Auto diesel Euro 5, si salvano grazie a questo dispositivo

  • Postato il 23 giugno 2025
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  • Di Virgilio.it
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Siamo in piena transizione ecologica, con le Case che stanno cercando progressivamente di abbandonare i motori termici in favore di quelli ibridi ed elettrici. A dare maggiore spinta in questo senso ci stanno pensando anche le istituzioni, con imposizioni che rendono la vita sempre più difficile ai possessori di vetture attempate e con propulsori inquinanti. L’ultima preoccupazione di molti automobilisti sembra essere dettata dall’imminente messa al bando delle auto diesel Euro 5 nelle regioni del bacino padano, ovvero Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Un dispositivo per risolvere il problema

Proprio in merito a questo però l’attenzione sembra essersi spostata ora su un nuovo dispositivo: il MoVe-In. Si tratta di un sistema che potrebbe consentire, entro un limite massimo di chilometri, di utilizzare quei mezzi, la cui circolazione sarà ufficialmente proibita dal prossimo 1° ottobre. Detto ciò, bisogna sottolineare che il recente emendamento al decreto infrastrutture proposto dalla Lega potrebbe far slittare l’obbligo di un ulteriore anno. Qualora però questa cosa non dovesse andare in porto, allora il sopracitato dispositivo diventerebbe l’unico modo per salvare le auto diesel Euro 5.

Secondo alcune stime i veicoli coinvolti dovrebbero essere circa 1 milione, immatricolati tra il 2011 e il 2015. Per questo motivo la preoccupazione tra i cittadini è crescente visto che oggi è sempre più complicato sostituire la propria vettura a causa dell’incremento dei prezzi sia tra le auto nuove che quelle usate.

Cos’è il MoVe-In?

Nello specifico il MoVe-In, acronimo che sta per Monitoraggio Veicoli Inquinanti, è un sistema che permette ai proprietari di veicoli meno ecologici di continuare a circolare nelle zone poste a limitazioni, ma rispettando una soglia chilometrica annuale. Per aderire al servizio c’è bisogno di installare a bordo questa sorta di scatola nera e da quel momento in poi si ha disposizione un chilometraggio massimo che è commisurato alla classe ambientale del veicolo.

Naturalmente a conteggiare le distanze percorse ci pensa un sistema di GPS integrato nel dispositivo. Al raggiungimento del limite di chilometri non sarà più possibile circolare nelle zone poste a limitazioni sino al termine dell’anno di attivazione del servizio. Il chilometraggio consentito varia a seconda della classe del veicolo e della Regione. Anche per quanto concerne i costi ci sono delle differenze dovute al fornitore di servizi telematici abilitato. In ogni caso il tetto massimo è di 50 euro per il primo anno di adesione (30 per l’installazione e 20 per il servizio) e 20 euro per ciascun anno successivo al primo. Qualora si fosse già in possesso di una scatola nera allora il costo del primo anno sarebbe ridotto a 20 euro.

Per ottenere maggiori informazioni su MoVe-In è possibile collegarsi ai portali delle Regioni aderenti al progetto. Per iscriversi è molto semplice, basta andare sul sito preposto e dotarsi di Spid, Cns o Cie per procedere e compilare poi tutto il form con i dati richiesti. Saranno necessari: targa del veicolo, il numero di telaio, la classe ambientale, l’alimentazione e la categoria. Una volta effettuata la registrazione poi è possibile tenere costantemente sotto controllo il chilometraggio residuo attraverso l’app gratuita, che è possibile scaricare sul portale online MoVe-In.

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Virgilio.it

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