De Ruggieri guida Gravina come Capitale della cultura 2028
- Postato il 29 settembre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
De Ruggieri guida Gravina come Capitale della cultura 2028
Raffaello De Ruggieri guida Gravina verso la sfida di Capitale italiana della cultura 2028. Il programma della candidatura si fonda su tre direttrici: umanesimo, comunità, lungimiranza.
GRAVINA (BARI) – Gravina ha ufficialmente presentato la propria candidatura a Capitale italiana della cultura 2028 e a guidare il progetto c’è una figura simbolo della rinascita culturale del Sud: Raffaello De Ruggieri, già sindaco di Matera, oggi nominato presidente onorario del Comitato scientifico. A 90 anni, il fondatore del circolo culturale La Scaletta, direttore della Fondazione Zetema e promotore del Parco della Murgia Materana, torna a mettere la sua esperienza al servizio di una nuova sfida. Lo stesso De Ruggieri, protagonista dell’avventura che portò Matera a Capitale europea della cultura nel 2019, oggi è il volto autorevole di un percorso che per Gravina potrebbe segnare un passaggio storico.
Le parole del presidente onorario
Durante la presentazione della candidatura, giovedì 25 settembre, De Ruggieri ha sottolineato la forza simbolica e culturale della città: «Le gravine delle quali siete figli sono metafore: la vostra cultura è in grado di portare generatività, nutrimento e trasformazione. Non siete un territorio marginale o minore: vivete da sempre in un ecosistema florido».
Giovedì 25 settembre è stata presentata la domanda ufficiale di candidatura. E proprio in quell’occasione, De Ruggieri ha tracciato la rotta: «Gravina può essere Capitale della cultura italiana perché ha una ricchezza enorme da offrire e perché può rappresentare un sentimento urgente e largamente condiviso: l’Italia desidera mostrare il suo volto inclusivo. Gravina intende farlo attraverso l’arte e la valorizzazione della conoscenza».
Gravina Capitale della cultura 2028: il programma della candidatura
Il programma culturale della candidatura si fonda su tre direttrici chiare: umanesimo, comunità, lungimiranza. Lontano da schemi elitari e autoreferenziali, il progetto punta a intrecciare grandi eventi, iniziative di comunità e interventi di valorizzazione paesaggistica e ambientale.
L’obiettivo è proiettare Gravina in un futuro di apertura e visione mediterranea: «La cultura è la nostra stella polare – ha concluso De Ruggieri – e noi, a nome dell’Italia tutta, andiamo verso un Mediterraneo che non è un ‘tema’, ma una ‘soluzione’». Con questa candidatura, Gravina non solo si propone come protagonista del panorama culturale italiano, ma rilancia l’idea che il Sud possa continuare a essere laboratorio di creatività, coesione e futuro.
Il Quotidiano del Sud.
De Ruggieri guida Gravina come Capitale della cultura 2028