Comunali Lavello, il pasticcio del candidato sindaco
- Postato il 23 maggio 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 1 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Comunali Lavello, il pasticcio del candidato sindaco
Elezioni comunali a Lavello (PZ) l’ex assessora regionale Merra denuncia di aver ricevuto minacce di morte. Spunta anche una tessera di Forza Italia del candidato di centrosinistra
POTENZA – È iniziata con le smentite e le contro-smentite sulle trattative per la definizione di liste e candidature la campagna elettorale per il voto di domenica e lunedì a Lavello. Ma rischia di chiudersi con querele e contro-querele.
COMUNALI A LAVELLO, LE MINACCE A MERRA
È di ieri mattina, giovedì 22 maggio, infatti, la denuncia dell’ex assessora regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, sulle presunte minacce di morte ricevute da un ignoto contestatore. Minacce alquanto esplicite, stando al testo riprodotto sul profilo Facebook della stessa Merra, in risposta alle sue critiche ai candidati della “Lavello civica” guidata dal colonnello dei carabinieri Pasquale Carnevale.
«La campagna elettorale a Lavello sta scivolando su un pericoloso piano inclinato fatto di minacce e prevaricazioni, che rappresentano l’esatto opposto dei principi democratici». Questo il messaggio pubblicato ieri, giovedì 22 maggio, da Merra, prima dei non eletti alle regionali dell’anno scorso nella lista di Fratelli d’Italia, ma in aperto contrasto col circolo cittadino meloniano, che sostiene Carnevale, e a lungo al centro di indiscrezioni su una sua possibile candidatura a sindaco col sostegno anche di pezzi del Pd.
MERRA: «A LAVELLO SI STA SCIVOLANDO SU UN PERICOLOSO PIANO»
«Una parte politica, pur proclamandosi libera da vincoli ideologici, ha alzato i toni in modo eccessivo, fino a infiammare gli animi di molti, aprendo la strada a soggetti esagitati che sembrano convinti di trovarsi nel pieno della Rivoluzione Francese o, peggio ancora, nell’epoca del Terrore, quando le teste dei nemici venivano letteralmente fatte rotolare». Ha proseguito Merra. «Questa stessa parte politica, che si nasconde dietro un falso velo apolitico apartitico, si è proposta agli elettori come un vero e proprio comitato di salute pubblica, ricalcando il modello robespierriano: si presenta come unico luogo politico depositario di onestà e moralità, salvo poi mettere in atto una campagna che richiama più la repressione e la persecuzione degli avversari politici, accusati di corruzione e degrado morale, che non un confronto aperto e civile».
LA SOLIDARIETÀ
«Ora basta, la civiltà è il primo punto di qualsiasi programma e di qualsiasi futuro politico». Ha aggiunto Merra. «Se non si garantisce questo non si può dare nient’altro. Sarò io per prima a dare l’esempio e a non lasciar passare in cavalleria un episodio di tale gravità (…) Mi recherò personalmente dalle autorità competenti per denunciare formalmente l’accaduto e consegnare il messaggio minatorio».
Immediata la solidarietà dell’altra lista in campo, Siamo Lavello, espressione ufficiale del centrosinistra, con tanto di simboli di Pd, M5s, Avs e Psi, e Bacc, guidata da Antonio Annale. Nonostante i suoi trascorsi da sindaco, tra il 2008 e il 2012, a capo di un’amministrazione di centrodestra, e la tessera di Forza Italia di cui gli ha chiesto conto pubblicamente Carnevale.
COMUNALI LAVELLO, ANNALE E LA TESSERA DI FORZA ITALIA
Una circostanza alquanto sorprendente, questa del tesseramento di Annale con i berlusconiani, confermata al Quotidiano anche da fonti autorevoli interne al partito azzurro.
In un post comparso sulla pagina Facebook di Siamo Lavello ha parlato di «violenza inaudita, inaccettabile sotto ogni punto di vista umano e politico».
LA CONTRODENUNCIA DI CARNEVALE
Subito dopo, però, è arrivata la contro-denuncia di Carnevale, che ha pubblicato anche l’immagine del verbale appena redatto dai colleghi dell’Arma di Lavello per raccogliere la sua propria denuncia sull’accaduto.
«ACCUSA INFONDATA»
«Quello che è stato detto su di noi rappresenta una grave accusa completamente infondata». Ha dichiarato Carnevale. «Poiché noi tutti siamo persone per bene e non ci siamo assolutamente permessi di fare nulla di ciò che ci addebita il famoso ex amministratore, per evitare che questa storiella possa essere utilizzata solo a fini elettorali contro la nostra integrità e la nostra onesta, mi sono appena recato dai carabinieri per sporgere formale denuncia querela (foto allegate) contro chi ha sostenuto in malafede il nostro coinvolgimento nella vicenda della minaccia, nonché nei confronti di coloro che in assenza di elementi incontrovertibili si stanno preoccupando di condividere il post e commentare in maniera offensiva, danneggiando ulteriormente la nostra reputazione».
CARNEVALE: «SICURI DELLA NOSTRA CORRETTEZZA»
«Siamo cosi sicuri della nostra correttezza, cosi come della cattiva fede di altri, che non vediamo l’ora di andare a discutere la questione davanti ad un tribunale imparziale… e chi ha sbagliato ne pagherà le conseguenze». Ha concluso il candidato sindaco. «Le minacce e il suo autore si denunciano in caserma, e non si riportano sui social addebitandole ad altri solo per convenienza politica».
Il Quotidiano del Sud.
Comunali Lavello, il pasticcio del candidato sindaco