È arrivata l’estate, è tempo di Capo: l’amaro ghiacciato che ha fatto scuola nel mondo
- Postato il 9 giugno 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
È arrivata l’estate, è tempo di Capo: l’amaro ghiacciato che ha fatto scuola nel mondo
Il caldo dell’estate si fa già sentire e la risposta, spesso, è nel freezer. Quando le temperature salgono, sale la voglia di convivialità e Amaro del Capo, servito ghiacciato a -20°C, è l’alleato perfetto per accendere le serate estive con il suo gusto inconfondibile, lo stesso che lo ha reso l’amaro più amato d’Italia. Una vera icona del made in Italy liquoristico, figlia di una tradizione antica e di un’intuizione destinata a rivoluzionare il modo di gustare l’amaro: la regola aurea del “perfect serve” ghiacciato a -20°C.
Una consuetudine molto copiata, ma nata proprio dalla visione innovativa della famiglia Caffo, pioniera di questo nuovo approccio sensoriale. Servito direttamente dal freezer e accompagnato da bicchieri anch’essi ghiacciati, Vecchio Amaro del Capo sprigiona tutta la potenza aromatica delle sue 29 botaniche calabresi, tra cui arancia amara, camomilla, liquirizia, anice e menta. A contatto con il calore del palato, il freddo iniziale si trasforma in un’esplosione di aromi intensi e bilanciati, in una sinfonia gustativa che rende ogni sorso un’esperienza unica.
Eppure, come racconta con ironia Pippo Caffo, presidente del Gruppo, «all’inizio i clienti avevano paura di mettere la bottiglia nel freezer, temevano potesse esplodere». Ma bastò poco perché si comprendesse il valore di quella semplice intuizione, tanto che il successo partì proprio dalla Calabria, per poi diffondersi grazie ai turisti che, conquistati, portarono Amaro del Capo, come souvenir, in tutta Italia e oltre.
La capacità di innovare senza tradire la tradizione è nel DNA di Gruppo Caffo che ha saputo affiancare alla versione classica del suo amaro anche la Red Hot Edition, una variante audace e intensa che introduce come trentesimo ingrediente il peperoncino di Calabria. Anche in questo caso, la temperatura perfetta resta -20°C, per creare un gioco affascinante di contrasti tra gelo e piccantezza, apprezzato non solo dai consumatori ma anche dai bartender, sempre più ispirati a utilizzarlo in cocktail creativi.

Dietro Amaro del Capo si cela una storia familiare lunga 110 anni, iniziata alla fine dell’Ottocento da Giuseppe Caffo sulle pendici dell’Etna e proseguita a Limbadi, in Calabria, dove oggi ha sede la distilleria. Ogni generazione ha contribuito a consolidare un’identità unica, fatta di territorio, passione e visione. Oggi Caffo è leader nel mercato degli amari e riconosciuto come “Specialista degli Amari”, con una presenza in oltre 70 Paesi e uno sguardo sempre più rivolto ai mercati internazionali. Ma l’innovazione non si ferma: dopo aver rivoluzionato il modo di gustare l’amaro con il servizio ghiacciato, Vecchio Amaro del Capo continua a sperimentare nuovi formati e occasioni di consumo.

Gruppo Caffo è stato tra il primo a lanciare sul mercato l’amaro RTS (Ready to Serve). Le nuove proposte in lattina – Capo Tonic e Capo Arrabbiato Spritz – portano la qualità del cocktail bar ovunque, anche a casa o in spiaggia. Capo Tonic è un mix rinfrescante di Vecchio Amaro del Capo, lime, limoni calabresi e acqua tonica Indian, mentre Capo Arrabbiato Spritz unisce la Red Hot Edition con vino bianco e soda, offrendo una versione decisa e moderna dello spritz. Basta aggiungere ghiaccio e un tocco personale per godere di un drink pronto da gustare in qualsiasi occasione. Con Vecchio Amaro del Capo, ogni brindisi si trasforma in un omaggio alla Calabria, alle sue erbe, ai suoi sapori autentici e a una cultura del gusto che continua a evolversi, portando con sé tutta la forza, il calore e la freschezza dell’estate del Sud.
Il Quotidiano del Sud.
È arrivata l’estate, è tempo di Capo: l’amaro ghiacciato che ha fatto scuola nel mondo