Durante la prossima art week di Londra spunta una fiera d’arte tutta al femminile
- Postato il 27 luglio 2025
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- Di Artribune
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Si chiama Echo Soho, come la ninfa della mitologia greca e il quartiere che la ospiterà a Londra, la nuova rassegna indipendente tutta al femminile che si terrà dal 16 al 19 ottobre 2025, in piena Frieze Week. Il focus? Una fiera d’arte dedicata esclusivamente alle gallerie dirette da donne. Ma ideata da India Rose James, fondatrice della galleria Soho Revue, Echo Soho non è soltando una mostra-mercato, bensì un simbolo di accessibilità, rappresentanza femminile e spirito collaborativo.
A Londra nasce la fiera Echo Soho: il nome
Il nome scelto per la fiera – Echo, proprio come la ninfa della mitologia greca condannata a ripetere le parole altrui – si trasforma in un riscatto. Non più eco passiva, ma forza amplificatrice di voci rimaste troppo a lungo marginali. La cornice scelta è l’elegante Artists House di Manette Street, un edificio georgiano oggi sede del programma di residenza della Soho Revue. L’edificio si trasformerà per quattro giorni in un microcosmo fieristico: il piano terra ospiterà un bar e un concept store, mentre al primo piano troveranno spazio i 12 stand delle gallerie selezionate, che dopo la fiera torneranno a essere studi d’artista.La fiera nasce anche grazie al sostegno della Soho Estates, la potente holding immobiliare della famiglia James, da sempre radicata nel tessuto urbano e culturale del quartiere.
A Londra nasce la fiera Echo Soho: accessibilità e spirito collaborativo
Echo Soho, inoltre, è pensata per essere accessibile, anche economicamente: i booth partono da 850 sterline per 6 mq, con servizi inclusi come supporto all’installazione, gestione logistica, fotografia professionale e ufficio stampa condiviso. Un modello che punta a sostenere le gallerie invece che gravarle di oneri, spiega James.
A Londra nasce la fiera Echo Soho: il programma
L’identità femminile, dunque, è il fulcro di Echo Soho anche come struttura. Ogni galleria presente è guidata da donne, così come lo staff curatoriale e organizzativo. Tra gli espositori già annunciati ci sono nomi come Pipeline, la Gillian Jason Gallery e la piattaforma Wondering People, oltre all’AWITA – Association of Women in the Arts che allestirà Resonant Spaces: Curating Echoes, una collettiva site-specific all’interno dell’ex cappella dell’edificio. E saranno organizzati anche workshop di incisione, performance dal vivo, talk serali e una preview privata curata dalla Contemporary Art Society venerdì 17 ottobre. Non mancheranno i riconoscimenti: il Soho House Prize, assegnato da Kate Bryan e Jack Lazenby, offrirà un abbonamento annuale al celebre club privato londinese. A questo si aggiunge l’Echo Soho Cass Art Award, che premierà un artista con materiali, mentoring e visibilità, grazie alla collaborazione con l’azienda di forniture artistiche Cass Art.
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