Guardiola, Yaya Tourè al veleno: "E' un serpente e ha problemi con noi di colore"

  • Postato il 5 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Per lustri è stato tra i migliori centrocampisti al mondo ma Yaya Tourè ritiene che avrebbe potuto fare ancora meglio se sulla sua strada non avesse incontrato Pep Guardiola. Non è la prima volta che l’ivoriano, oggi commissario tecnico in seconda della nazionale saudita, si scaglia contro il tecnico basco ma stavolta va giù davvero pesante.

L’accusa di Yaya Tourè

I due hanno vissuto esperienze in comune al Barcellona e al City: “Non vedo un uomo, vedo un serpente… Mi ha trattato come se fossi polvere “, ha detto Yaya Touré parlando di Guardiola in un’intervista sul canale YouTube ‘Zack’: “Mia moglie mi diceva sempre di Guardiola: “Il diavolo, non è un uomo, è il male”. Lo considera una persona negativa”.

L’attacco a Guardiola della moglie

L’ex calciatore ivoriano si è sentito emarginato e degradato come giocatore sotto la guida di Guardiola , sia al Manchester City che al Barcellona: “All’epoca, Guardiola mi chiamò e mi disse: ‘Devi tornare, è importante’. Mia moglie rispose: ‘Vuoi sentire queste sciocchezze? Ti ha trattato uno schifo, e ora vuole che tu resti, e tu vuoi restare? Andiamo a Manchester!’… L’allenatore non mi ha utilizzato per tutto l’anno, ma alla fine mi ha portato al Barcellona quando ho brillato ai Mondiali del 2010 in Sudafrica. Mia moglie diceva sempre di lui: ‘E’ il diavolo, non è un uomo”.

Yaya Touré non ha dimenticato che nel 2010 è stato relegato sulla panchina del Barcellona sotto Guardiola, che ha optato per Sergio Busquets, e che ha giocato solo nove partite da titolare nella sua ultima stagione al Barça prima di essere trasferito al Manchester City. I rapporti difficili tra il calciatore africano e Guardiola continuarono al City. L’allenatore spagnolo arrivò nel 2016 e relegò Touré in panchina. Dimitri Seluk , l’allora agente di Yaya Touré, arrivò addirittura a dire a ‘BBC World Football’ che “ Pep Guardiola pensa solo a se stesso. Pensa già di essere Dio ” .

Un mito da infrangere

“Voglio infrangere il mito di Guardiola. Ho la sensazione che abbia fatto di tutto per rovinare la mia ultima stagione al Manchester City. Ho cercato di capire perché giocassi così poco. Ho persino chiesto in silenzio ai preparatori atletici informazioni sulle mie statistiche. Quando ho capito che erano buone quanto, o migliori, di quelle dei giocatori più giovani che giocavano, sia in allenamento che in partita, ho capito che non era una questione fisica. Mi sono persino chiesto se tutto questo fosse dovuto al colore della mia pelle, e non sono l’unico ad esserselo posto. Anche alcuni giocatori del Barcellona se lo sono chiesto. Non so perché, ma ho la sensazione che fosse geloso. Mi vedeva come un rivale, come se gli stessi gettando un’ombra addosso”.

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