Tumore al seno, Bari si tinge di rosa: in 25mila per Race for the cure
- Postato il 18 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Tumore al seno, Bari si tinge di rosa: in 25mila per Race for the cure
Bari si è tinta di rosa con 25mila partecipanti alla Race for the Cure, un evento record per la Komen Italia. Prevenzione, sport e solidarietà hanno animato la giornata con visite mediche e iniziative sul lungomare.
BARI- C’è un colore che, più di ogni altro, sa parlare di forza, coraggio e speranza. È il rosa che questa mattina, 18 maggio 2025, ha invaso le strade del capoluogo pugliese. Bari si è svegliata con l’energia travolgente di 25mila cuori uniti da un unico passo, quello della solidarietà, della prevenzione, della salute oltre la malattia. La 19esima edizione della Race for the Cure ha confermato che la città ha fatto propria la battaglia contro il tumore al seno, e lo ha fatto con un entusiasmo che va oltre i numeri, pur essendo da record.
«Ancora una volta Bari si è colorata di rosa», dice con voce commossa Linda Catucci, presidente del comitato Puglia di Komen Italia. Il suo è un grazie che ha il sapore della gratitudine vera, quella che nasce quando si tocca con mano quanto una comunità può stringersi intorno a una causa giusta. «La Race è il più grande evento di raccolta fondi per la lotta contro il tumore al seno. Non è solo un primato, ma il simbolo concreto di ciò che possiamo fare insieme per la salute collettiva».
A BARI LA RACE FOR THE CURE: PREVENZIONE E SPORT, UN BINOMIO VINCENTE
E insieme, davvero, è stato fatto tanto. Dalle donne in rosa, simbolo vivente di resilienza e testimonianza, al lavoro silenzioso dei medici e degli operatori sanitari, alla dedizione di volontarie e volontari che, anche lontano dai riflettori, rendono possibile l’impossibile. A loro si affiancano le aziende, le associazioni, gli enti: una rete fatta di presenza, ascolto, e sostegno reale. Nel cuore del Villaggio della Salute, la prevenzione ha preso forma concreta: 124 mammografie, 72 ecografie, due casi sospetti individuati che ora saranno approfonditi. Numeri che raccontano quanto sia fondamentale creare spazi accessibili per la diagnosi precoce. Perché la Race, prima ancora di essere una gara, è un’opportunità: di cura, di consapevolezza, di rinascita.
Ma la giornata non si è fermata alla corsa. Sulle acque del lungomare barese si sono mossi vele e remi, con la Veleggiata for the Cure e In acqua for the Cure, grazie alla collaborazione tra Federazione Italiana Vela, Circolo della Vela di Bari e Circolo Canottieri Barion. Due eventi che hanno unito sport e solidarietà, riaffermando come il movimento possa essere veicolo di benessere e responsabilità sociale. Alla fine, resta quell’immagine potente di una città che si muove compatta. Un fiume rosa che attraversa Bari non per scappare, ma per restare. Per dire che nessuno deve affrontare la malattia da solo. Perché qui, dove le persone si prendono per mano, anche il dolore può diventare speranza. E la speranza, oggi più che mai, ha vinto la sua corsa.
Il Quotidiano del Sud.
Tumore al seno, Bari si tinge di rosa: in 25mila per Race for the cure