La dirigente Maria Rosalba Malagamba saluta l’Istituto Comprensivo Albisole: “Credo nei giovani, lascio con la consapevolezza che per me la scuola è stata tutto”
- Postato il 8 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albisola Superiore. Quarantacinque anni di carriera vissuti all’interno del sistema scolastico italiano. Ad una settimana esatta dalla ripresa ufficiale delle lezioni, l’Istituto Comprensivo Albisole saluta colei che lo ha guidato rappresentandolo con entusiasmo e lungimiranza per ben otto anni: la dirigente scolastica Maria Rosalba Malagamba.
Preside dal 2012 dopo aver vinto il concorso che abilita all’esercizio della professione, il percorso di Magalamba parte da Millesimo nel 2012, questo salvo poi trasferirsi a Varazze, Spotorno, Savona (Istituto Comprensivo Savona 4) fino all’approdo presso l’amato Istituto Comprensivo Albisole.
Il 31 agosto 2025 è stato il suo ultimo giorno di lavoro: da una settimana infatti, l’ormai ex punto di riferimento di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado delle Albisole ha iniziato a godersi la propria pensione. Dal 1 settembre 1980 (ad appena 19 anni) Malagamba ha lavorato all’interno del mondo della scuola; prima è stata un’insegnante di scuola dell’infanzia, poi maestra alle elementari. In seguito è arrivata una laurea in scienze della comunicazione, titolo di studio che l’ha proiettata verso nuovi orizzonti. È arrivato così il concorso da preside, momento di svolta della sua carriera professionale che le ha permesso di diventare il riferimento principale degli istituti citati in precedenza.
Intervistata in occasione del suo ultimo giorno di lavoro, la dirigente ha ripercorso tutte le tappe vissute all’interno del mondo della scuola mostrando un’emozione sincera (diventata a tratti commozione a testimonianza lasciando percepire tutta la sua passione per il proprio impiego).
“Quello scolastico è stato il più bel percorso della mia vita – racconta Malagamba -. Provengo da una famiglia povera che però ha sempre compreso che la cultura e la conoscenza fossero un valore aggiunto. Ho iniziato come insegnante di scuola dell’infanzia, poi sono passata alla primaria, dopodiché ho conseguito una laurea in scienze della comunicazione istituzionale e sociale a 46 anni. Ero la più anziana a seguire le lezioni, ma forse anche la più motivata perché il sedermi a lezione nelle aule universitarie mi ha sempre fatto pensare di trovarmi in un luogo di assoluta cultura. Ho sempre reputato che aver scelto di intraprendere un percorso accademico fosse una grande opportunità per la sottoscritta. Infine, dopo essermi laureata, ho vinto il concorso per diventare dirigente scolastica alla veneranda età di 50 anni e per 13 ho esercitato questa professione”.
“Devo dire – continua la preside – che i ragazzi sono la cosa bella della scuola, ma anche i professori e i genitori perché non è facile fare il genitore. La scuola non c’è per i primi della classe, la scuola c’è e ci deve essere per chi non ha i mezzi, per chi ha delle difficoltà, per chi ha una famiglia difficile. La scuola per come la intendo io è un luogo che deve supportare permettendo ai ragazzi di trovare il proprio mondo. Oggi vado via con tanto rammarico perché forse avrei voluto proseguire ancora in questa avventura, però alcune vicende familiari hanno in parte condizionato la mia scelta. Lascio con la consapevolezza che per me la scuola è stata tutto. La scuola è un posto di relazioni. Ringrazio i miei vice, i docenti di buona volontà, i Comuni che ci hanno sempre aiutato e supportato. La scuola è un lavoro di rete e attraverso alla rete si riesce a dare sempre qualcosa in più. Se oggi sono qui devo ringraziare i sindaci di Albissola Marina e di Albisola Superiore con cui abbiamo sempre fatto squadra e i molti insegnanti che, in questi anni, hanno sempre remato per me. Penso che le problematiche nella scuola si risolvano facendo rete. Personalmente credo in una leadership condivisa, tutti noi abbiamo qualcosa che altri non hanno. I limiti di qualcuno possono diventare motivo di potenziamento per qualcun altro. La scuola è e deve essere un lavoro di relazioni e di legame stretto con il territorio”.
Tantissimi i progetti promossi, implementati o inaugurati sotto la presidenza Malagamba: il concerto e il ballo di fine anno, l’escursionismo, la sezione verde, la sezione blu, l’AlbiRun. E ancora tutti i PON (Programma Operativo Nazionale finanziato con fondi europei) e la gestione dei fondi stanziati nell’ambito del PNRR.
“La scuola a mio parere ha bisogno di poter respirare in un quadro europeo – spiega Malagamba – e ha bisogno di poter proporre ai ragazzi tante esperienze. Tra i momenti più emozionanti qui ad Albisola ricordo l’intitolazione della biblioteca intitolata a Giovanna ‘Pupi’ Rolandi (ex insegnante ed ex assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Albisola Superiore scomparsa nel 2019, ndr). Inoltre siamo riusciti a promuovere l’introduzione dello psicologo a scuola, un progetto in cui ho sempre creduto molto perché, dove un insegnante o una preside magari non riescono ad arrivare, una figura come quella di un esperto può invece riuscire ad avere successo”.
“La scuola – prosegue Malagamba – è stata l’avventura in assoluto più significativa della mia vita. Io non so nuotare, non ho mai preso un aereo nè una nave, però i miei alunni volano, viaggiano, fanno snorkeling. Ritengo tutto ciò, nonostante la responsabilità che ho sempre sentito sulle spalle, davvero importante perché ho sempre voluto che i miei ragazzi potessero usufruire di tanti stimoli e opportunità che ad esempio io non ho mai avuto. La scuola mi ha dato tutto e mi ha cambiato in positivo”.
“Vorrei concludere dicendo che credo nei giovani. Pertini diceva che i giovani hanno bisogno di modelli per potersi identificare. Io mi auguro che i giovani possano trovare un modello nel quale identificarsi proprio grazie alla scuola. I professori per i ragazzi devono essere degli esempi e dei modelli. Non è vero che i giovani sono superficiali, che sono spensierati, la verità è che sono fragili perché attraversano un’epoca fragile. La scuola per loro deve essere un luogo sicuro, di accettazione, un posto dove sentirsi bene. È per questo che mi sono sempre spesa per una scuola inclusiva ponendo grande attenzione al tema della disabilità. Una persona con disabilità, a mio parere, può trovare il suo posto ideale proprio nella scuola. Oggi che vado è difficile, però porterò nel cuore i ragazzi”.
L’Istituto Comprensivo si prepara ora a vivere una nuova era: ad assumere la reggenza dell’Istituto Comprensivo sarà Andrea Piccardi (attualmente dirigente nel plesso di Savona 2), mentre dal 14 febbraio l’incarico dovrebbe essere assegnato a Luca Lenti (attualmente membro dell’Ufficio Scolastico Regionale).