Pisticci, Cupparo: «Il fiume Basento non è inquinato»

  • Postato il 8 settembre 2025
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Pisticci, Cupparo: «Il fiume Basento non è inquinato»

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Cupparo contro il sindaco di Pisticci che ha ordinato di non attingere nemmeno per usi industriali: «Il fiume Basento non è inquinato».


L’AREA industriale della Val Basento non sottrae acqua dai campi agricoli. Lo ha dichiarato, nero su bianco, l’assessore regionale alle Attività produttive Franco Cupparo (Fi) in risposta a un’interrogazione della consigliera regionale M5s, ed ex sindaca di Pisticci, Viviana Verri. Cupparo ha ammesso che a partire dal 2023, a causa delle ridotte portate del fiume Basento, si è predisposto un collegamento con la rete irrigua. Ma ha aggiunto che anche a seguito delle polemiche che alcuni esponenti politici di Pisticci hanno sollevato nel corso del 2024 (polemiche che tendevano a strumentalizzare la circostanza che a dire dei polemisti si sottraeva acqua al comparto agricolo per fornirla, appunto, alla Valbasento) in considerazione della immanente crisi idrica che si profilava per il 2025», è stata approntata una seconda derivazione dal Basento «per fini industriali».

APPROVVIGIONAMENTO POTENZIATO CON PRELIEVI DAL SINNI

«Constatato che anche l’approvvigionamento attraverso la postazione emergenziale non era sufficiente a causa della sostanziale inconsistenza del tradizionale approvvigionamento attraverso la derivazione storica in agro di Ferrandina, e tenuto conto della grave carenza di risorsa idrica destinata al comparto agricolo – prosegue Cupparo -, la Regione Basilicata ha convenuto nell’ambito dell’Accordo di Programma Basilicata- Puglia-Governo, l’assegnazione all’area industriale di uno specifico volume di risorsa da prelevare dallo schema del Sinni. Quindi, all’approvvigionamento tradizionale alla derivazione di Ferrandina ed alla presa emergenziale allestita dal Consorzio di Bonifica è stata destinata una risorsa aggiuntiva di 50 litri al secondo da fornire sempre attraverso il Consorzio di Bonifica della Basilicata e, quindi, attraverso la rete irrigua.

Tuttavia si è costatato che dal punto di prelievo (prese emergenziali) e dal punto di prelievo dalla rete irrigua, la risorsa prelevata e fornita non corrispondeva a quella effettivamente ricevuta dall’area x industriale e tanto, si è appurato, a causa del ridotto diametro delle condotte interne all’area industriale». «Si è provveduto, quindi, all’adeguamento della rete interna all’area industriale e ciò ha comportato la stabilizzazione dell’approvvigionamento».

FIUME BASENTO, L’ACCUSA AL SINDACO DI PISTICCI E L’ORDINANZA DEL 2011

Aggiunge ancora Cupparo, che poi punta il dito sull’attuale sindaco di Pisticci, Domenico Albano (Pd), che «evocando l’ormai famosa ordinanza dell’allora sindaco Di Trani ha intimato al Consorzio di interrompere l’attività di attingimento dal fiume Basento in favore dell’area industriale perché, appunto, a suo dire, stante il tenore della citata ordinanza del 30 settembre 2011, sarebbe inibito l’attingimento dal fiume Basento per qualsiasi uso, ivi compreso quello industriale». «Dimentica, tuttavia, sia l’attuale sindaco di Pisticci, che chi continua a strumentalizzare la vicenda – insiste l’assessore – che il Ministero della Transizione Ecologica con decreto numero 60 del 7 maggio 2021 ha concluso positivamente il procedimento di cui all’articolo 242 del Decreto legislativo 152/2006 certificando sostanzialmente che il Basento non è un sito inquinato».

APPELLO AL PREFETTO PER LA REVOCA DELL’ORDINANZA

«A tal proposito – prosegue Cupparo – si segnala che il Consorzio di bonifica della Basilicata, con nota protocollo numero 15856/2025 del 1 agosto 2025 indirizzata alla Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Matera, ha evidenziato come sia il caso che si definisca una volta per tutte se la citata ordinanza sindacale del 2011 abbia oppure meno ancora ragione di esistere e che se, come appare fin troppo evidente, detta ordinanza ha perso i caratteri della contingenza, la stessa venga revocata dal sindaco del Comune di Pisticci, ovvero in subordine, in virtù dei poteri quali superiore gerarchico sulla specifica materia, a ciò provveda il Prefetto di Matera». «Si assicura che l’ amministrazione regionale continuerà a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione – conclude l’esponente della giunta Bardi- , anche a… al fine di garantire una soluzione strutturale e definitiva all’approvvigionamento idrico dell’area industriale.

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