Morto a 82 anni Salvo Vitale, lo storico amico di Peppino Impastato: attivista e insegnante, condusse con lui Radio Aut

  • Postato il 20 agosto 2025
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Quando il prossimo 9 maggio compagni, familiari e attivisti scenderanno in strada come ogni anno per ricordare l’uccisione di Peppino Impastato, il suo amico di sempre Salvo Vitale non ci sarà. Il professore di filosofia e storia è morto martedì all’età di 82 anni (compiuti il 16 agosto) nella sua Partinico. Un addio che ha scosso tanti siciliani ma non solo, perché Vitale, grazie anche al film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana, era ormai conosciuto in tutta Italia. Interpretato dall’attore Claudio Gioè, nella sceneggiatura scritta da Claudio Fava e Monica Zapelli è l’amico che annuncia a “Radio Aut” la morte del giornalista ucciso da Cosa nostra: “Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale. Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c’è più”.

Tanto lo sconforto alla Casa memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi, dov’è stata allestita la camera ardente e dove giovedì alle 15 si terrà un saluto laico. “Salvo lascia un grande vuoto, soprattutto per chi come me non ha conosciuto di persona lo zio e ha raccolto i racconti e le testimonianze di chi c’era. Me lo ricordo sin da piccola, è stato testimone di nozze dei miei genitori ed aveva un rapporto profondo con mia nonna”, dice a ilfattoquotidiano.it Luisa Impastato, presidente dell’associazione e nipote di Peppino. Commosso anche il ricordo di suo padre Giovanni: “Ha dedicato tutta la sua vita a mio fratello, con il suo impegno e i suoi scritti, e anche se negli anni ci sono stati anche scontri o delle divergenze, non è mai venuto meno l’affetto reciproco e la stima ed è sempre stato un punto di riferimento per noi di Casa memoria. Un altro importante pezzo della nostra storia che se ne va e che ci lascia una grande responsabilità, quella di continuare, anche in nome suo, a difendere la memoria della loro storia di ribellione che oggi è diventata collettiva”.

A partire dagli anni Sessanta, Vitale è stato uno dei protagonisti della vita culturale del suo paese, Terrasini, partecipando alle attività del locale Centro di lettura; è stato corrispondente locale del giornale L’Ora di Palermo, uno dei primi quotidiani a parlare di mafia. Iscritto alla facoltà di Filosofia di Palermo, ha partecipato assieme a Peppino alle lotte studentesche e all’occupazione della facoltà di Lettere nel 1968; sempre con Impastato, è stato uno degli organizzatori delle lotte dei contadini di Punta Raisi, contro la costruzione della terza pista dell’aeroporto. In tanti lo ricordano come insegnante ai licei scientifici di Lercara Friddi e Partinico. Conduttore di “Radio Aut” con Peppino, Vitale si è battuto contro la mafia fino alla fine della sua vita: negli ultimi anni ha collaborato con Antimafia Duemila, I Siciliani giovani e Telejato. La sindaca di Cinisi, Vera Abbate, l’ha definito “scrittore, poeta, insegnante, storico e combattente instancabile per la memoria e la verità”. A lui il merito di aver incontrato in questi anni centinaia di giovani giunti a Cinisi per conoscere la storia di Peppino e della madre Felicia Bartolotta.

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