Eleganza e potenza in versione full hybrid, questa è Renault Rafale HEV

  • Postato il 25 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sono vicine e oltre allo stesso nome, hanno praticamente anche il medesimo colore: sono l’aereo del 1934, il Cuadron motorizzato Renault, e la nuova ammiraglia della Losanga da 4,71 metri di lunghezza. Entrambi si chiamano Rafale: il primo solcava i cieli fino a 445 km/h (un primato per l’epoca), la seconda l’asfalto, fino ai 180 orari.

La nuova auto è un Suv filante dal profilo a tetto spiovente che nell’abitacolo integra gli schermi da 12.3” (orizzontale per il guidatore) e da 12” (verticale per l’infotainment) ai quali è possibile aggiungere anche lo head-up display da 9.3”. “Con Rafale, riportiamo Renault a vivere uno dei suoi vecchi sogni, quello di dimostrare che la marca è in grado di volare anche ad alta quota e persino di sorvolare le vette del mercato”, avevano fatto sapere al momento del lancio dal quartier generale del marchio francese.

Le linee sono quelle di una fastback leggermente rialzata – oggi si dice Suv coupé – con linee squadrate e spigoli nel cuore delle curve che conferiscono personalità, garantiscono efficienza aerodinamica e non costringono a compromessi sugli spazi. Le proporzioni sono quelle che piacciono al mercato europeo, anche nel segmento D, ossia una larghezza contenuta a 1,86 metri, un’altezza che si ferma poco oltre il metro e 60 centimetri e un passo che sfiora i 2,75 metri. Nonostante il profilo a tetto spiovente, la Rafale lascia “aria in testa” a chi viaggia dietro e garantisce misure “best in class” per l’altezza fra le sedute e il tetto (880 millimetri) e per lo spazio per le gambe tra il divano dietro e il sedile davanti (320 millimetri).

L’ammiraglia è alimenta da un sistema ibrido E-Tech Full Hybrid da 200 Cv (proposto in versione 4×4 anche in versione hyper, ovvero da 300 Cv) che passa da 0 a 100 in 8,9” e che è accreditato di un’autonomia di oltre 1.100 chilometri grazie al serbatoio da 55 litri e ai consumi omologati di 4,8 l/100 km. Il “cuore” è il milledue sovralimentato a tre cilindri a ciclo Miller da 130 Cv e 205 Nm di coppia abbinato alle due unità elettriche da 70 Cv (per la trazione) e da 34 (starter, generatore e sincronizzatore dei rapporti del cambio) e alla batteria agli ioni di litio da 2 kWh.

La declinazione hyper 4×4, a listino sia come Esprit Alpine sia come Atelier Alpine, è stata definita dalla Losanga come “quintessenza della tecnologia E-Tech di Renault” e somma un’unità elettrica sul retrotreno oltre a quella già montata sull’avantreno. Nella declinazione top di gamma dispone di settaggi specifici del telaio oltre che delle impostazioni sulle modalità di guida, ma anche di sospensioni attive con camera predittiva.

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Il Fatto Quotidiano

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