.
La scelta di mettere i cassonetti intelligenti solo in centro, il consigliere Orsi la considera “scellerata”: “Questa poteva essere una delle tante modifiche che si potevano apportare invece non solo non è stata fatta ma non ci si è neanche provato. Ciò ha creato un duplice risultato: non ha risolto il problema e non ha reso più efficiente il sistema, ma soprattutto ha creato una disparità di trattamento in favore, guarda caso, del centro e non dei quartieri. Allargare a tutta la città tutto il sistema dei cassonetti intelligenti poteva essere una soluzione e anche ai quartieri, dove avrebbero avuto più senso vista la densità abitativa”, afferma.
Il contratto di servizio che lega il Comune alla società gestore prevedeva l’inizio del sevizio a ottobre 2024: “Siamo già in ritardo, nessuna delle due parti ha contestato un inadempimento per cui non c’era nessuna necessità di partire a luglio invece che ottobre 2025. Tanto siamo già in ritardo. Quindi a fronte di questo quando ho sentito dire dal sindaco “ci si deve solo abituare” non l’ho accettata. I cittadini hanno manifestato in due occasioni la volontà di partecipare alle scelte, la raccolta differenziata è una di queste.
La seconda riguarda la viabilità e la scelta di rendere pedonale l’ultimo tratto di corso Italia (tra via Vegerio e via Cesare Battisti). Per questo motivo abbiamo avviato una raccolta firme che ha visto coinvolte migliaia di cittadini, a testimonianza della voglia dei cittadini di essere coinvolti, ma anche a questo l’amministrazione non ha dato ascolto anzi ha minimizzato – sottolinea nel podcast Orsi – anzi in consiglio comunale l’iniziativa è stata derubricata e ricordo bene questa frase “cittadini fomentati da consiglieri che cercano visibilità“. Queste questioni riguardano la vita quotidiana dei cittadini e non hanno nulla a che fare con l’appartenenza politica. Russo è andato avanti per la sua strada non ha ascoltato nessuno. Tutta l’amministrazione si è mostrata troppo sicura senza considerare che amministrano pro tempore un Comune, non ne sono padroni”.
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