Albisola, OSA denuncia: “Al parco dei Conradi il degrado continua, colpiti cani e cittadini rispettosi”
- Postato il 12 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albisola Superiore. “Nonostante il divieto di accesso imposto questa estate ai cani e ai loro proprietari, la devastazione del Parco dei Conradi ad Albisola Superiore non solo prosegue, ma peggiora di giorno in giorno. A denunciarlo non sono soltanto i cittadini esclusi dall’area verde – tra cui S.A., che ha inviato ai social una lettera ironica sul tema – ma anche l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e il Partito Animalista Italiano (PAI). Entrambe le associazioni contestano l’atteggiamento del Comune, da anni ostile agli animali e ai loro proprietari, pronto a colpire sempre gli stessi soggetti, ma incapace di affrontare i veri problemi. Basti pensare al massacro di oltre cento cinghiali, abbattuti dalla polizia regionale su richiesta dell’amministrazione comunale, un intervento tanto crudele quanto inutile, che non ha eliminato la causa reale del fenomeno: il mancato e corretto smaltimento dei rifiuti urbani”. Così l’Osservatorio Animalista Savonese.
“Intanto, sotto gli occhi indifferenti della vigilanza municipale, il parco continua a essere preda del degrado: di giorno, insozzato da cittadini incivili (senza cani), e di sera trasformato in terra di nessuno, dove bande di minorenni scorrazzano in motorino, danno vita a risse, compiono furti, distruggono vetrate e arredi, deturpano prati e strutture, abbandonando montagne di rifiuti. Nel frattempo, i residenti, esasperati, sono costretti a subire notti insonni senza alcuna tutela – spiegano -. Solo dopo oltre un mese di richieste, il Comune ha finalmente concesso un incontro con i cinofili albisolesi. PAI e OSA chiedono al sindaco la riammissione dei cani in tutte le aree pubbliche cittadine, ribadendo che non sono gli animali né i loro proprietari a minacciare il decoro urbano, bensì l’inciviltà tollerata e l’assenza di controlli”.
“Il parco dei Conradi è lo specchio di una gestione miope e contraddittoria: si colpiscono i più deboli, come animali e cittadini rispettosi delle regole, mentre si chiudono gli occhi di fronte a chi devasta davvero il bene comune. Questo atteggiamento non solo discrimina una parte della cittadinanza, ma lascia marcire il territorio, alimentando degrado e insicurezza. È arrivato il momento che l’amministrazione comunale cambi rotta: non servono divieti inutili né repressioni cieche, ma politiche responsabili, controlli seri e una vera attenzione alla convivenza civile e al rispetto dell’ambiente. Altrimenti, Albisola continuerà a perdere non solo i suoi spazi verdi, ma anche la fiducia dei cittadini”, concludono.