“Sorrideva come un bambino”: sopravvissuto all’Olocausto riceve dopo 82 anni un pacco della madre morta in un lager nazista
- Postato il 6 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Ci sono voluti 82 anni, ma alla fine Daniel Heiman, sopravvissuto all’Olocausto, ha ricevuto un pacchetto che la madre gli aveva preparato prima di essere deportata e con ogni probabilità morire. La consegna tanto a lungo attesa è avvenuta a Tel Aviv, dove il 99enne vive. A raccontare la sua storia è il tabloid tedesco “Bild”, che riferisce l’espressione “da bambino” di Daniel nel momento in cui ha aperto la scatolina contenente, tra le altre cose, documenti, passaporti, certificati e foto.
Il pacco proviene da Weiden, nell’Alto Palatinato, dove i suoi nonni possedevano una vetreria. Lui stesso viveva a Norimberga con il padre Max, la madre Elise e la sorella Käthe. In quanto ebrei, furono privati dei diritti civili, espropriati e perseguitati dai nazisti. I suoi genitori riuscirono a mandare Käthe in Inghilterra da parenti e il figlio in Palestina con l’aiuto di un’organizzazione umanitaria ebraica.
Poco prima di impacchettare il pacco, la madre Elise scrisse ai parenti: “Aiutateci! Aiutateci! Fate in modo che i nostri bambini restino i nostri bambini”. Ma i genitori di Daniel non poterono più riabbracciarli. Furono deportati nel ghetto di Izbica, in Polonia, e presumibilmente assassinati nel campo di concentramento di Belzec o Sobibor.
La scatola di cartone contenente i preziosi ricordi finì nelle mani di una conoscente nella città natale di Elise, Weiden. “La signora la conservò fino alla morte perché nessuno venne a ritirare il pacco. Alla fine fu ritrovata nell’armadio della Società per la Cooperazione Cristiano-Ebraica”, alla quale i parenti della donna l’avevano donata, racconta la giornalista Christine Ascherl, che si è appassionata alla storia della famiglia.
Così ha scoperto che il bambino sopravvissuto non si chiamava più “Theo Heimann” come indicato sul certificato di nascita, ma “Daniel Heiman” dopo il suo arrivo in Palestina. Rintracciatolo in Israele, è riuscita a consegnargli il pacco insieme a un rappresentante dell’Ambasciata tedesca il pacco il 13 luglio 2024. Martedì scorso, a Weiden, dove un tempo viveva, è stata posata una pietra d’inciampo per Elise Heimann. Daniel non ha potuto recarsi in Germania per motivi di salute, ma era lì ad assistere in diretta dallo schermo di uno smartphone.
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