Estate 2025 in Valle d’Aosta. Tutti gli eventi culturali da non perdere

  • Postato il 1 agosto 2025
  • Arti Visive
  • Di Artribune
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Ci sono almeno tre buoni motivi in più per scegliere la Valle d’Aosta per le vacanze estive. Pablo Picasso, Michelangelo Pistoletto e il grande fotografo Brassai. Nonché tre dei protagonisti della stagione espositiva della regione, che si aggiungono ai tantissimi sentieri e bellezze naturali che offre il territorio montano. Per aiutarvi nella ricerca del posto perfetto in cui passare le ferie, ecco una guida con gli eventi da vedere in Valle d’Aosta per l’estate 2025.

Emma Sedini

L’altro Picasso. Ritorno alle origini
L’altro Picasso. Ritorno alle origini

Pablo Picasso – Aosta

È un percorso affascinante e fuori dalle solite mostre convenzionali, quello proposto al Museo Archeologico di Aosta. Il protagonista? Pablo Picasso. O meglio, il retroterra culturale sviluppato a contatto con le civiltà mediterranee, che contribuì con forza alla formazione del suo immaginario di segni e forme primitive. Culture classiche, in particolare quella fenicia, romana e araba, a cui si uniscono ulteriori rimandi all’infanzia e ad una spiccata predilezione per le tecniche tradizionali, quali la ceramica, l’incisione e il design scenografico. L’esposizione propone un ricco percorso, corredato da approfondimenti legati alla poesia, al rapporto con i fotografi suoi contemporanei e alla ricezione della sua opera in Italia negli Anni Cinquanta.  Alle opere pittoriche e grafiche si aggiunge una vasta selezione di ceramiche, testimoni della scoperta di tale tecnica millenaria che divenne per l’artista un intero universo creativo da esplorare con la curiosità e lo spirito di un bambino. Conclude la rassegna una sezione che esplora la presenza e l’attenzione di Picasso alla danza e alle arti performative e tradizionali. Dalle forme folkloristiche della sua Spagna, fino ai balletti russi, ai quali prese parte attiva disegnando costumi e scenografie. 

Aosta // Fino al 19 ottobre
L’altro Picasso. Ritorno alle origini
Museo Archeologico Regionale

brassai locchio di parigi Estate 2025 in Valle d’Aosta. Tutti gli eventi culturali da non perdere
Brassaï. L’occhio di Parigi

Brassaï – Aosta

Al Centro Saint Bénin torna la grande fotografia internazionale con Brassaï, L’occhio di Parigi. Dopo il grandioso successo dell’esposizione organizzata lo scorso anno a Milano, il panorama culturale italiano offre una nuova occasione per approfondire questo affascinante protagonista del bianco e nero.
Non aspettatevi solo immagini: il percorso comprende oltre 150 pezzi, tra fotografie, documenti, oggetti e sculture appartenenti all’artista, che offrono una visione inedita sulla sua Parigi e sull’interpretazione che egli ne diede al pubblico a lui contemporaneo.  La mostra è dunque una vera immersione nel mondo parigino dell’epoca; un viaggio nella sua Montparnasse notturna, ricca di intellettuali e altri soggetti curiosi. Tra questi ultimi spiccano i primi esperimenti di street art: Brassaï esplora tanto le strade quanto i muri, su cui iniziano a comparire graffiti e altre forme d’arte vicine all’art brut. Una testimonianza, questa, del legame tra il fotografo e artisti marginali come Dubuffet: un dettaglio poco noto, che la mostra invita per la prima volta ad approfondire.

Aosta // Fino al 9 novembre
Brassaï. L’occhio di Parigi
Centro Saint Bénin

Glacial threads
Glacial threads

Michelangelo Pistoletto – Chatillon

Tra le sfide maggiori chebl’umanità si trova ad affrontare oggi c’è quella della sopravvivenza dei ghiacciai. A questa prova a rispondere il progetto, unico nel suo genere, organizzato al Castello Gamba di Chatillon da Michelangelo Pistoletto e Cittadella dell’Arte.
Tutto comincia da un tessuto: una fibra di cellulosa prodotta in modo sostenibile e progettata per proteggere i ghiacciai. Arte, scienza e tecnologia si prendono per mano nel percorso espositivo, che propone opere dell’artista candidato al Nobel per la Pace quali Metamorfosi, Mela reintegrata e molte altre. Non manca il Terzo Paradiso: quel lavoro-pensiero simbolo dell’attivismo di Pistoletto, che riconosce alla pratica artista una capacità di influenza sulla nostra realtà, quale ecosistema prezioso da preservare.

