Nextchem accelera sulla transizione energetica con nuove tecnologie e progetti globali
- Postato il 18 agosto 2025
- Responsibility
- Di Forbes Italia
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Contenuto tratto dal numero di agosto 2025 di Forbes Italia. Abbonati!
Oltre 30 soluzioni market-ready, protette da circa 2.500 brevetti, per la produzione di soluzioni a supporto della transizione energetica. È l’offerta tecnologica di Nextchem, che fornisce soluzioni complete ed economicamente sostenibili su tre linee di business: sustainable fertilizers & nitrogen-based fuels, low-carbon energy vectors e sustainable materials and circular solutions. L’obiettivo è essere abilitatore di un futuro a basse emissioni.
Nextchem, fondata nel 2018, è la divisione tecnologica di Maire, gruppo italiano di ingegneria e tecnologia con diecimila persone in 50 paesi. Il portafoglio di tecnologie proprietarie di Nextchem comprende soluzioni per l’industria dei fertilizzanti, con una leadership nell’urea e una proposta di tecnologie innovative per l’ammoniaca. La società offre poi tecnologie avanzate per prodotti chimici e carburanti a basse emissioni, quali idrogeno, metanolo, etanolo e Saf (Sustainable aviation fuel), oltre a tecnologie e processi per la cattura, lo stoccaggio e la valorizzazione della CO2. Supporta anche il recupero dei rifiuti, con lo sviluppo di tecnologie per il riciclo chimico dei materiali non riciclabili e e per quello meccanico, attraverso la tecnologia di upcycling.
La commessa in Messico
L’obiettivo di Nextchem è ampliare il portafoglio di tecnologie al servizio della transizione per fornire soluzioni all’avanguardia. L’impegno si riflette in coerenza con il piano strategico decennale di gruppo a supporto della transizione energetica, nell’ambito del quale sono definiti target di investimenti di medio-lungo periodo.
Con un forte radicamento in diverse aree, Nexchem cresce in coerenza con le proprie ambizioni. È di qualche settimana fa la notizia della commessa da quasi 210 milioni di euro che si è aggiudicata in Messico per ingegneria di base e fornitura di apparecchiature critiche proprietarie per il progetto Pacifico Mexinol, che una volta operativo, nel 2029, sarà il più grande impianto di metanolo a bassissime emissioni del mondo. Fabio Fritelli, managing director di Nextchem, ha sottolineato come questo contratto rappresenti “la più grande commessa che Nextchem si sia mai aggiudicata”, e rivesta “un ruolo fondamentale nella traiettoria aziendale, confermando l’affidabilità del nostro portafoglio di soluzioni tecnologiche sostenibili. Un punto di svolta per l’arena della transizione energetica a livello globale”.
I distretti sul territorio
Di pari passo con l’ampliamento della presenza globale, si consolida la visione sull’Italia, con un approccio che punta sulla valorizzazione delle competenze storiche del gruppo e l’attrazione di talenti a livello nazionale e internazionale. L’Nx engineering district di Catania, il nuovo centro di ingegneria e polo di eccellenza tecnologica di Nextchem, presso il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, si inserisce in un contesto territoriale ad alto potenziale di sviluppo, grazie alla presenza di un solido tessuto industriale e di un sistema formativo di alto livello.
Da anni Maire collabora con l’Università degli studi di Catania, nella convinzione che il confronto con le università e i centri di formazione tecnico-professionale del territorio siano determinanti per selezionare ingegneri e tecnici qualificati e per lo sviluppo personale e professionale all’interno di una realtà internazionale e dinamica. Il nuovo centro di ingegneria punta a diventare un nuovo polo di attrazione per coinvolgere questi talenti nel campo dell’innovazione e della tecnologia a supporto della transizione energetica. L’biettivo è creare un polo con più di 200 professionisti, con un elevato profilo in tema di competenze tecnologiche.
La joint venture nel nucleare
A Roma, invece, è partito il progetto del Green innovation district, un distretto di ricerca industriale focalizzato su tecnologie per la transizione energetica. Un’iniziativa anche di valorizzazione occupazionale in un settore all’avanguardia. Il polo, che sorgerà nella zona di Vannina, è un progetto ambizioso che intende armonizzare le iniziative di sviluppo sostenibile, in collaborazione con partner strategici, tra cui università e centri di ricerca. “Creeremo un centro per lo sviluppo di nuove tecnologie dedicate alla decarbonizzazione degli ecosistemi industriali, che permetterà anche la valorizzazione urbanistica e occupazionale della zona”, ha commentato Fritelli.
La decarbonizzazione è una partita globale, in cui solo con una pluralità di soluzioni industriali – secondo il principio della neutralità tecnologica – il sistema produttivo potrà garantire sostenibilità ambientale e, allo stesso tempo, economica. In questo scenario in continua evoluzione Nextchem ha costituito Nextcleo, una joint venture con newcleo per stabilire un nuovo standard nel campo della transizione energetica in relazione all’utilizzo del nucleare. Nextcleo svilupperà soluzioni tecnologiche e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto per industrializzare i reattori modulari di quarta generazione di piccola scala di newcleo, in grado di convertire gli scarti nucleari in energia elettrica, al servizio di processi industriali a basse o zero emissioni Ghg, come soluzione complementare alle fonti rinnovabili tradizionali.
L’articolo Nextchem accelera sulla transizione energetica con nuove tecnologie e progetti globali è tratto da Forbes Italia.