Skymetro, il comitato del sì non si arrende: “Salis trovi il modo di migliorare il progetto”
- Postato il 25 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il comitato Sì Skymetro non si arrende e chiede alla sindaca Silvia Salis di “riflettere e trovare tutte le strade possibili per migliorare il progetto” nonostante il no a chiare lettere pronunciato dall’amministrazione.
“In tal senso – scrive Claudio Regazzoni a nome dei sostenitori dell’infrastruttura di trasporto pubblico in Valbisagno – proponiamo l’attivazione di un tavolo interistituzionale tra Comune, Regione, Governo, forze economiche e sociali che, partendo dall’approvazione del progetto da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici e della Regione, possa, tenuto conto delle osservazioni, operare per la definizione del progetto esecutivo con l’impegno di tutti a migliorarlo il più possibile. Questo permetterebbe la soluzione di un problema che i cittadini aspettano da anni e finalmente considerare la Valbisagno come parte integrante della città in modo da creare le condizioni per un suo sviluppo economico e sociale insieme ai Comuni dell’entroterra”.
Secondo il comitato a favore dello Skymetro, il nuovo stadio Ferraris a Marassi senza metropolitana “sarà un ulteriore disastro per i cittadini della Valbisagno“, considerando la possibilità di attrarre anche 35-40mila persone per ogni evento. “Senza una linea di trasporto pubblico rapido e indipendente dalla viabilità stradale – avvertono i cittadini – si determinerebbero congestione totale da Marassi a Brignole, fino a Genova Est, con tempi di percorrenza di diverse ore e blocchi strutturali sulle arterie chiave, già oggi saturate nelle ore di punta”.
Non convince l’idea alternativa di una metropolitana sotterranea perché “da quanto si conosce da studi precedenti risulterebbe non realizzabile”, ancora meno piace il tram in sede propria sulla sponda destra della valle che “non risolve la necessità di un trasporto veloce, in quanto impiegherebbe da Struppa a Brignole non meno di 30-35 minuti e necessiterebbe per la posa delle rotaie di uno scavo profondo, incontrando tutti i sottoservizi che dovrebbero essere spostati, i diversi rivi che sfociano nel Bisagno, la perdita di una corsia, di moltissimi posteggi e in alcuni tratti il traffico veicolare dovrebbe essere precluso e spostato”.
“Se la sindaca procede sulla pregiudiziale politica del no allo Skymetro – conclude il comitato – significa che dovrà restituire i 400 milioni di cui 19 già spesi per il progetto con risorse del bilancio comunale, rinunciare ad avere altri 300 milioni previsti dal Governo per arrivare a Molassana e all’impegno pubblico del viceministro Rixi per la definizione del progetto del terzo lotto per arrivare a Struppa”.
Per ora Salis ha deciso di affidare al politecnico di Milano uno studio per rendere più efficiente l’asse di forza previsto lungo la Valbisagno, con la prospettiva futura di individuare un sistema di trasporto veloce che perlomeno non sconti la principale criticità attribuita allo Skymetro, l’ingombro di una sopraelevata a pochi metri dalle case nell’area più popolosa della valle. I dettagli economici e le tempistiche della consulenza non sono ancora noti.