Chatillon // Fino al 28 settembre
Glacial threads
Castello Gamba

Street Art Revolution
Street Art Revolution

Quattro mostre – Forte di Bard

La Street Art giunge tra le montagne e si ferma al Forte di Bard con una grande mostra che mette in luce Banksy ma anche i compagni del suo movimento. Il percorso ripercorre in 50 opere l’evoluzione di questa pratica, completando il tutto con un intervento site specific di Edoardo Ettorre. Le 6 sezioni illustrano la storia dell’arte di strada a partire dai primi celebri pionieri: Taki183 e Seen, per poi spostarsi agli artisti che l’hanno condotta all’apice, quali Banksy, Obey e JR.
Prima ancora di giungere al Forte, però, potete già ammirare una nuova occasione espositiva: quella che si snoda lungo la strada della montagna, disseminata dalle creazioni dello scultore valdostano Donato Savin. 30 opere parte del progetto Stele, che interpretano il paesaggio montano e le rocce con la singolare sensibilità dell’artista.
È sempre qui che trovate un secondo artista naturalizzato valdostano, Davide Camisasca, fotografo e guida alpina nato a Milano ma residente da oltre 50 anni in Valle, a Gressoney Saint-Jean. La sua mostra esplora la sua produzione, caratterizzata da una lunga dedizione al reportage di montagna.
A concludere la lunga programmazione del Forte, nella suggestiva cappella, un progetto collettivo curato dall’associazione culturale White View Gallery. Ogni artista protagonista sperimenta nuove possibilità di rappresentazione di un contesto montano intriso di stratificazioni storiche ed emozionali e culturali.

Bard // Fino al 2 novembre
Street Art Revolution
Forte di Bard

Bard // Fino al 31 dicembre
Stele
Forte di Bard
Bard // Fino al 28 settembre
Davide Camisasca. Terre Bianche

Forte di Bard
Bard // Fino al 21 settembre
Attraverso il bianco. L’arte contemporanea omaggia la montagna
Forte di Bard

silvia de bastiani Estate 2025 in Valle d’Aosta. Tutti gli eventi culturali da non perdere
Silvia De Bastiani

Silvia de Bastiani – Courmayeur

Nella suggestiva cornice del Pavilion Skyway Monte Bianco, ai piedi della vetta più elevata d’Italia, una ventina di opere, molte delle quali realizzate appositamente per questi spettacolari spazi – compongono la nuova mostra di Silvia De Bastiani. L’artista, riconosciuta a livello internazionale per la sua maestria nell’acquerello, ha realizzato questo progetto con grande sensibilità, interpretando con raffinatezza le vedute ai piedi del Monte Bianco, delle rocce granitiche e dei ghiacciai millenari.

Courmayeur // Fino al 30 settembre
Silvia De Bastiani
Skyway Monte Bianco

Henrik Håkansson, Courmayeur 
Henrik Håkansson, Courmayeur 

Henrik Håkansson – Courmayeur 

Nel cuore dei fienili settecenteschi di Pra Sec, in Val Ferret, l’Associazione culturale Monte Bianco Montagna Sacra – nata per volontà di Glorianda Cipolla come luogo di dialogo tra la dimensione spirituale dell’arte contemporanea e l’ambiente ascetico del Monte Bianco – celebra i suoi primi 11 anni di attività. E lo fa con un progetto speciale presentato dalla Galleria Franco Noero di Henrik Håkansson. L’artista svedese genera un dialogo tra gli intimi spazi delle baite in legno e la cornice naturale alpina, coinvolgendo il visitatore in una osservazione della Natura, presentando una serie di lavori concepiti per l’occasione e la riconfigurazione di opere di più recente realizzazione. Tutto nasce dalla passione per le farfalle dell’artista, che le ha da sempre viste come preciso indicatore dei cambiamenti climatici. La sua opera è un piccolo contributo alla salvaguardia di queste specie preziose, fragili quanto affascinanti.

Courmayeur // Fino al 24 agosto
Henrik Håkansson, There is a Butterfly on top of the Mountain
Associazione culturale Monte Bianco Montagna Sacra

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Autore
Artribune

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